Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
F (54)
5. Fantin Luigi 10. Fattor Mario 11. Favarato Luigi 12. Favaretto Igino 14. Fedeli Mario 15. Felici Lucio 16. Felici Ulderico 19. Ferracci Angelo 20. Ferracci Umberto 21. Ferrarese Orfeo 22. Ferrari Antonio 23. Ferrari Cesare 24. Ferrari Giuseppe 26. Ferrero Michele 27. Ferretti Silvio 28. Ferri Celso 29. Ferrini Matteo 31. Ferronato Paolo 33. Filia Salvatore 36. Filippini Arturo 38. Fiori Giuseppe 39. Florentino Edgard de Jesus 40. Florczak Zygmunt 41. Florian Giulio 42. Foglia Giuseppe 45. Formentin Bruno 46. Foroni Pietro 47. Fragoli Antonio 51. Frette Marciano 53. Froli Marcello 54. Frosi Albino |
Padre Basilio Francalancia da Campana (Buenos Aires), morto il 17 novembre 1985 a Itati (Argentina), a 68 anni di età, 4 di professione e 45 di sacerdozio. Nato il 9 gennaio 1917 a Campana (Buenos Aires), ancor ragazzo ebbe stretti contatti con alcuni nostri sacerdoti della prima ora. Padre Contardi, Padre Zanocchi, Padre Montagna, Padre Dutto al punto che si può riconoscere in lui una precoce vocazione orionina. Del resto suo padre era stato lunghi anni sacrestano nella nostra chiesa di Pompeya di Buenos Aires e aveva conosciuto personalmente Don Orione nel 1935. Entrato nel seminario vescovile, divenne sacerdote diocesano ed esercitò il ministero nelle parrocchie di Motserrat, San Nicolas, San Pedro Apostolo e negli ultimi 25 anni in Candelaria. Nell'anno « mariano » 1980 si decise a legarsi completamente all'Opera Don Orione ed entrò nel noviziato professando l'11 febbraio 1981, festa dell'Immacolata di Lourcles. Tre anni dopo, il 12 marzo 1984 emetteva la professione perpetua. Era zelantissimo confessore nel Santuario di Itati, ove lasciò un esempio di sacrificio, povertà di spirito, premura per le anime. Il Signore lo chiamò presto al premio. La mattina di domenica 17 novembre si era alzato come sempre alle 5 per aprire il Santuario. Ma non riuscì a scender la scala, il Padre Beron che giunge un quarto d'ora dopo lo trova seduto sui gradini con il respiro affannoso, sintomo di un collasso cardiaco che in pochi istanti lo tolse a questa vita. « Buono, lavoratore, di uno zelo apostolico straordinario, quasi eccessivo. Uomo retto, che mai si risparmiò o cercò riposo. Morì in piedi così come voleva Don Orione che aveva conosciuto da bimbo ». Con queste parole elogiative il Direttore provinciale, Padre Simionato, comunicava la sua morte, mentre il bollettino argentino "Noticias" iniziava il suo elogio riportando le note parole del Beato Fondatore: «Non cerco dote, né denaro; non pongo limiti di età per nessuno: cerco solo buono spirito, buona salute e volontà per amare e servire Gesù Cristo, lavorare in umile obbedienza, sacrificarsi nella carità aiutando i poveri e servendo Cristo nei poveri stessi ». Sono infatti parole che in sintesi ci dicono quale è stata la linea che ha caratterizzato la scelta vocazionale e la pur breve vita religiosa del carissimo Confratello scomparso. (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", settembre - dicembre 1985)
Sac. FRANCALANCIA BASILIO, da Campana (Buenos Aires), passato al Signore presso il Santuario della Madonna in Itati (Argentina) il 18 novembre 1985, a 68 anni di età, 4 di professione religiosa e 45 di Sacerdozio. Era figlio del custode che negli anni lontani (1930-31) aveva in consegna la portineria e l'accoglienza degli ospiti nella Casa di Nueva Pompeja (Buenos Aires). Dopo aver frequentato gli studi nel seminario diocesano e ordinato sacerdote dal Card. Copello il 1° dicembre 1940, Don Basilio aveva trascorso un trentennio come parroco in una sede cittadina, fondandovi e dirigendo un collegio, che attualmente continua la sua attività. Affezionato all'Opera Don Orione, cui inviava brave giovani ausiliarie, desiderò farne parte entrando in comunità per l'anno di noviziato (1980-1981), passato insieme ad aspiranti molto più giovani di lui: alla fine fece i primi voti temporanei, il 12 marzo 1981, e fu subito destinato al servizio nel Santuario mariano di Itati, dove trascorse le sue giornate tra la preghiera e le lunghe ore di confessionale. L'11 febbraio 1984, emise la professione perpetua nelle mani del Direttore generale D. Terzi, insieme al 4° voto di fedeltà al Papa. Due anni fa aveva avuto una paresi, ma si era ripreso: continuò a lavorare fino alla morte improvvisa. È sepolto a Claypole con gli altri benemeriti nostri Confratelli. Animo generoso e austero con sé, bramoso di vita assiduamente consacrata al Signore e al bene delle anime, onorò il suo Sacerdozio con attività e preghiere.
dal "Don Orione" 1 gennaio 1986
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