Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
F (54)
5. Fantin Luigi 10. Fattor Mario 11. Favarato Luigi 12. Favaretto Igino 14. Fedeli Mario 15. Felici Lucio 16. Felici Ulderico 19. Ferracci Angelo 20. Ferracci Umberto 21. Ferrarese Orfeo 22. Ferrari Antonio 23. Ferrari Cesare 24. Ferrari Giuseppe 26. Ferrero Michele 27. Ferretti Silvio 28. Ferri Celso 29. Ferrini Matteo 31. Ferronato Paolo 33. Filia Salvatore 36. Filippini Arturo 38. Fiori Giuseppe 39. Florentino Edgard de Jesus 40. Florczak Zygmunt 41. Florian Giulio 42. Foglia Giuseppe 45. Formentin Bruno 46. Foroni Pietro 47. Fragoli Antonio 51. Frette Marciano 53. Froli Marcello 54. Frosi Albino |
Nato a Kenosha-Wisconsin (USA) il 5
Dicembre 1924, è morto il 14 giugno 2011 nel Piccolo Cottolengo di Milano a
86 anni di età e 50 di Professione religiosa. Riposa nel cimitero di Tortona. Deceduto
al Piccolo Cottolengo di Milano il 14 giugno 2011 a 86 anni d'età e 50 di
Professione religiosa. Apparteneva alla Provincia religiosa "San
Marziano e San Benedetto" (Tortona). Nacque
il 5 dicembre 1924 a Kenosha (Wisconsin) negli Stati Uniti d'America, da
genitori italiani qui emigrati per migliori prospettive di vita. Il padre
Pietro lavorò come minatore e la madre, con altri quattro figli s'industriava
per far quadrare il bilancio familiare. Fu battezzato il 27 giugno 1925 e cresimato
il 3 giugno 1937. Quando
Michele aveva sei anni, la madre si ammalò gravemente e il padre decise di
tornare in Italia con lei e il piccolo, sperando in un miglioramento nei
luoghi d'origine, Ozegna Canavese in provincia di Torino. Ciononostante Caterina
peggiorava e, nella sua grande fede, prima di morire, raccomandò al Signore
e alla S. Madonna il piccolo Michele, presente. A
15 anni, il 22 settembre 1939, fu accolto al San Bernardino di Tortona, ed
ebbe occasione di vedere Don Orione, rimanendone colpito, soprattutto dallo
sguardo profondo e penetrante, ma anche dalla dolcezza e gentilezza che traspariva
dal suo atteggiamento: ad ogni bimbo una buona parola, una carezza e un
sorriso. Michele si sentirà sempre più animato a seguirlo nel servizio a Dio
e ai poveri. Dopo
il ginnasio a Montebello, Voghera e Buccinigo d'Erba, fece il noviziato
(1943-44) con Don Cremaschi a Villa Moffa di Bra (Cuneo). Emise i primi voti
il 15 agosto 1944 e li rinnovò fino al 1951. A causa della guerra, fu subito
inviato al tirocinio, assistente nelle case di Genova Camaldoli, Vigevano e
Venezia Artigianelli. Nel
1951 seguì per Michele un periodo che lui definì: "Crisi o deserto, per
misericordia di Dio", durante il quale continuò a vivere agli
"Artigianelli" di Venezia come religioso, ma senza voti. Rifece il
noviziato a Colle Giorgi di Velletri con Don Ferruccio Netto nel 1959-60,
professando nuovamente l'11 ottobre 1960, rinnovando annualmente fino alla
consacrazione perpetua dell' 11 ottobre 1966, questa volta come fratello
laico. Con rinnovato impegno, fervore e semplicità continuò la sua vita
religiosa, assistendo i ragazzi poveri
e bisognosi, disponibile e servizievole, con buon spirito di fede e di
preghiera, coltivate con cura fino alla fine. Collaborò nelle case di Seregno (1960-63), Gavazzana (1963-66),
Lopagno in Svizzera (1966-73) e Verzuolo (Cuneo) (1973-85) come consigliere e
assistente. Trascorso un anno a Seregno, fu destinato ad assistere i ragazzi poveri della Colonia
S. Antonio di Cuneo (1986-97). Dal 1997 al 2009 fu assegnato alla comunità del Centro
spirituale di Montebello (Pavia), lieto di rendersi utile nelle piccole
incombenze quotidiane, nella certezza di avanzare nella via della santità
"Stretto alla croce, nostra bandiera, per poter diventare un degno
figlio di Don Orione", come scriveva nel 1943 a Don Sterpi. Nel 2008, per uno svenimento durante la S. Messa, con successivo
ricovero all'ospedale di Voghera per esami e cure, fu in seguito trasferito
al Piccolo Cottolengo di Milano, per una adeguata assistenza alla sua salute
sempre più fragile. Adattatosi presto al nuovo ambiente, edificò tutti con
la sua mitezza e pazienza, riconoscente per le attenzioni verso di lui,
donando spesso un sorriso a chi gli passava accanto. Ricorda un superiore che
ben lo conosceva: "In tanti anni non l'ho mai sentito proferire una
parola negativa nei confronti di nessuno, mai un lamento, mai un giudizio
malevolo. Umanamente potremmo dire che non aveva molti numeri, aveva solo il
numero essenziale, quello della santità". Pur sofferente da vari anni, per un improvviso aggravamento, Fr.
Michele ci ha lasciati "senza disturbare", come era suo stile, il
14 giugno 2011. Le esequie si svolsero il 16 giugno, nella chiesa del Piccolo Cottolengo milanese, presiedute dal Direttore provinciale. La salma è poi proseguita per Tortona (Alessandria) per essere tumulata nella cappella della Congregazione nel cimitero cittadino.
Atti e Comunicazioni dell Curia
Generale (Don Orione) maggio agosto 2011 n.235.
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