Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
F (54)
5. Fantin Luigi 10. Fattor Mario 11. Favarato Luigi 12. Favaretto Igino 14. Fedeli Mario 15. Felici Lucio 16. Felici Ulderico 19. Ferracci Angelo 20. Ferracci Umberto 21. Ferrarese Orfeo 22. Ferrari Antonio 23. Ferrari Cesare 24. Ferrari Giuseppe 26. Ferrero Michele 27. Ferretti Silvio 28. Ferri Celso 29. Ferrini Matteo 31. Ferronato Paolo 33. Filia Salvatore 36. Filippini Arturo 38. Fiori Giuseppe 39. Florentino Edgard de Jesus 40. Florczak Zygmunt 41. Florian Giulio 42. Foglia Giuseppe 45. Formentin Bruno 46. Foroni Pietro 47. Fragoli Antonio 51. Frette Marciano 53. Froli Marcello 54. Frosi Albino |
Sac. Mario FARABEGOLI Tornato al Signore in Almonte (Huelva, Spagna) il 7 ottobre 2000, a 77 anni d’età, 49 di professione religiosa e 40 di sacerdozio. Venne alla luce in Cesena (Forlì), il 24 gennaio 1923 e fu battezzato nello stesso giorno. Mario, si può dire, è una delle tante vocazioni adulte che nella Congregazione del Beato Luigi Orione trovarono ambiente e formazione carismatica per aderire generosamente e totalmente alla chiamata del Signore. Aveva infatti 23 anni e qualche anno di lavoro meccanico militarizzato in Albania alle sue spalle, quando – indirizzatovi da Don Gaetano Piccinini – il 24 ottobre 1945, si presentò e venne accolto da D. Ferdinando Cavaliere, per un primo periodo di prova. Compiuti a Tortona e Sassello i corsi ginnasiali, fu ammesso al regolare noviziato a Villa Moffa (Cuneo) (1949-1950), professando per la prima volta l’11 ottobre 1950. Completò la V ginnasio a Sassello e il liceo a Villa Moffa (1951-1954) impegnandosi con profitto, ma soprattutto dando buon esempio ai confratelli più giovani. Fece poi il tirocinio come istruttore al Centro Addestramento di Fano (1954-1956). Dopo la professione perpetua (11 ottobre 1956), iniziò a Tortona la formazione teologica in preparazione al sacerdozio (1956-1960), che ricevette il 29 giugno 1960. Seguì in Roma, presso la Parrocchia di Ognissanti, l’anno di preparazione pastorale. I Superiori lo destinarono nelle nuove istituzioni orionine in Spagna e precisamente nel probandato di Dicastillo. Qui, oltre alle attività pastorali e ministeriali profuse, si fece subito benvolere dai confratelli e dalla popolazione per le sue doti e capacità lavorative “manuali” tanto utili e tipicamente “orionine”(1961-1967). Per i normali avvicendamenti di regola, passò, sempre con l’incarico di economo ed aiutando pastoralmente nelle parrocchie vicine, a Cascante (1967-1969), a Fromista (1969-1972, 1975-1984 e 1988-1990), a Dicastillo (1972-1975 e 1984-1986), a Posada de Llanes (1986-1988). Infine, dal 1990 al 1999 nuovamente a Cascante come Vicario. Di temperamento riservato, mite, sereno, rispettoso e sensibile – avendo già sperimentato il mondo con i suoi problemi - , di buona pietà e spirito di sacrificio, accettava sempre con umiltà e fede i consigli dei superiori, con i quali mantenne sempre frequenti e buoni rapporti. Ultimamente,
per la malferma salute fu trasferito nella Casa per anziani di Almonte (ormai
si sentiva spagnolo nel cuore, dopo 40 anni di ministero e di lavoro!). Qui,
con l’affetto e le cure dei Confratelli e del personale, andava preparandosi
fiducioso all’incontro col Signore, rendendosi utile nel possibile ed
offrendo le sue sofferenze per la Chiesa, per il Papa, le vocazioni e per la
Congregazione cui fu sempre riconoscente. Amori e ideali che sempre si sforzò
di vivere, per mantenere fede al proposito che aveva espresso a Don Cavaliere
prima di farsi orionino: “…piuttosto che riuscire un religioso mediocre,
preferisco ritornarmene a casa.”. Il Beato Fondatore, dal cielo ne sarà
contento! (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia")
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