Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
F (54)
5. Fantin Luigi 10. Fattor Mario 11. Favarato Luigi 12. Favaretto Igino 14. Fedeli Mario 15. Felici Lucio 16. Felici Ulderico 19. Ferracci Angelo 20. Ferracci Umberto 21. Ferrarese Orfeo 22. Ferrari Antonio 23. Ferrari Cesare 24. Ferrari Giuseppe 26. Ferrero Michele 27. Ferretti Silvio 28. Ferri Celso 29. Ferrini Matteo 31. Ferronato Paolo 33. Filia Salvatore 36. Filippini Arturo 38. Fiori Giuseppe 39. Florentino Edgard de Jesus 40. Florczak Zygmunt 41. Florian Giulio 42. Foglia Giuseppe 45. Formentin Bruno 46. Foroni Pietro 47. Fragoli Antonio 51. Frette Marciano 53. Froli Marcello 54. Frosi Albino |
Sac. Lucio
FELICI Nato a Ortonovo (La
Spezia) il 4 dicembre 1934, è morto a
Fano (Pesaro) il 23 gennaio 2014 a 79 anni di età, 59 di professione
religiosa e 49 di Sacerdozio. Riposa a Fano
(Pesaro) – cimitero cittadino. Ieri, 23 gennaio, in tarda serata, è morto Don Lucio
Felici, confratello conosciuto e benvoluto sia in Italia che in Spagna, ove è
stato dal 1965 fino al 1994, i 30 anni centrali della sua vita e del suo
apostolato. Era
nato a Ortonovo (La Spezia), il 4 dicembre 1934. Qui la Congregazione fu
presente dal 1933 al 2003 con una piccola comunità che gestiva il Santuario
della Madonna Addolorata del Mirteto e un Asilo infantile. Don Lucio parlava
volentieri di Ortonovo, il suo volto si illuminava di affetto e raccontava
particolari. Don Orione, assumendo quel Santuario, nel 1933, aveva scritto: “Anche
quel santuario di Ortonovo si allineerà agli altri che la congregazione tiene
in varie parti d'Italia e anche all'estero: la Madonna Santissima vi sarà
sempre più onorata, venerata ed amata. E siccome la vita in generale presenta
per tutti più pene che gioie, la Madonna del pianto di Ortonovo insegnerà a
tutti la grande sapienza cristiana del saper soffrire bene, con pazienza e
per amore di Dio, come faceva lei, la Vergine Santissima Addolorata”. In
una delle visite a Ortonovo, la nonna di Lucio si avvicinò a Don Orione,
davanti al Santuario, per chiedergli la benedizione. Don Orione prese un
lembo del suo mantello e lo pose sul capo del piccolo Lucio e lo benedisse.
Quando, anni più tardi, quel piccolo decise di farsi prete, la nonna gli
commentava: "Si vede che Don Orione ti voleva con sé”. Furono ben 8 i
figli di Ortonovo a entrare nella Congregazione di Don Orione: Andreani,
Repiccioli, Giorgio e Giancarlo Gramolazzi, Cupini, Parodi e Lucio Felici. Lucio
lasciò il paese e si unì alla Congregazione, andando a Sassello per la scuola
(1949-1953) e poi a Villa Moffa per il noviziato e liceo; fece la prima
professione il 12 settembre 1954. Già da chierico andò in Spagna per il
tirocinio, nel nuovo probandato di Dicastillo (1957-1960). Tornò
in Italia per la teologia, a Tortona, e fu ordinato sacerdote il 14 marzo
1964 a Tortona. Dopo
un anno nel seminario di Finale Emilia, partì nuovamente per la Spagna, ove
fu per 10 anni formatore a Fromista (1965-1975). Divenne superiore della
Viceprovincia di Spagna fino al 1980. Per le sue capacità relazionali e
imprenditoriali fu incaricato della costruzione e avvio della nuova opera per
anziani ad Almonte (1980-1986). Le sue ultime tappe in Spagna furono nella
nuova parrocchia di Manises 1987-1993 e al Piccolo Cottolengo di Madrid
(1993-1994). Ritornato
in Italia fu superiore nella casa di Firenze (1994-2000) e poi, dal 2000 al
2009, economo provinciale. Seguì ancora un triennio come economo del Centro
Mater Dei di Tortona (2009-2012); quando passò all’Istituto Sacro Cuore di
Fano, nel 2012, apparve la seria malattia che ridusse sempre più le sue forze
fino alla conclusione della sua vita terrena, avvenuta dopo due giorni di
ricovero, nell’Ospedale di Fano. Don
Lucio Felici era un uomo buono, normalmente mite e sereno, sensibile verso le
persone. La salute gli ha sempre dato qualche problema, ma è rimasto
all’opera fino alla fine, generosamente. Fu fedele alla vita religiosa aveva
un senso vivo della comunione con la Congregazione. Io l’ho conosciuto
nell’ultima parte della sua vita, ricevendone affetto e incoraggiamento che
manifestava con quei suoi occhi brillanti e timidi prima che con le poche
parole. Dio
lo benedica e lo ricompensi per la sua consacrazione espressa in 59 anni di
vita religosa e 49 di sacerdozio. Don
Flavio Peloso Atti e comunicazioni della
Curia Generale (Don Orione) n.243 gennaio giugno 2014 : Morto
il 23 gennaio 2014 in tarda serata, all'ospedale di fano (pesaro urbino).
Aveva 79 anni d'età, 59 di professione religiosa e 49 di sacerdozio.
Apparteneva alla provincia religiosa "madre della divina
provvidenza" (roma). Era nato a Ortonovo (La Spezia), il 4 dicembre 1934. Qui la Congregazione
fu presente dal 1933 al 2003 con una piccola comunità che gestiva il Santuario
della Madonna Addolorata del Mirteto e un Asilo infantile, con la cura
pastorale della parrocchia San Lorenzo e quella di Fasano. Don Lucio parlava
volentieri di Ortonovo, il suo volto si illuminava di affetto e raccontava
particolari. Don Orione, assumendo quel Santuario, nel 1933, aveva scritto: "Anche quel santuario di Ortonovo si allineerà agli altri che la
congregazione tiene in varie parti d'Italia e anche all'estero: la Madonna
Santissima vi sarà sempre più onorata, venerata ed amata. E siccome la vita
in generale presenta per tutti più pene che gioie, la Madonna del pianto di
Ortonovo insegnerà a tutti la grande sapienza cristiana del saper soffrire
bene, con pazienza e per amore di Dio, come faceva lei, la Vergine Santissima
Addolorata". In una delle visite a Ortonovo, la nonna
di Lucio si avvicinò a Don Orione, davanti al Santuario, per chiedergli la
benedizione. Don Orione prese un lembo del suo mantello e lo pose sul capo
del piccolo Lucio e lo benedisse. Quando, anni più tardi, quel piccolo decise
di farsi prete, la nonna gli commentava: "Si vede che Don Orione ti voleva con sé". Furono ben 8 i figli di Ortonovo a entrare nella Congregazione
orionina: Andreani, Repiccioli, Giorgio e Giancarlo Gramolazzi, Cupini,
Alberto Parodi e Lucio Felici. Lucio lasciò il paese e si unì alla Congregazione il 18 ottobre 1948,
andando a Sassello per la scuola (1949-1953), poi a Villa Moffa di Bra
(Cuneo) per il noviziato e liceo ('53-'57); fece la prima professione il 12
settembre 1954. Già da chierico andò in Spagna per il tirocinio, nel nuovo
probandato di Dicastillo, formatore ed assistente (1957-1960). Tornato in Italia per la teologia, emise la professione perpetua il
17 dicembre 1960 a Tortona, ricevette il Diaconato il 2 febbraio 1964 e fu
ordinato sacerdote il 14 marzo successivo a Tortona. Conseguì la licenza in
teologia diplomandosi in scienze bibliche. Dopo un anno di assistenza nel seminario di Finale Emilia, partì
nuovamente per la Spagna ove fu per 10 anni formatore (1965-1975) e
direttore ('69-'75) a Fromista e consigliere della Vice Provincia. Divenne
poi superiore Viceprovinciale di Spagna per un triennio ('76-'79). Per le
sue capacità relazionali e imprenditoriali fu incaricato della costruzione e
avvio della nuova opera per anziani ad Almonte (Huelva) (1980-1986),
divenendone direttore ('82-'86). Le sue ultime tappe in Spagna furono nella
nuova parrocchia di Manises (1987-1993) e al Piccolo Cottolengo di Madrid
(1993-1994). Ritornato in Italia fu superiore nella casa di Firenze (1994-2000)
poi, dal 2000 al 2009, economo provinciale di "San Benedetto"; nel 2004, il 17
luglio, durante il XII Capitolo generale emise il IV Voto di fedeltà al Papa.
Seguì un triennio come economo del Centro "Mater Dei" di Tortona
(2009-2012). Quando passò all'Istituto Sacro Cuore di Fano nel 2012, apparve
la seria malattia che ridusse sempre più le sue forze fino alla conclusione
della sua vita terrena, avvenuta dopo due giorni di ricovero, nell'Ospedale
della città. Ultimamente,
aveva confidato: "Nato
povero, vissuto da povero, ho amato e servito ipoveri e dai poveri ho
ricevuto 'le più grandi consolazioni umane e spirituali'". Il confratello serbò sempre un profondo ricordo e devozione del Fondatore
e di Don Sterpi con le loro visite al santuario della Madonna Addolorata del
Mirteto. Era ben conosciuto e stimato sia in Italia che in Spagna - ove passò
i 30 anni centrali della sua vita - per la sua serenità e sensibilità, per il
suo forte senso di appartenenza alla Congregazione, per la fedeltà alla
vocazione e alla vita comunitaria, alimentata da spirito di preghiera e
devozione mariana. I funerali si
celebrarono il 25 gennaio nel santuario S. Giovanni Bosco a Fano, presieduti
dal Provinciale Don Pierangelo Ondei, presenti la sorella e nipoti. Al
termine del rito, come suo desiderio, fu inumato nel cimitero di Fano,
accanto ai confratelli Don Contoli e Don Tombari.
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