Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
F (54)
5. Fantin Luigi 10. Fattor Mario 11. Favarato Luigi 12. Favaretto Igino 14. Fedeli Mario 15. Felici Lucio 16. Felici Ulderico 19. Ferracci Angelo 20. Ferracci Umberto 21. Ferrarese Orfeo 22. Ferrari Antonio 23. Ferrari Cesare 24. Ferrari Giuseppe 26. Ferrero Michele 27. Ferretti Silvio 28. Ferri Celso 29. Ferrini Matteo 31. Ferronato Paolo 33. Filia Salvatore 36. Filippini Arturo 38. Fiori Giuseppe 39. Florentino Edgard de Jesus 40. Florczak Zygmunt 41. Florian Giulio 42. Foglia Giuseppe 45. Formentin Bruno 46. Foroni Pietro 47. Fragoli Antonio 51. Frette Marciano 53. Froli Marcello 54. Frosi Albino |
da Melilli (Siracusa), passato al Signore a Aleheride nei pressi di Sokodè (era in viaggio verso Lomè quando c'è stato l'incidente (Togo, Africa) il 25 giugno 1991, a 54 anni di età, 33 di professione religiosa e 23 di sacerdozio. Riposa a Bombouaka nel Centro Don Orione. Anche il cuore ha i suoi presentimenti: il 10 settembre 1964, chiedendo ai superiori di poter pronunciare la professione perpetua, Don Fazzino scriveva: "Emetto la mia professione liberamente e generosamente: se questa è la volontà di Dio, mi abbia Egli a concedere, nella sua infinita misericordia, la grazia di morire prima che io lo abbandoni. Tanto, costa così poco a lui far cessare la vita di un uomo: un incidente stradale, una paralisi... e si ci trova al tuo tribunale, o Signore. "Nel fissare, inoltre, dietro una foto, i propri dati anagrafici, conchiudeva: "Nato..., morto, dove, come, quando il Signore vorrà...". E là, in terra di missione, lungo una strada solitaria, mentre portava con sé, in macchina, verso Lomé, un povero fanciullo handicappato da affidare ai medici, prima di recarsi egli stesso a fare gli annuali esercizi spirituali, là il Signore se lo è preso, improvvisamente, nel corso di un incidente d'auto, mentre era al volante un giovane amico della sua missione. Così si interrompeva il sogno di un sacerdote orionino, di forte, generoso carattere, che alla vita missionaria aveva affidato da 4 anni l'ardore fattivo nutrito e preparato dall'amore sincero verso la sua famiglia religiosa, verso tutte le anime. Figlio della sua Sicilia, dove era nato il 26 novembre 1937, aveva incontrato Don Orione attraverso la sollecitudine dei suoi figli spirituali, nell'Eremo di San Corrado a Noto, dove era stato guidato nei primi passi verso la Congregazione. Nella quale entrò l'11ottobre 1952 a Patrica (Frosinone) per i primi studi ginnasiali. Dopo il noviziato a Villa Moffa (1957-58), fece la prima professione l'11 ottobre 1958, e quella perpetua al S.Monte di Varallo, il 12 settembre 1964. Divenuto sacerdote l'8 luglio 1968, avendo completato i corsi di filosofia e teologia a Tortona, svolse il suo primo ministero, come vicario presso il Santuario della Madonna della Consolazione in Paternò (Catania), passando poi nel 1972 all'Opera Antoniana delle Calabrie in Reggio Calabria. Qui si distinse per l'apostolato svolto in una zona particolarmente difficile della pur difficile Calabria, qual era il Fondo Versace, donde, intorno al 1980, venne assegnato parroco ai SS. Pietro e Paolo in Spezzano Albanese (Cosenza), e, nuovamente, al Fondo Versace di Reggio Calabria. Qui completò la sua aspirazione missionaria, nutrita di sacrifici, nell'impegno consapevole di ciò che avrebbe lasciato in Calabria, per ritrovarselo moltiplicato in terra di missione. Dal 1987 alla sua inattesa dolorosa dipartita, il Togo, voluto a cuore aperto e trovato nelle cento e cento sue miserie e necessità, gli fu campo di immolazione nell'adempimento dell'anelito di Don Orione: "Vivere e morire tra i poveri che sono Gesù Cristo!..." Atti e comunicazioni della Curia Generale (Don Orione) – maggio – agosto 1991
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