Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
R (53)
4. Raffa Bruno 8. Rampin Igino 10. Rastelli Ennio 11. Ratajek Jozef 12. Ratti Lorenzo 14. Ravera Carlo 15. Re Andrea 17. Re Vincenzo 18. Rebora Nicola 19. Reggiani Agostino Fra Redento 21. Renaudo Pietro 22. Renzini Alfredo 24. Riondato Luigi 25. Ripepi Domenico 26. Risi Giuseppe 27. Risi Roberto 29. Riva Angelo 30. Rivano Raffaele 31. Rizza Corrado 32. Rizzi Gino 33. Rizzo Antonio 34. Rocca Gaspare 35. Rodler Augusto 37. Rodriguez Pastrana Juan A. 38. Roggia Tommaso 39. Rosato Nicolas 40. Rosin Giuseppe 41. Rossi Bernardo 42. Rossi Nerino 43. Rossi Oreste 44. Rossi Valerio 45. Roszak Taddeo 46. Rotta Pasquale 48. Ruggeri Antonio 49. Ruggeri Attilio 50. Ruggeri Pasquale 52. Russo Michele 53. Ryzko Zygmunt |
da
Montalto Ligure (Imperia) 1897,
morto a Noto (Siracusa) il 7 maggio
1973, a 76 anni di età e 53 di professione. Riposa nel cimitero di Noto
(Siracusa) Entrato in Congregazione all'età di 16 anni, frequentò de prime classi ginnasiali ma dovette poi sospendere gli studi per la salute poco buona. Cadde prigioniero nella grande guerra e si ammalò gravemente, così che la salute rimase irrimediabilmente scossa. Dal 1924 al 1926 fu nell'Ospizio S. Antonio di Ameno per riposo e cura climatica. Ristabilitosi, ritornò a Tortona per riprendere gli studi (1926-1927) che sempre per ragioni di malferma salute interruppe nuovamente. Essendo ormai trentenne, passò a lavorare nel settore assistenziale collaborando alla educazione dei ragazzi poveri nei seguenti Istituti: Camerini Rossi di Padova (1928), S. Rocco di Alessandria (1929), nel reparto rilegatori del Convitto Paterno in Tortona (1930-1932), S. Filippo Neri di Roma (1933), « Bambin Gesù» di S. Oreste (1934-11936), presso l'Opera Antoniana delle Calabrie, quale assistente dei giovani tipografi (dal 1937 al 1958) Nel 1958 il Direttore Generale Don Pensa, accogliendo il suo desiderio di potersi ritirare «ad una vita più intima e di maggior raccoglimento» lo destinò all'Eremo S. Corrado di Noto (Siracusa) ove passò nella classe degli Eremiti, prendendo il nome di Fra Maria Bernardo. Qui trascorse l'ultimo periodo di vita nel lavoro e nella preghiera edificando tutti per la sua pietà e serenità nella lunga malattia, come già nel suo generoso prestarsi a favore dei confratelli, degli orfani e dei visitatori dell'Eremo. "Atti
e Comunicazioni della Curia Generalizia"
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