Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
R (53)
4. Raffa Bruno 8. Rampin Igino 10. Rastelli Ennio 11. Ratajek Jozef 12. Ratti Lorenzo 14. Ravera Carlo 15. Re Andrea 17. Re Vincenzo 18. Rebora Nicola 19. Reggiani Agostino Fra Redento 21. Renaudo Pietro 22. Renzini Alfredo 24. Riondato Luigi 25. Ripepi Domenico 26. Risi Giuseppe 27. Risi Roberto 29. Riva Angelo 30. Rivano Raffaele 31. Rizza Corrado 32. Rizzi Gino 33. Rizzo Antonio 34. Rocca Gaspare 35. Rodler Augusto 37. Rodriguez Pastrana Juan A. 38. Roggia Tommaso 39. Rosato Nicolas 40. Rosin Giuseppe 41. Rossi Bernardo 42. Rossi Nerino 43. Rossi Oreste 44. Rossi Valerio 45. Roszak Taddeo 46. Rotta Pasquale 48. Ruggeri Antonio 49. Ruggeri Attilio 50. Ruggeri Pasquale 52. Russo Michele 53. Ryzko Zygmunt |
Deceduto all’Ospedale di Imperia dopo breve ricovero, il 5 aprile 2005, a 87 anni d’età, 69 di Professione religiosa e 62 di sacerdozio. Era il secondo di cinque figli di Riccardo e di Elvira Germi. Nacque il 13 aprile 1917 a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza). Il 17 febbraio ’23 ricevette il battesimo e il 17 ottobre ’24 la cresima nella locale parrocchia di San Fiorenzo. A otto anni divenne orfano di padre e fece le elementari presso l’istituto “Madonna della Bomba” a Piacenza. I buoni uffici dell’arciprete Don Luigi Ferrari lo fecero accogliere da Don Orione al Paterno di Tortona, il 5 ottobre ’29, dove fece le due prime classi del ginnasio e ricevette l’abito religioso nel Natale del ’29. Completato il ginnasio nel probandato di Voghera (’30-’32), fu inviato con altri quattro compagni a Roma per studiare negli atenei ecclesiastici, ma non essendo stati accolti, Don Orione li dirottò a Venezia, dove fecero il liceo nel seminario Patriarcale. Qui, al secondo anno, il giovane Rastelli, dopo una visita di sua madre, ebbe una forte crisi vocazionale, con intenzione di tornarsene a casa, ma le cure e la fiducia di Don Sterpi prima e Don Orione poi, l’aiutarono a superarla. Non dimenticò più quel “Grazie figliolo, perché hai avuto fiducia in me…” con cui fu congedato da Don Orione dopo un colloquio chiarificatore nel quale gli chiese di dargli un direttore spirituale, e il Fondatore gl’indicò il Canonico Perduca. Terminata la seconda liceo a Tortona, passò un anno come assistente e insegnante a Genova Castagna e nel ’36 fu inviato a Roma – Sette Sale per frequentare il corso Teologico alla “Gregoriana”, integrato con l’assistenza nel probandato di Sant’Oreste (Roma) per due anni, conseguendo la licenza in teologia (’36-’42). Preceduti dalla Professione perpetua (15/01/1939) ebbe, sempre a Roma, i vari ordini sacri, coronati dal Presbiterato, ricevuto nella patriarcale basilica di San Giovanni, il 30 maggio 1942, per le mani del Vicegerente Mons. Luigi Traglia. Primizia del suo apostolato sacerdotale furono i giovani dell’istituto San Filippo Neri all’Appio, quale insegnante nelle medie e commerciali, con assistenza all’oratorio della vicina parrocchia di Ognissanti, fino al ’46. Continuò con gli stessi incarichi nel seminario e oratorio di Sanseverino Marche (Macerata) (’46-’48), nei probandati di Finale Emilia (Modena) (’48-’50) e di Sassello in Savona. Fu poi trasferito all’istituto Sacro Cuore di Fano (Pesaro) dove diede il meglio di sé come vicario, assistente e insegnante prima (’51-’69) e direttore poi (’69-’72), educando alla vita civile e religiosa schiere di giovani che oggi lo ricordano con gratitudine per il suo entusiasmo apostolico e…sportivo, ma soprattutto per il suo perenne sorriso accattivante (era il suo hobby!), tanto che lo stesso Don Orione lo chiamava: “Quello che mostra i denti…”. Dopo un triennio (’72-’75) all’istituto e parrocchia di Sanseverino, fece ritorno al Sacro Cuore di Fano come direttore prima (’75-’78) e poi vicario e incaricato del Centro di Formazione Professionale fino all’81; mansioni che continuò per un altro triennio presso il Centro Addestramento di Borgonovo Valtidone (Piacenza). Dal ’84 al ’87 fu incaricato dell’assistenza e del recupero sociale dei ragazzi difficili a Magreta (Modena). Assunse poi l’amministrazione (’87-’90) e la direzione della Casa Famiglia “Don Luigi Nicco” di Perolla – Massa Marittima, per l’assistenza con “lavoro protetto” di disabili parziali, fino al ’96, restandovi ancora due anni come economo. Dal ’98 al 2002 collaborò come vicario ed economo al Centro di spiritualità “Villa San Biagio” di Fano. Infine, gli fu affidata l’assistenza materiale e spirituale della casa di accoglienza e convalescenza di Diano Marina. Qui, nella quiete, ebbe modo e tempo di intensificare l’unione con Dio nella preghiera e nell’accettazione della salute declinante, fino al breve ricovero ospedaliero, dove il Signore lo chiamò a sé alle ore 21 del 5 aprile 2005, per dargli il premio del servo buono e fedele. I funerali furono celebrati nella chiesa parrocchiale di Diano Marina il 7 aprile, presieduti dal Provinciale Don Congiu, concelebranti il Parroco Don Gianfranco Minasso, confratelli e sacerdoti diocesani, presenti fedeli ed amici. La salma ha poi proseguito per Fiorenzuola d’Arda sua città d’origine, dove si sono ripetute le esequie, presiedute dal Parroco della Collegiata San Fiorenzo, con alcuni sacerdoti diocesani e confratelli, parrocchiani e una rappresentanza di Fano. Fu poi tumulato nella tomba di famiglia nel cimitero di Fiorenzuola. (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia")
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