Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
R (53)
4. Raffa Bruno 8. Rampin Igino 10. Rastelli Ennio 11. Ratajek Jozef 12. Ratti Lorenzo 14. Ravera Carlo 15. Re Andrea 17. Re Vincenzo 18. Rebora Nicola 19. Reggiani Agostino Fra Redento 21. Renaudo Pietro 22. Renzini Alfredo 24. Riondato Luigi 25. Ripepi Domenico 26. Risi Giuseppe 27. Risi Roberto 29. Riva Angelo 30. Rivano Raffaele 31. Rizza Corrado 32. Rizzi Gino 33. Rizzo Antonio 34. Rocca Gaspare 35. Rodler Augusto 37. Rodriguez Pastrana Juan A. 38. Roggia Tommaso 39. Rosato Nicolas 40. Rosin Giuseppe 41. Rossi Bernardo 42. Rossi Nerino 43. Rossi Oreste 44. Rossi Valerio 45. Roszak Taddeo 46. Rotta Pasquale 48. Ruggeri Antonio 49. Ruggeri Attilio 50. Ruggeri Pasquale 52. Russo Michele 53. Ryzko Zygmunt |
Tornato a Dio il 20 marzo 2003 presso il Centro Don Orione di Monte Mario in Roma, a 83 anni d’età, 67 di Professione religiosa e 59 di sacerdozio. Riposa nel cimitero di Condera a Reggio Calabria. Nasce a Reggio Calabria il 9 giugno 1919, da Demetrio e Vittoria Raffa, terzo di dieci figli, tra i quali un fratello e due sorelle lo seguirono nella vita religiosa e orionina: uno, Don Bruno, sacerdote e missionario in Brasile, Suor Alessia e Suor Letteria nelle Piccole Suore Missionarie della Carità. Lo precedettero in Paradiso. Viene battezzato il 15 giugno 1919 e cresimato il 30 dello stesso mese nel 1930. Entra in Congregazione dopo una personale domanda scritta al Fondatore Don Orione, su suggerimento del sacerdote della Chiesa di San Francesco ai Tre Mulini in Reggio Calabria che Vincenzo frequenta assiduamente, col desiderio “di farmi santo, e santo sacerdote della sua Congregazione” come scrive nella domanda, per servire Dio e i poveri, come aveva sentito fare di Don Orione. Accolto dal Ven. Don Carlo Sterpi il 22 ottobre 1930 al Paterno di Tortona, ha la grazia di conoscere e vivere con Don Orione, e i pionieri della giovane Congregazione, assimilandone gli esempi e lo spirito. Compie il ginnasio tra Tortona, Montebello e Voghera (’30-’33). Dopo la I liceo passa a Villa Moffa di Bra (Cuneo), fa i voti di devozione nelle mani di Don Orione il 15 agosto ’34 e dopo il regolare noviziato con la guida di Don Cremaschi, professa il 19 novembre ’35, completando pure il liceo. Passa a Genova Borzoli per il tirocinio (’36-’39) insegnante e assistente dei probandi, facendo all’occorrenza il cuoco. Dal ’39 al ’45 è inviato a Roma presso l’Istituto Divin Salvatore in Via Sette Sale, dove frequenta il Corso di Teologia alla “Gregoriana”. Consegue la licenza in Teologia con tesi sulla “Storia della penitenza sacramentale” e la licenza in storia ecclesiastica con la descrizione della Kaufhaus, sede del Concilio di Basilea Costanza. Professa in perpetuo la vigilia del Natale 1940, e il 16 maggio 1943, nella chiesa di San Marcello al Corso riceve il sacro Ordine del Presbiterato dalle mani di Mons. Francesco Pascucci. Dal ’45 al ’69 è consigliere e Professore nell’Istituto Teologico dell’Opera a Tortona dove insegna Dogmatica fondamentale, storia ecclesiastica, liturgia, Patrologia e, per qualche anno, anche Diritto canonico. Qui svolge pure per qualche anno l’incarico di Segretario centrale dell’Associazione Ex Allievi di Don Orione. Trasferito il Teologico da Tortona a Roma Monte Mario, Don Raffa vi continua l’insegnamento delle stesse materie, fino al 1995, anno nel quale ha la gioia di festeggiare con il Confratello Don Gino Bressan ben 50 anni d’insegnamento. Oltre all’insegnamento “interno”, per le sue doti e capacità svolge altri incarichi “esterni”. Esperto nel Consilium ad exsequendam Constitutionem de sacra Liturgia; Dal ’64 al ’71 è segretario generale della Commissione generale per la riforma del Breviario; membro della commissione “de psalmis distribuendis”; moderatore del gruppo che prepara il corpus delle Preces per Lodi e Vespri; membro del Coetus incaricato di creare i cicli dei salmi per la ‘Liturgia delle Ore’; Professore per un Corso sulla Liturgia all’Università Lateranense. Cura la preparazione del materiale per la Editio typica altera Liturgiae Horarum. Consultore della Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti, ininterrottamente dal 1985 al 1999; membro del Coetus de Liturgiae Horarum, volume quinto (ancora in preparazione). Ha contribuito all’edizione ufficiale italiana della “Liturgia delle Ore” e alla stesura dei testi liturgici propri della nostra Congregazione. Ha collaborato a varie pubblicazioni in materia liturgica. Tra le altre: “La Liturgia delle Ore” Queriniana – Brescia, 1959 (Questa denominazione allora appariva per la prima volta); aggiornamento del libro di G. Brinktrine “La Santa Messa” Edizioni Liturgiche – Roma, 1963; commento alle “Orazioni sulle offerte” Edizioni OR – Milano, 1971; “Liturgia Festiva” Libreria Poliglotta Vaticana, 1976, 2° e 3° ediz.: 1977, 1983; Recensioni su “Ephemerides Liturgica” e su riviste liturgiche e articoli vari. D’indole mite, riservato e cordiale, osservante di coscienza e mortificato. Molto impegnato nei suoi doveri di insegnamento e di ufficio, coniugati ad un convinto spirito di preghiera liturgica e personale appresa dagli esempi del Fondatore. La carità verso i poveri, il valore assoluto verso la persona umana, la testimonianza fedele e coraggiosa alla verità, la fede attiva e costruttiva, fanno di Don Vincenzo un interprete della vita cristiana e orionina . Trascrivo una sua riflessione-ricordo del suo 50° d’insegnamento: “Santificare il tempo significa attribuire alle cose precarie di questo mondo nel loro succedersi ininterrotto, una tensione all’eternità. È una rilettura di ogni cosa che si muove e passa, alla luce della fede.”. I funerali si sono svolti il 22 marzo nella Parrocchia “Mater Dei” a Monte Mario in Roma, presente il Card. Virgilio Noè e concelebranti 45 confratelli, con numerosi amici, e il giorno successivo nel Santuario Parrocchia “Sant’Antonio” a Reggio Calabria. Riposa nella tomba di famiglia, in attesa della Risurrezione finale. (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia
Generalizia") L'Osservatore Romano di sabato 26 aprile
2003 La
liturgia oggi nel pensiero di don Vincenzo Raffa |