Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
R (53)
4. Raffa Bruno 8. Rampin Igino 10. Rastelli Ennio 11. Ratajek Jozef 12. Ratti Lorenzo 14. Ravera Carlo 15. Re Andrea 17. Re Vincenzo 18. Rebora Nicola 19. Reggiani Agostino Fra Redento 21. Renaudo Pietro 22. Renzini Alfredo 24. Riondato Luigi 25. Ripepi Domenico 26. Risi Giuseppe 27. Risi Roberto 29. Riva Angelo 30. Rivano Raffaele 31. Rizza Corrado 32. Rizzi Gino 33. Rizzo Antonio 34. Rocca Gaspare 35. Rodler Augusto 37. Rodriguez Pastrana Juan A. 38. Roggia Tommaso 39. Rosato Nicolas 40. Rosin Giuseppe 41. Rossi Bernardo 42. Rossi Nerino 43. Rossi Oreste 44. Rossi Valerio 45. Roszak Taddeo 46. Rotta Pasquale 48. Ruggeri Antonio 49. Ruggeri Attilio 50. Ruggeri Pasquale 52. Russo Michele 53. Ryzko Zygmunt |
Sac. Rebora Nicola da Pietralavezzara (Genova), morto a Claypole (Argentina) il 12 giugno 1963, a 63 anni di età, 35 di Professione e 30 di Sacerdozio. E' tumulato nella Chiesa dell'Assunzione a Montevideo (Uruguay) Don NICOLA REBORA dei Figli della Divina Provvidenza, morto in Argentina il 12 giugno. Nacque a Pietralavezzara l'8 agosto 1900 da famiglia profondamente cristiana, nella quale ebbe gli esempi e i consigli che ne difesero la fanciullezza e lo prepararono ai compiti dell'apostolato nella Associazione Giovanile di A.C. Sui 25 anni è a capo della Gioventù della Parrocchia di Pietralavezzara, che sebbene piccola ha tutti i rami dell'Azione Cattolica fiorentissimi per merito principale del Parroco D. Giacomo Badino, che ha fondato il primo Circolo di Gioventù Cattolica in Diocesi di Genova. Il nostro D. Nicola, dinamico, intelligente, instancabile organizzatore aveva in mano tutti i giovani della Parrocchia e l'Associazione era segnalata al Centro come una delle più fervorose, sicché venne chiamato alla carica di Consigliere Diocesano. Sui 26 anni viene a conoscere la Congregazione della Divina Provvidenza del Servo di Dio D. Luigi Orione. Gli si presenta l'occasione di un Apostolato ben più importante: occorreranno duri sacrifici per compiere gli studi necessari: la meta è tanto radiosa che vale la pena di intraprenderli. Assieme al caro Giacomo Ghiglione, altra figura di giovane cattolico appartenente alla stessa Associazione, e poi prematuramente chiamato al premio eterno nell'ottobre del 1926, accompagnati dal Parroco D. Angelo Granata si presentano al Servo di Dio D.Orione che li accoglie paternamente e li avvia ad una casa dove possano attendere agli studi per conseguire il Sacerdozio. Sono anni di duri sacrifici, ma l'aurora della meta raggiunta spunta per il nostro D. Nicola che viene consacrato Sacerdote nell'11 Settembre 1932 e il giorno 12 canta la sua Prima Messa nel paesello di Pietralavezzara che si stringe attorno a Lui in un tripudio di gioia celeste. Inizia poi sotto l'ubbidienza il peregrinare di Sacerdote della famiglia Orionina con incarichi di svariate occupazioni, portando ovunque l'entusiasmo dell'anima innamorata di Dio e delle anime: sempre ottimista, sempre ammiratore di ogni iniziativa che avesse per scopo la gloria di Dio. Ma il campo che la Provvidenza gli aveva assegnato non era in Italia, bensì in America, nell'Uruguay e particolarmente nella città di Montevideo. Un testimone oculare del suo lavoro, e oggi Sacerdote della Congregazione, così ne parla: « ...se oggi sono prete lo devo a Lui ». Dio lo avrà già ricevuto in Paradiso. Ho visto per 18 anni la Sua opera: anzi senza far torto a nessuno posso dire che le Opere della Congregazione nell'Uruguay sono frutto del suo grande lavoro. Quanto amava la Madonna! e con quale trasporto, entusiasmo che comunicava a tutti ne ricevette in Statua della Guardia, che in un trionfale corteo trasferì dal porto alla Chiesa dove viene venerata. Ebbe la gioia di presenziare il 1° Novembre dell'Anno Santo 1950 alla proclamazione del Dogma dell'Assunta da parte del Sommo Pontefice Pio XII: stava nelle vicinanze del trono Papale: e mentre la voce infallibile del Vicario di Cristo annunziava al mondo intero essere l'Assunzione di M. V al Cielo verità rivelata. Egli faceva il voto di innalzarle un tempio in Montevideo: voto che realizzò superando innumerevoli difficoltà, e nel ricevere la nuova Statua dell'Assunta rinnovò in tutti l'entusiasmo del quale sovrabbondava il suo grande cuore di devoto della Madonna. Dopo tanto lavoro, dopo tante pene sopportate con animo sereno la sua fibra cedette ad un male che le cure non valsero a superare, e quando sembrava che dopo il necessario riposo potesse ritornare al suo posto di apostolato, improvvisamente venne la chiamata divina. Un cablogramma dall'America giunto alla Direzione Generale a Roma il 12 Giugno ne annunziava il trapasso, destando vivo rimpianto nei Confratelli, parenti i conoscenti. Dal Periodico “La Piccola Opera della Divina Provvidenza”, 1 agosto 1963
|