Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
R (53)
4. Raffa Bruno 8. Rampin Igino 10. Rastelli Ennio 11. Ratajek Jozef 12. Ratti Lorenzo 14. Ravera Carlo 15. Re Andrea 17. Re Vincenzo 18. Rebora Nicola 19. Reggiani Agostino Fra Redento 21. Renaudo Pietro 22. Renzini Alfredo 24. Riondato Luigi 25. Ripepi Domenico 26. Risi Giuseppe 27. Risi Roberto 29. Riva Angelo 30. Rivano Raffaele 31. Rizza Corrado 32. Rizzi Gino 33. Rizzo Antonio 34. Rocca Gaspare 35. Rodler Augusto 37. Rodriguez Pastrana Juan A. 38. Roggia Tommaso 39. Rosato Nicolas 40. Rosin Giuseppe 41. Rossi Bernardo 42. Rossi Nerino 43. Rossi Oreste 44. Rossi Valerio 45. Roszak Taddeo 46. Rotta Pasquale 48. Ruggeri Antonio 49. Ruggeri Attilio 50. Ruggeri Pasquale 52. Russo Michele 53. Ryzko Zygmunt |
Fr.
JUAN ANTONIO RODRIGUEZ PASTRANA da Villamayor (Asturias - Spagna), passato al Signore nell’Ospedale di Oviedo (Spagna) il 29 luglio 1997, a 51 anni di età e 33 di professione religiosa. Notevole impressione e profondo dolore ha suscitato nei Superiori e confratelli della Provincia religiosa spagnola l’inaspettata dipartita del Fr. Juan. Era da qualche giorno ricoverato all’Ospedale di Oviedo per problemi polmonari quando, per sopravvenute complicazioni, ci ha lasciati. L’evento, pur se doloroso, ha manifestato la grande stima e considerazione che in vita il caro Fratello ha saputo meritarsi dai confratelli e da quanti ebbero la grazia di avvicinarlo e conoscerlo. Della sua vita religiosa rifulge soprattutto il suo amore alla Congregazione, il forte senso di famiglia, vissuto e alimentato nelle varie comunità cui l’obbedienza lo destinava. Non solo verso i confratelli, coi quali trovava accordo e collaborazione, ma anche verso gli handicappati , giovani e anziani, e quanti avvicinava per dovere o per necessità: tutti erano conquisi dalla sua bontà e semplicità d’animo, dalla sua laboriosità e preparazione, pur senza titoli accademici. Col suo spirito di fede, tutto egli incanalava nella carità, intesa come amore a Dio nel servizio delle persone, ogni persona. Era nato il 5 agosto 1946 a Villamayor, nelle Asturie, dove venne pure battezzato e cresimato, frequentando con profitto le scuole e il sano ambiente parrocchiale, curando i primi segni della vocazione alla vita consacrata. Accolto il 20 settembre 1958 a Cascante (Navarra), vi frequentò le prime due classi ginnasiali (1958-60) per poi completare il ginnasio nel collegio “S. José” a Dicastillo (1960-63) dove, sotto la guida dell’indimenticabile P. Lorenzo Nicola e del P. Giuseppe Peron studiò e apprezzò lo spirito orionino, facendo poi domanda per il noviziato. Ricevuto il santo abito nella festa dell’Assunta 1963, partì poi per l’Italia ove appresa la lingua, ai primi di ottobre iniziò il noviziato a Villa Moffa di Bra (Cuneo), sotto la guida di Don Mario Sersanti, vi fece la prima Professione l’11 ottobre 1964 allora festa della “Mater Dei”. Proseguì la sua formazione a Montebello (Pavia), e nell’estate del 1965 fu chiamato a servizio della Santa Sede come centralinista, nella comunità orionina in Vaticano (1965-68), ove ebbe modo di intensificare la sua conoscenza e amore alla Chiesa, al Papa e alla Congregazione. Tornato in patria nel 1968, dove la Congregazione andava sviluppandosi con l’apertura di nuove opere, venne destinato come Assistente ed Economo in Posada de Llanes, a servizio dei bambini subnormali, inserendosi con amore e generosità, frequentando un corso di contabilità- economato, con una specifica preparazione assistenziale per meglio svolgere il suo compito. Qui maturò la sua decisione di consacrarsi definitivamente a Dio con la Professione perpetua dei voti di obbedienza, castità e povertà, che emise il 15 dicembre 1974. Sempre come economo, venne destinato prima al Centro assistenziale di Navacerrada (1977-83) e, dopo un sessennio di pausa come aiutante e factotum a Cascante (1983-89), al nuovo Hogar Don Orione di Plaza Daniel Segovia in Madrid (1989-94), disponibile anche nell’assistenza vista come Vangelo da incarnare e vivere nella carità. Per meglio viverne lo spirito, chiese ed ottenne di emettere il IV° Voto di speciale fedeltà al Papa, che professò nelle mani del Direttore generale Don Giuseppe Masiero, il 15 giugno 1990, a Posada de Llanes, dove, dal 1994, ritornò, prodigandosi fino alla fine, con le stesse mansioni, che lo resero benvoluto e stimato da tutti. Di carattere aperto, socievole e lieto, sempre attento ai bisogni delle persone, specialmente deboli e piccoli, nei quali vedeva, amava e serviva il Figlio dell’Uomo. Si può quindi riferire a lui l’espressione di Sant’Agostino: “Non si perdono mai coloro che amiamo, perché possiamo amarli in Colui che non si può perdere”. (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia")
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