Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
R (53)
4. Raffa Bruno 8. Rampin Igino 10. Rastelli Ennio 11. Ratajek Jozef 12. Ratti Lorenzo 14. Ravera Carlo 15. Re Andrea 17. Re Vincenzo 18. Rebora Nicola 19. Reggiani Agostino Fra Redento 21. Renaudo Pietro 22. Renzini Alfredo 24. Riondato Luigi 25. Ripepi Domenico 26. Risi Giuseppe 27. Risi Roberto 29. Riva Angelo 30. Rivano Raffaele 31. Rizza Corrado 32. Rizzi Gino 33. Rizzo Antonio 34. Rocca Gaspare 35. Rodler Augusto 37. Rodriguez Pastrana Juan A. 38. Roggia Tommaso 39. Rosato Nicolas 40. Rosin Giuseppe 41. Rossi Bernardo 42. Rossi Nerino 43. Rossi Oreste 44. Rossi Valerio 45. Roszak Taddeo 46. Rotta Pasquale 48. Ruggeri Antonio 49. Ruggeri Attilio 50. Ruggeri Pasquale 52. Russo Michele 53. Ryzko Zygmunt |
da Frassilongo (Trento), passato al Signore il 5 novembre 1992 nel nostro Istituto di Seregno (Milano), a 71 anni di età, 51 di professione religiosa e 39 di sacerdozio. Riposa a Frassilongo (Trento). Ricordava con viva commozione di aver potuto conoscere il Beato
Fondatore Don Orione e il Servo di Dio Don Carlo Sterpi, quando venne accolto
da essi a San Bernardino di Tortona il 30
settembre 1939. Proveniente da famiglia
tanto pia, ma povera, aveva sempre desiderato servire il Signore in un Istituto religioso: ma la povertà gli
aveva sbarrata la strada, sinché a 18 anni, da poco compiuti - era
nato il 6 giugno 1921 - venne raccomandato
alla Piccola Opera, con parole di piena lode sulla sua condotta e la costante bontà dei costumi. L'anno precedente
l'aveva trascorso per il ginnasio presso il Collegio Manfredini di
Este, retto dai Padri Salesiani, che lo avviarono e lo prepararono alla definitiva decisione della sua vocazione. Il ginnasio lo completò a Montebello (Pavia) e subito venne destinato a Villa Moffa per il noviziato (1940-41), dove pronunciò anche la sua prima professione religiosa nella festa dell'Assunta 1941. Tornò poi a Montebello (Pavia), ove fece il suo tirocinio di Congregazione al servizio di anziani e infermi, rifugiati da Genova in quella stessa Casa, per sottrarli alle insidie delle incursioni belliche. Ritornato
a Villa Moffa completò il liceo (1945-47) e fece i corsi di teologia a
Tortona, (1949-53), con uno spirito di preparazione al sacerdozio, che pochi riuscirono a intravedere,
data la semplicità modesta, silenziosa e schiva che lo contraddistingueva, concentrata
soprattutto su una pietà sincera e ricca di aneliti, che egli alleò sempre all'obbedienza
servizievole, al sacrificio,
al lavoro, alla carità fraterna. Dopo la professione perpetua, fatta a Tortona l'11 ottobre 1948, festa allora della Mater Dei, iniziò il cammino verso il sacerdozio, che ricevette il 29 giugno 1953, con grande ardore di spirito e di propositi. Le
condizioni di salute però cominciarono ben presto a limitare le possibilità
fisiche di lavoro, ma vi supplì con la volontà e la dedizione piena, derivatagli dalla devozione a Gesù,
alla Madonna e alle tradizioni sante della Congregazione, alla quale
era affezionatissimo. Dalla festa dell'Addolorata 1953 a quella del 1969 si adoperò in ogni maniera come insegnante e assistente dei fanciulli nell'Istituto Sandri, diretto dalla Congregazione in Verzuolo (Cuneo); poi la salute sempre più pregiudicata consigliò di destinarlo assistente ed aiuto nel Piccolo Cottolengo di Seregno (Milano), onde potersi anch'egli giovare dell'assistenza medica e della collaborazione fraterna dei nostri Confratelli e addetti. Soffrì molto negli ultimi tempi: ma tutto accettò con serenità e pazienza, edificando quelli stessi che lo assistevano. La preghiera lo nutrì e confortò nelle sue gravi pene, offerte per la Congregazione, per la Santa Chiesa e le anime.
Da: "Atti e
comunicazioni della Curia generale" settembre dicembre 1992
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