Figli
della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome Necrologio
Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
D (62) 14. Damele Michele 15. Danna Giuseppe 16. Dapra Cesare 22.
De Cortes Frugoni Miguel A. 27. De Paoli Angelo 28. De Rosa Benito 31. Degaudenz Mario 35. Del Rosso Luigi 37. Del Fabbro Giovanni Battista 38. Delfino Filippo 40. Demarco Roberto 41. Demontis Cesare Fra Pacomio 43. Di Giusto Giosuè 45. Di Iorio Luis 50. Dobosz Francesco 51. D'Odorico Renato 52. Dominguez Ramon 53. Dondero Carlo 54. Dondero Giuseppe 55. D'Onofrio Cesare 57. Doria Luigi 59. Draghi Domenico 61. Durante Gerardo 62.
Dutto
Giuseppe |
Sac. Ferdinando Carlo Guido Dall’Ovo Nato a Soragna (Parma) il 22 gennaio 1926, è morto a Genova, Istituto
Paverano, il 5 giugno 2013 , a 87 anni di età, 70 di Professione religiosa e
60 di Sacerdozio. Apparteneva alla Provincia Religiosa “Madre della Divina
Provvidenza” (Italia). Riposa a Fidenza (Parma). Don Ferdinando, nato a Soragna (Parma) aveva 87 anni di
età, 71 di professione e 60 di sacerdozio (domani ne avrebbe compiuti 61). Ha trascorso la sua vita dal 1945 nella Provincia Ss.
Apostoli (Trastevere, Ognissanti, San Filippo e Monte Mario - Orfani) per passare nel 1967 a Borgo San Lorenzo (poi a
Borgonovo e dal 1998 a Genova Paverano). Da
“Atti e Comunicazioni della Curia Generale (Don Orione) n. 241 maggio agosto
2013: Sac.
Ferdinando Carlo DALL'OVO Deceduto il 5 giugno 2013
nell'Istituto "Paverano" a Genova, a 87 anni d'età, 70 di professione religiosa e 60 di
sacerdozio. Apparteneva alla Provincia religiosa "Madre della Divina Provvidenza" (Roma). Nacque il 22 gennaio 1926 a Soragna (Parma) dai
coniugi Firmino e Alice Allegri. Aveva una sorella maggiore. La famiglia
povera ma cattolica e fervente, viveva a mezzadria e si stabilirono a
Corticelli di San Secondo Parmense ove concluse le scuole elementari
iniziate a Soragna. Era felice di aiutare nei lavori campestri, di suonare
le campane ed accompagnare il parroco in calesse nelle visite alle case, il
quale, notando in lui germi di vocazione, gli chiese se voleva farsi
sacerdote, e alla risposta positiva, s'interessò per farlo accogliere
nell'Opera. Così ricordava l'accoglienza avuta: "Partii dunque da Corticelli, in auto,
accompagnato da un mio zio e mio padre. Era il 16 settembre 1937: avevo 11
anni. Giunti a Tortona, ci recammo al 'Paterno'dove ci accolse Don Orione in
persona. Dopo i convenevoli, Don Orione mi disse: « Ti attendevo ieri 15
settembre! ». Mio padre gli rispose: « Al nostro paese, il 15 è la festa
della Madonna Addolorata, ed abbiamo pensato di passare insieme la sagra e
poi partire l'indomani... ». Don
Orione guardò me con occhi contenti e mi accompagnò personalmente a San
Bernardino, dove mi accolse un grande sacerdote: Don Enrico Galimberti." Il ginnasio lo fece nei probandati di Panzarasa, Montebello, Voghera e
Buccinigo d'Erba (1937- 41), ricevendo dal Fondatore il santo abito il 29 agosto
1938 a Tortona. Nel 1941- 42 a Villa Moffa di Bra (Cuneo) visse l'anno di
noviziato, emettendo i primi voti il 15 agosto 1942, fermandosi nel vicino
istituto San Tommaso per il liceo, fino al 1945. Lavorò per tre anni di
tirocinio, assistente e insegnante presso la casa dell'Orfano di Via Induno a
Roma. Dopo la Professione perpetua emessa l'11
ottobre 1948 nel noviziato di Via Massimi a Roma, completò la
preparazione teologica, umana e spirituale frequentando il Collegio
Accademico di Sant'Anselmo (1948-52),
continuando l'assistenza dei fanciulli a Trastevere. Ricevette il diaconato
il 22 dicembre 1951 e fu ordinato sacerdote il 7 giugno 1952 dal Cardinal
Clemente Micara, nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Dopo l'anno di pastorale, fu assegnato alla Parrocchia di
"Ognissanti" all'Appio, vicario parrocchiale, assistente
animatore e insegnante all'oratorio fino al 1958 per passare con le stesse
mansioni nel vicino Istituto San Filippo Neri, fino al 1967, prefetto di
disciplina e di educazione fisica, dopo averne ottenuto l'abilitazione
statale. Nominato direttore
dell'istituto per Orfani di Via della Camilluccia a Monte Mario, continuò
l'apostolato integrando istruzione e formazione con lo sport tra i giovani
del Centro. Nel '75 diresse nuovamente l'istituto di Via Induno per un
triennio, con la nuova opera a favore dei giovani lavoratori. Richiamato al
San Filippo Neri come coordinatore delle attività extra scolastiche, dopo un
anno fu nominato direttore, continuando la dedizione e cura dei giovani;
molti ricordano con piacere i saggi ginnici di fine anno scolastico da lui
diretti. Dal 76 all'82 fu pure consigliere e segretario della Provincia SS.
Apostoli Pietro e Paolo (Roma). Il 13 agosto 1983 fu tra i primi ad emettere
il IV Voto di speciale fedeltà al Papa, nelle Grotte della Basilica Vaticana. Nel 1987 accettò il
trasferimento di Provincia religiosa e la nuova esperienza pastorale come
direttore e parroco del "SS. Crocifisso" a Borgo San Lorenzo
(Firenze) ('87-'90) e vicario (90-92), svolgendo contemporaneamente, dal
91-94 l'incarico di consigliere provinciale di "San Benedetto"
(Genova). Fu vicario per un anno prima, direttore ed economo poi dell'istituto
San Vittore a Borgonovo Valtidone (Piacenza) (1992-98). Dal 1998 l'Istituto Paverano di
Genova, sede centrale del Piccolo Cottolengo, fu il campo del suo multiforme
apostolato: 15 anni prodigati con amore e serenità nei vari compiti:
vicario, economo, consigliere e cappellano fino alla morte "d'in
piedi". Infaticabile e onnipresente, seguiva con affetto paterno le
ospiti, affiancava e guidava i volontari nelle loro attività, curava con
passione la liturgia nelle diverse ricorrenze. Era un punto di riferimento
per chiunque avesse un problema da risolvere, personale o pratico. Ma
soprattutto era il sacerdote sensibile e sempre disponibile, che seppe
vivere e trasmettere il carisma e il sorriso che vide in Don Orione nel suo
primo incontro. I funerali si svolsero la
mattina del 7 giugno nella chiesa del Paverano a Genova, e nel pomeriggio a
Fidenza, nella parrocchia San Pietro Apostolo, seguito dalla tumulazione nel
cimitero cittadino. In memoria su
“Amici di Don Orione”, mensile del Piccolo Cottolengo di Genova, settembre
2013 |