Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
D (62) 14. Damele Michele 15. Danna Giuseppe 16. Dapra Cesare 22. De Cortes Frugoni Miguel A. 27. De Paoli Angelo 28. De Rosa Benito 31. Degaudenz Mario 35. Del Rosso Luigi 37. Del Fabbro Giovanni Battista 38. Delfino Filippo 40. Demarco Roberto 41. Demontis Cesare Fra Pacomio 43. Di Giusto Giosuè 45. Di Iorio Luis 50. Dobosz Francesco 51. D'Odorico Renato 52. Dominguez Ramon 53. Dondero Carlo 54. Dondero Giuseppe 55. D'Onofrio Cesare 57. Doria Luigi 59. Draghi Domenico 61. Durante Gerardo 62. Dutto Giuseppe |
Sac. RAFFAELE D'ADDIO da S. Maria a Vico (Napoli), morto a Boston (U. S. A.) il 4 maggio 1981, a 81 anni di età, 41 di professione e 32 di sacerdozio. Riposa a Malden Holy Cross Boston.
Mentre i lavori capitolari erano in pieno sviluppo, giungevano a ripresa da Grottaferrata notizie preoccupanti sulla salute del Padre Ralph D'Addìo che suscitavano frequenti interventi per Lui nella preghiera dei fedeli e nel ricordo durante il Sacrificio eucaristico. Il giorno 4 maggio una telefonata da Boston informava che il caro Confratello aveva reso a Dio la sua bellissima anima, quasi olocausto di innocenza e fedeltà per propiziare lumi e grazie sull'assemblea in atto. Padre D'Addio lascia davvero in tutti noi un singolare rimpianto così come santamente singolari erano la sua delicata figura e la sua particolare vocazione. Nato il 7 marzo 1900 a Santa Maria a Vico da numerosa e religiosissima famiglia, era stato non ancora ventenne impegnato in quel servizio militare che impiegò poi quasi una metà della sua nobile vita. Infatti la prima guerra mondiale lo vide, giovanissima recluta, partire con fedeltà e amor di Patria per il fronte. Terminate le operazioni militari, il giovane D'Addio volle restare al servìzio del suo paese nella Guardia di Finanza. Fu alla scuola militare di Maddaloni, poi nei vari gradi di Brigadiere, Maresciallo e Maresciallo Capo servì fedelmente il paese in diverse zone, specie ai confini con la Francia e la Svizzera. Dopo un soggiorno a Lampedusa e Linosa, fu finalmente trasferito in Egeo con compiti delicatissimi e in quelle isole lasciò un indelebile ricordo di senso del dovere, squisita gentilezza, unita però ad altrettanta fermezza. A Nìsiro, Nisida e Rodi ebbe modo di entrare in contatto con la nostra Congregazione, in particolare con i nostri missionari Don Fiori e Don Gemelli. A quest'ultimo si deve soprattutto l'introduzione del Maresciallo D'Addio nei nostri ambienti orionìni, cosicché, ultimata la sua carriera, già quasi quarantenne egli poteva venire a Villa Moffa per un corso di Esercizi e poi definitivamente restare come aspirante religioso della Piccola Opera. Tanti ancora ricorderanno, in quell'occasione, la bianca figura del Maresciallo edificantissimo per la sua straordinaria pietà, la sua cortesìa, il suo spirito di ubbidienza a tutti i più minimi regolamenti. Don Orione, che concluse quell'estate il corso di Esercizi predicati prima da Don Penco della Compagnia di San Paolo, potè a lungo incontrare e incoraggiare il novello suo figlio in Cristo. Da allora il Maresciallo iniziò, senza nessun privilegio, totalmente inserito nella comunità dei chierici tanto più giovani di lui, una vita di esemplarità, fedeltà e sacrificio che mai la Congregazione potrà dimenticare. « Padre, sono stato fedele per vent'anni a un re, scriveva nella
da "Atti e comunicazioni della Curia generalizia"
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