Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

G (81)

1.      Gabbiotti Francesco

2.      Gaberscek Enrico

3.      Galaverna Giovanni

4.      Galbiati Benedetto

5.      Galimberti Enrico

6.      Galizia Francesco

7.      Galleazzi Giuseppe

8.      Galli Italo

9.      Galli Rolando Giuseppe

10.  Gallini Carlo

11.  Galluzzi Angelo

12.  Gamberini Alberto

13.  Gandini Ernesto

14.  Gandini Giuseppe

15.  Garbarino Candido

16.  Garbelli Luciano

17.  Garberoglio Giacomo

18.  Garbin Massimo

19.  Garcia Artazua W.Joaquin

20.  Gardini Aldo

21.  Garipoli Domenico

22.  Garncarek Jozef

23.  Garuffi Alvaro

24.  Gasiorkiewicz Pawel

25.  Gasparri Alessandro

26.  Gasperetti Tullio

27.  Gatti Carlo

28.  Gatti Luigi (fra Edoardo)

29.  Gatti Mario

30.  Gatti Vittorio

31.  Gatto Giovanni

32.  Gemelli Sante

33.  Genovese Antonio

34.  Genovese Giuseppe

35.  Ghezzi Giovanni

36.  Ghiazza Mario

37.  Ghiglione Mario

38.  Ghiglione Severino

39.  Ghio Chiaffredo

40.  Ghio Giuseppe Francesco

41.  Giai Baudissard Francesco

42.  Gianesini Giovanni

43.  Giavedoni Leonardo

44.  Gigena Josè Felipe

45.  Gigon Adolfo Honorio

46.  Gil Barcelon Ricardo

47.  Gili Franco

48.  Giordano Domenico

49.  Giorgi Giambattista

50.  Giorgis Giovanni

51.  Giovanelli Albino

52.  Girelli Giuseppe

53.  Gismondi Benedetto

54.  Giuffre Antonio

55.  Giuliano Bartolomeo

56.  Giust Angelo

57.  Giustozzi Enzo

58.  Gnaffini Giovanni

59.  Gnali Marco

60.  Gnosini Angelo

61.  Goggi Gaspare

62.  Goldoni Alberto

63.  Goldoni Giannunzio

64.  Gomes Machado Nelson

65.  Gonella Riccardo

66.  Gonzaga Edvaldo

67.  Gorreta Giuseppe

68.  Goscinski Franciszek

69.  Gottardello Giovanni

70.  Gramolazzi Giancarlo

71.  Graziati Domenico

72.  Grechi Mario

73.  Greppi Pietro

74.  Grossi Bruno

75.  Grossholz Giovanni

76.  Gualandris Giovanni

77.  Gualdo Antonio

78.  Guida Domenico

79.  Guolo Fortunato

80.  Guzek Franciszek

81.  Guzowski Bozydar

Sac. Enzo GIUSTOZZI

    Piamente spirato il 4 luglio 2004 in ospedale a Buenos Aires (Argentina), a 64 anni di età, 48 di Professione religiosa e 37 di sacerdozio.

Italiano naturalizzato argentino, nasce a Pollenza (Macerata), il 10 novembre 1939, è battezzato il giorno successivo nella parrocchia di Sforzacosta, dove riceve anche la cresima nel ’47. Finita la guerra con il suo carico di miserie e distruzioni, la famiglia di Enzo, nel ’48 emigra in Argentina, ricominciando, fidando nell’aiuto di Dio, la ricerca di una vita più serena e sicura.

Il piccolo Enzo inizia le elementari a Sforzacosta, e continua con le primarie a General Gelly e El Talar, nella sua nuova patria (’48-’52). Volendo continuare gli studi e farsi sacerdote, è accolto nel Collegio “N.S. de Lujan” a Claypole, il 9 aprile ’51, vi compie le medie nel vicino probandato “S. José”, dove riceve l’abito religioso il 10 febbraio ’53. Nell’anno ’55 compie il noviziato a Claypole professando i primi voti religiosi l’11 febbraio 1956. Sempre a Claypole, termina il ginnasio, la filosofia e consegue la licenza magistrale (’56-’61); compie poi due anni di tirocinio, assistente e insegnante al probandato N. S. de Lujan (’60-’62).

Dal ’62 al ’66 frequenta il corso teologico al Collegio Maximo in San Miguel, e ottiene la licenza in S. Teologia. Nel frattempo emette la professione perpetua (11 febbraio ’64), riceve il  Diaconato (4 dicembre ’66) e viene ordinato sacerdote (7 dicembre ’66) nella chiesa del Piccolo Cottolengo Don Orione in Claypole.

Dopo un anno al Teologico, dove insegna e completa la licenza, è inviato a Roma – Via Sette Sale, frequenta il Pontificio Istituto Biblico, conseguendo la licenza in Sacra Scrittura (1970). Tornato in Argentina è vicedirettore e insegnante al Teologico di San Miguel (’70-’71), vocazionista a Victoria, divenendo vicario dopo un anno, fino al ’77, collabora nel ministero e con l’insegnamento nella parrocchia e nel collegio annesso. Dal ’77 al ’80 è parroco nella parrocchia Sant’Antonio di Gerli; passa poi vicario ed economo nella parrocchia San José in Mar del Plata (’80-’87), e fino al 1991, direttore, economo e incaricato delle scuole al Puerto di Mar del Plata.

Ottenuto dai superiori il permesso di riprendere gli studi e aggiornarsi, trascorre il ’91 e il ’92 nel Teologico di Roma, insegnando e partecipando a qualche seminario di aggiornamento al Pontificio Istituto Biblico e altre facoltà ecclesiastiche, che lo ritemprano spiritualmente e intellettualmente. Tornato in Argentina alla fine del ’92, è destinato a Victoria come vicario e riprende i vari impegni di catechesi, ecumenismo e insegnamento. Nel ’96 diviene direttore della comunità e vicario parrocchiale fino al ’99. Dirige poi la casa dell’operaio di Gerli che gli permette di dedicare più tempo e capacità al lavoro di informatizzazione biblica ed ecclesiale, con particolare cura agli scritti del Fondatore Don Orione. Nel 2002 è nominato vicario dell’istituto teologico “Villa Tupasy” a San Miguel, ma la salute non lo sorregge e deve lottare e accettare l’infermità che lentamente ma inesorabilmente lo spegne.

D’indole e volontà forte, intelligente, amante dello studio e della ricerca, seppe coniugare, anche con sacrificio, le esigenze dello studio e del servizio pastorale e comunitario, ritagliandosi momenti di preghiera e alimentando la retta intenzione nella sua multiforme attività, soprattutto nella formazione dei futuri sacerdoti e dei laici. Nei suoi ultimi messaggi al Capitolo generale offre il contributo della sua preghiera e della sofferenza, perché i figli di Don Orione, novello Santo, ne continuino a vivere il carisma alla testa dei tempi, con fedeltà creativa e coraggiosa, come si esprimeva il Superiore generale Don Roberto Simionato.

Negli anni ’70, quando la violenza e la repressione militare gettarono migliaia di famiglie nell’angoscia, Don Enzo prese una posizione d’avanguardia per la difesa della vita. Fu tra i fondatori della “Asamblea permanente por los Derechos Humanos”, istituzione che si occupava della ricerca dei “desaparecidos”. Con il suo ascolto paziente e la sua azione decisa, collaborò a salvare la vita a tanti fratelli e sorelle ricercati e perseguitati dalla dittatura militare, e portò conforto ed aiuto a tante madri che avevano perso i loro figli.

Istruttivo e salutare qualche pensiero che esprimeva in una sua poesia scritta il 10/11/1991 per il suo 52° compleanno, che sempre si sforzò di vivere:

“Guai a chi muore senza aver amato! Guai a chi vive senza aver sofferto! Guai a chi soffre senza darne un senso! Guai ad amare solo per essere amato!...”

I Funerali si sono svolti nella chiesa del Piccolo Cottolengo di Claypole, dove pure è stato sepolto accanto agli altri confratelli, nel locale cimitero.

(dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia")