Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
G (81) 8. Galli Italo 10. Gallini Carlo 11. Galluzzi Angelo 13. Gandini Ernesto 14. Gandini Giuseppe 16. Garbelli Luciano 18. Garbin Massimo 20. Gardini Aldo 22. Garncarek Jozef 23. Garuffi Alvaro 27. Gatti Carlo 29. Gatti Mario 30. Gatti Vittorio 31. Gatto Giovanni 32. Gemelli Sante 33. Genovese Antonio 35. Ghezzi Giovanni 36. Ghiazza Mario 37. Ghiglione Mario 39. Ghio Chiaffredo 47. Gili Franco 50. Giorgis Giovanni 52. Girelli Giuseppe 54. Giuffre Antonio 56. Giust Angelo 57. Giustozzi Enzo 59. Gnali Marco 60. Gnosini Angelo 61. Goggi Gaspare 62. Goldoni Alberto 65. Gonella Riccardo 66. Gonzaga Edvaldo 67. Gorreta Giuseppe 72. Grechi Mario 73. Greppi Pietro 74. Grossi Bruno 77. Gualdo Antonio 78. Guida Domenico 79. Guolo Fortunato 80. Guzek Franciszek 81. Guzowski Bozydar |
Sac.
Luciano GARBELLI
da Ripalta Arpina (Cremona), morto a Almonte (Huelva - Spagna) il 28 dicembre 2008 a 87 anni di età, 71 di Professione e 65 di Sacerdozio. Piamente spirato il 28 dicembre 2008 presso il Centro para Mayores “Madre de Dios” in Almonte (Huelva – Spagna). Aveva 87 anni d’età, 71 di Professione religiosa e 65 di sacerdozio. Era della Provincia “N. S. del Pilar” (Spagna). Era sempre rimasto in Congregazione – come auspicava e augurava D. P. Tasselli in una lettera al Fondatore – ma non per dover pagare l’eventuale viaggio di ritorno, il piccolo Luciano, che sentì sempre forte il richiamo a farsi missionario. Raccontava il confratello che all’età di 10 anni circa, dopo ch’era svanito nella sua famiglia l’ideale dell’avvocatura, anche a causa della depressione del 1929, sentì prepotente l’ideale sacerdotale favorito anche dalla lettura di riviste missionarie, giungendo a dire ingenuamente ai familiari: “Scrivete al Papa e dite che mi mandi là lontano in missione.”. Era l’ultimo di otto figli dei coniugi Martino Garbelli e Giovanna Cortesi che, dopo la crisi del ’29 videro svanire le fatiche e i risparmi del loro lavoro, ricominciando daccapo per una vita migliore. Nacque a Ripalta Arpina (Cremona), il 12 maggio 1921, fu battezzato il 23 successivo e cresimato nella Cattedrale di Crema il 5 maggio 1929. Qui fece i 5 anni delle elementari e i primi due nel regio Ginnasio Racchetti, prima d’essere accolto il 2 gennaio 1934 da Don Sterpi e Don Orione, al Paterno di Tortona (Alessandria). Completò il ginnasio a Voghera e Montebello con la vestizione dell’abito religioso il 29 agosto ’34 per poi compiere il noviziato (’36-’37) a Villa Moffa di Bra (Cuneo), emettendo i primi voti nelle mani del Fondatore Don Orione da poco rientrato dal Sud America, il 1° settembre 1937. A Tortona studiò filosofia e liceo (’35-‘36 e ’37-’38) con qualche mese di tirocinio, assistente a S. Bernardino, in attesa della risposta alla domanda per le missioni fatta a Don Sterpi che, nonostante le difficoltà varie così concludeva: “La prego di assicurarmi e a questo guardare: <Si haec est voluntas Dei, fiat! fiat! fiat!”. Partì per l’Argentina col gruppo del 12 marzo ’39, ricordando sempre quanto gli disse Don Orione: “Vai anche tu, se no ti piglia il Governo! (prevedeva la guerra)”. Don Orione accompagnò il gruppo a Torino e a Roma, e presso l’altare della confessione celebrò e impose loro il crocifisso. Da Roma a Napoli per l’imbarco invece li accompagnò Don Sterpi. Così ricordava e scriveva. In Argentina continuò il tirocinio nel probandato di Claypole, frequentando nello stesso tempo il corso teologico presso i Padri Verbiti a Villa Calzada (Buenos Aires) (’39-’43). Emise la Professione perpetua il 14 maggio ’42, ricevette l’ordine del Diaconato il 18 settembre ’43 e, col Nulla osta della S. Sede per l’età, il Presbiterato dal Vescovo di Mar del Plata, il 19 dicembre dello stesso anno. Subito collaborò come vicario parrocchiale a San José in Mar del Plata (’43-’45) e a Pompeya in Buenos Aires (’45-’47). Inviato in Uruguay, ebbe la direzione del Collegio San Carlos in Montevideo ed aiutando la parrocchia annessa fino al 1950. Fu poi direttore del collegio di La Floresta con l’annessa cappella pubblica del Balneario e parroco a Pueblo Soca, fino al 1955. Tornato in Italia per riposo e aggiornamento, fu assegnato vicario parrocchiale a San Benedetto in Milano, prodigandosi fino al ’60 quando, su incarico del superiore Don Pensa, tornò in Uruguay col compito di completare la costruzione del santuario alla Madonna dei Fiori a La Floresta, con le opere annesse. Sacrificandosi fino al ’76, superando difficoltà e incomprensioni, con la fiducia dei superiori e l’aiuto di Dio, oltre al santuario completò il nuovo collegio con la scuola agraria con licenza di perito agrario dell’Università del Lavoro, senza tralasciare l’assistenza spirituale e materiale della popolazione locale. Dall’ottobre ’76 fu destinato alla Viceprovincia spagnola, assumendo la direzione e l’ampliamento dell’Hogar di Madrid (’76-’85). Dall’85 all’88 fu superiore viceprovinciale e dall’88 al ’91, economo viceprovinciale. Dopo il governo, passò a Fromista (’91-’95) padre spirituale; alla parrocchia Santa Beatriz in Madrid, vicario della comunità e collaboratore parrocchiale fino al 2003. Infine, per curare la salute malferma, accolse la destinazione al Centro per anziani “Madre de Dios” in Almonte come consigliere, ma soprattutto come occasione per una più intensa comunione con Dio, nella preghiera e nella testimonianza che solo Gesù è la vera fonte della vita religiosa, sacerdotale e comunitaria. I suoi formatori lo ricordano “schiettissimo, umile, di coscienza” e Don Orione ne scrive: ”Molto bene, in tutto”. Glielo ripeterà in cielo nell’accoglierlo per presentarlo a ritirare da Dio il premio della fedeltà ecclesiale ed orionina. Le esequie si svolsero nella cappella del Centro ad Almonte, presenti confratelli, ospiti ed estimatori, che alla fine del rito, lo accompagnarono al cimitero cittadino per la tumulazione. Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia, n. 227 settembre/dicembre 2008
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