Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
G (81) 8. Galli Italo 10. Gallini Carlo 11. Galluzzi Angelo 13. Gandini Ernesto 14. Gandini Giuseppe 16. Garbelli Luciano 18. Garbin Massimo 20. Gardini Aldo 22. Garncarek Jozef 23. Garuffi Alvaro 27. Gatti Carlo 29. Gatti Mario 30. Gatti Vittorio 31. Gatto Giovanni 32. Gemelli Sante 33. Genovese Antonio 35. Ghezzi Giovanni 36. Ghiazza Mario 37. Ghiglione Mario 39. Ghio Chiaffredo 47. Gili Franco 50. Giorgis Giovanni 52. Girelli Giuseppe 54. Giuffre Antonio 56. Giust Angelo 57. Giustozzi Enzo 59. Gnali Marco 60. Gnosini Angelo 61. Goggi Gaspare 62. Goldoni Alberto 65. Gonella Riccardo 66. Gonzaga Edvaldo 67. Gorreta Giuseppe 72. Grechi Mario 73. Greppi Pietro 74. Grossi Bruno 77. Gualdo Antonio 78. Guida Domenico 79. Guolo Fortunato 80. Guzek Franciszek 81. Guzowski Bozydar |
da Vestone (Brescia), morto a Salò (Brescia) il 14 aprile 1967, a 43 anni di età, 25 di Professione e 14 di Sacerdozio. Riposa nel cimitero di Botticino Sera (BS) ... Sono quasi due mesi e mi sembra ieri quando, viaggiando nella notte da Roma, ero arrivato la mattina del 14 aprile a Botticino ed avevo chiesto, all'aspirante venuto ad aprirmi il cancello, se facevo ancora in tempo per la S. Messa della Comunità... Avrei celebrato e detto una parola a quei bravi apostolini — così pensavo tra me — e poi col caro don Masiero saremmo andati a Salò a trovare don Gamberini. « II Direttore è appena uscito - mi rispose quel ragazzetto con ansia — perché hanno telefonato dall'ospedale che don Gamberini sta male »... Sono corso anch'io, ma non ho avuto il conforto di trovarlo in vita: un collasso cardiaco lo aveva improvvisamente schiantato. Oh, lo spasimo di quel venerdì che doveva essere di tanto dolore per i confratelli di Botticino, per i ragazzi, per le buone suore, per il fratello Bruno, e fu anche per tutti di serena accettazione della volontà di Dio, pur in una così grande prova. Come non pensare che don Alberto - tornato a Dio - aveva voluto darci subito un segno della sua inesauribile carità propiziandoci lui la forza di volere e di amare quello che il Signore aveva voluto? — Quanta pace nella S. Messa concelebrata dopo la composizione della salma! E poi nel lungo pregare accanto a lui, mentre gli occhi non sapevano staccarsi da quel volto buono, tanto espressivo e dolce anche nella morte; e ancora durante i funerali — di una singolare solennità e bellezza — nella chiesa parrocchiale di Botticino e nel camposanto, quando - pur nella indicibile mestizia del distacco - salendo la scalinata verso la cappella che domina il cimitero (dov'è la tomba dei parroci, messa tanto generosamente a disposizione dal caro Arciprete) ci sembrava quasi di portare il nostro don Alberto non alla sepoltura ma in una chiesa... Non sto a ripetere quanto di questo esemplare nostro fratello è stato detto, e così bene, sul bollettino della Piccola Opera, né posso indulgere ai desiderio del cuore che porterebbe a rievocare memorie, tutte tanto edificanti, degli incontri a Tortona (specie alla Casa Madre nelle settimane in cui, chierico di teologia, assisteva con filiale pietà il venerato Don Sterpi infermo, raccogliendone devotamente ogni parola ed ogni gesto), a Milano, a Botticino, soprattutto, dove, per lui, si respirava un clima di incantevole carità e ogni incontro era sempre motivo di consolazione. Non posso dilungarmi. Devo però ringraziare, e lo faccio anche di qui, per le testimonianze così affettuose rese alla sua memoria, oltreché dai nostri confratelli ed apostolini, da parte dei .tanti e tanti sacerdoti ed amici del bresciano che sono accorsi accanto alla sua salma. dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generale" Una vita offerta per le Vocazioni
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