Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
G (81) 8. Galli Italo 10. Gallini Carlo 11. Galluzzi Angelo 13. Gandini Ernesto 14. Gandini Giuseppe 16. Garbelli Luciano 18. Garbin Massimo 20. Gardini Aldo 22. Garncarek Jozef 23. Garuffi Alvaro 27. Gatti Carlo 29. Gatti Mario 30. Gatti Vittorio 31. Gatto Giovanni 32. Gemelli Sante 33. Genovese Antonio 35. Ghezzi Giovanni 36. Ghiazza Mario 37. Ghiglione Mario 39. Ghio Chiaffredo 47. Gili Franco 50. Giorgis Giovanni 52. Girelli Giuseppe 54. Giuffre Antonio 56. Giust Angelo 57. Giustozzi Enzo 59. Gnali Marco 60. Gnosini Angelo 61. Goggi Gaspare 62. Goldoni Alberto 65. Gonella Riccardo 66. Gonzaga Edvaldo 67. Gorreta Giuseppe 72. Grechi Mario 73. Greppi Pietro 74. Grossi Bruno 77. Gualdo Antonio 78. Guida Domenico 79. Guolo Fortunato 80. Guzek Franciszek 81. Guzowski Bozydar |
nato a Roma nel 1927 e morto a Napoli il 28 ottobre 1958 a 31 anni di età, 15 di Professione e 5 di Sacerdozio. Sepolto a Roma, Verano. Nel Piccolo Cottolengo di Don Orione di Napoli, ove da alcun tempo si trovava per ragioni di salute, è piamente spirato il giorno 28 ottobre 1958 il Confratello Don GILI Franco. Nato a Roma il 24 luglio 1927, era entrato a far parte della nostra Congregazione fin da giovinetto. Fu accolto come probando nel 1937, all'età di 10 anni, nella casa di S.Oreste. Emise la prima professione a Villa Moffa il 15 agosto 1943 e fece i voti perpetui in Roma il 15 agosto 1949. Fu ordinato sacerdote a Roma, dove frequentò gli studi teologici alla Gregoriana, il 12 luglio 1953. Dopo l'ordinazione sacerdotale fu mandato come assistente ed insegnante dei Probandi della Colonia S. Maria di Monte Mario (Roma), ufficio che esplicò con tutto il suo impegno ed amore, finché la salute glielo permise. Purtroppo nel marzo del 1958 si manifestò sempre più preoccupante la malattia che doveva condurlo alla morte. Fu inviato a Napoli per cure mediche e sembrava dovesse ormai riprendersi. I disegni di Dio erano diversi e il 28 ottobre si spegneva offrendo la sua vita per la Congregazione e per le Vocazioni. Atti e comunicazioni della Curia Generalizia Nato a Roma il 24 luglio 1927 venne accolto in Congregazione, nell'ottobre 1937 nell'Istituto Bambin Gesù di Sant'Oreste, a 10 anni di età. Ricevette il Sacro Abito in Tortona il 29 agosto 1938 e compì il suo noviziato a Villa Moffa, nell'anno 1942 - 43, dove emise anche la Prima Professione il 15 agosto 1943. Pronunciò i Voti Perpetui in Roma il 15 agosto 1949. Ricevette le Sacre Ordinazioni tutte in Roma dove fu fatto Sacerdote il 12 luglio 1953. Compì gli studi ginnasiali dal 1937 al 1942; quelli liceali dal 1943 al 1946, presso l'Istituto Filosofico della Congregazione a Villa Moffa di Bra; quelli Teologici presso la Pontificia Università Gregoriana, in Roma, che completò nel 1953. Era iscritto alla Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, e frequentava il 2° anno. Fu assistente e insegnante ginnasiale ancor chierico, presso il Probandato di Patrica, dal 1946 al 1949, compiendovi il suo tirocinio; già sacerdote, dal 1953, presso il Probandato dell'Opera alla Colonia Santa Maria in Roma. Nell'anno 1956 - 57 venne prescelto, dalla Direzione Provinciale dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, per la questua della vocazioni, cui si dedicò con tutto l'entusiasmo e con belle capacità, conseguendo confortanti risultati. Nel febbraio 1958, essendosi pronunciata l'inesorabile malattia, fu inviato a Napoli, perché gli fossero prodigate le necessario cure mediche. Certo fu una sorpresa quando egli si decise a far presenti ai Superiori le proprie grandi sofferenze. La malattia lo condusse rapidamente agli estremi. Fu cosciente sino alla fine. Serbò inalterate, pur tra i grandi dolori del male, le sue virtù tipiche, la gentilezza e la pietà; anzi furono poste in una luce che non è possibile chiamare unicamente terrena. Al Piccolo Cottolengo di Don Orione di Napoli, Don Gili trovò paterne cure e alimentò speranze nella sollecitudine prestata, attorno al suo male, dagli esimi Medici dell'annesso «Poliambulatorio per poveri », al quale essi prestano generosa e disinteressata opera. Con decisione eroica Don Gili si offerse a cure dolorosissime, in una alternativa di fiducia e di delusioni. Quando peggiorò accorsero al suo capezzale i Genitori e fu un incontro commoventissimo. Poi volle i Santi Sacramenti, ricevuti con vivissìma devozione. Il Rev.mo nostro Don Montagna gli recò da Roma la benedizione dei Superiori Maggiori. Il 28 ottobre Don Gili peggiorò: chiese il Santo Viatico. Dopo pochi istanti, sotto la violenza del male, esclamò: .. GESÙ' MIO, MADONNA MIA, VENITE PRESTO A PRENDERMI! » e, voltandosi verso il Confratello che lo assisteva, disse con voce chiara: « ME NE VADO: DITE PER ME LE SS. MESSE! » Allo stesso Confratello che, affranto dal dolore, gli diceva di ricordare Lui e i Confratelli tutti al Signore, perché li conservasse saldi nella Santa Vocazione fino alla morte, dolcemente soggiungeva: «CHE IL SIGNORE VI FACCIA SANTI! E VOI RICORDATEVI DI PREGARE TANTO PER ME! » Quando il Rev.mo D. Montagna lo confortava e gli suggeriva di fare volentieri la Volontà del Signore, esclamava: «DO' VOLENTIERI LA MIA VITA PER LE VOCAZIONI!» Frase testamentaria che compendiava tutto l'anelito ed il sacrificio della sua esistenza. Assistito dalle preghiere dei Confratelli Sacerdoti e di tutti i presenti, placidamente si addormentava nel Signore, mentre tutte le campane del mondo salutavano a festa l'elezione del Sommo Pontefice. Quale coincidenza! La nostra Congregazione, tutta cosa del Papa, come madre inconsolabile, offriva a Dio, in quell'ora di gaudio universale, uno dei suoi fiori più belli e profumati, per il divino rinnovarsi della Sua Chiesa e per la dolce esistenza del Suo Vicario in terra. L'immagine ricordo, che Gli venne dedicata dai Confratelli in dolce memoria, fissa gli aspetti basilari d'ella sua spiritualità e del lavoro a lui caro: ,, LA CANDIDA GIOVINEZZA, SUBLIMATA DAL SACERDOZIO DI CRISTO, CONSACRO' AGLI IDEALI SANTI DI CARITÀ' E DI APOSTOLATO, NEL SOLCO BENEDETTO DEL SERVO DI DIO DON LUIGI ORIONE. EBBE ARDENTISSIMO AMORE DELL'ANIMA SUA LE VOCAZIONI SACERDOTALI E RELIGIOSE, VIRGULTI TENERI RINNOVANTI VITALITÀ' SPERANZE FRUTTI DI BENE NELLA DILETTA CONGREGAZIONE. PURIFICATO DA LUNGA, SERENA SOFFERENZA, SI OFFRI' OLOCAUSTO ALLA MADONNA, PERCHE' SUL SUO SACRIFICIO FIORISSERO CELESTI CONSOLAZIONI E GRAZIE PER GLI AMATI APOSTOLINI DELL'OPERA. PER I SUPERIORI, CONFRATELLI, PARENTI, CHE LO RICORDANO IN BENEDIZIONE». Ai suoi Genitori e Parenti l'affettuosa partecipazione, al dolore e alla preghiera per il caro Don Franco, di tutti i Figli della Divina Provvidenza, "La Piccola Opera della Divina Provvidenza" Gennaio - febbraio 1959
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