Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
V (38)
10. Vanoli Giovanni 11. Vanzetto Gianni 12. Varetto Luigi 15. Vedovato Silvano 18. Veneziano Santo 20. Vergari Antonio 22. Viano Basilio 23. Viconi Vittorio 24. Viel Armando 25. Vighi Secondo 26. Vigo Giuseppe 27. Villa Mario 29. Villanueva Escobar Rafael Angel 30. Villari Antonino 31. Viola Dante 33. Visintin Carlo 34. Viti Orlando 35. Volpe Gennaro 37. Volpini Michele 38. Volpini Sante |
da Abbadia S. Salvatore (Siena), morto a Tortona (Alessandria) il 2 maggio 1945, a 57 anni di età, 16 di Professione e 33 di Sacerdozio. Riposa nel cimitero di Tortona.
Primo rettore al Santuario della Madonna della Guardia a Tortona (AL) (1931/1945) ( sul volume; "Il Santuario - Basilica Madonna della Guardia - Don Orione - Tortona" cenni storici a cura di don Giuseppe Rigo, 1992) Al 12 settembre, festa del Nome di Maria, il Santuario ha il suo primo Rettore nella persona di Don Sante Volpini (1897-1945), originario di Abbadia S. Salvatore (Siena), sacerdote pio, umile e devoto della Madonna. "E' il piccolo Don Santino — è Don Orione che lo presenta ai confratelli — Quando si fermeranno delle grandi automobili di lusso e i signoroni, che ne discenderanno per visitare il Santuario, chiederanno del rettore, si vedranno comparire Don Santino, il piccolo Don Santino, rettore del grande Santuario della Madonna della Guardia. Egli ha le gambe corte perché è piccolo, ma la carità del Signore non cura ostacoli e moltiplica i passi. E sapete come m'è venuta l'idea? L'ispirazione mi è venuta ricordando il giorno dell'inaugurazione, quando, trovandomi in Chiesa dal lato destro, vidi Don Santino che, seduto modestamente, con una mano sulle ginocchia, dopo aver confessato alcuni, attendeva là, fermo al suo posto, che altri venisse a confessarsi. Il confessionale era ora frequentato, ora deserto; la gente andava e veniva, ma Don Santino era sempre lì ad attendere, e sembrava invitare la gente col suo contegno modesto e raccolto, proprio come — se è lecito usare un paragone così grande, parlando di uno così piccolo — nostro Signore sta aspettando nel Santo Tabernacolo giorno e notte chi si avvicini a tenergli compagnia. Così Don Santino stava lì ad aspettare anime"
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