Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
V (38)
10. Vanoli Giovanni 11. Vanzetto Gianni 12. Varetto Luigi 15. Vedovato Silvano 18. Veneziano Santo 20. Vergari Antonio 22. Viano Basilio 23. Viconi Vittorio 24. Viel Armando 25. Vighi Secondo 26. Vigo Giuseppe 27. Villa Mario 29. Villanueva Escobar Rafael Angel 30. Villari Antonino 31. Viola Dante 33. Visintin Carlo 34. Viti Orlando 35. Volpe Gennaro 37. Volpini Michele 38. Volpini Sante |
Sac. Luigi Valletta da Ceprano (Frosinone) morto a
Montebello (Pavia) il 27 aprile 1972 a 59 anni di età, 41 di Professione e 33
di Sacerdozio. All'Istituto di Montebello, amorevolmente assistito dai Confratelli, è deceduto Don Luigi Valletta. Nato a Ceprano (Frosinone); aveva ricevuto da Don Orione nel 1928 la veste talare per la festa della Madonna della Guardia a Tortona e, dieci anni dopo, veniva ordinato sacerdote. Don Orione e Don Sterpi, che nutrirono per lui una grande stima, gli avevano affidato i probandi fin dal 1938, e per un decennio si prodigò in un campo tanto delicato (a Tortona, Montebello, Vigevano), meritandosi grande fiducia per la singolare sua modestia, pietà e umiltà, per la sua resistenza nella fatica e nel sacrificio. Fu per un altro decennio a Lu Monferrato, e lo stesso buono spirito seppe esprimere nel mettersi a servizio di poveri vecchietti, bisognosi di tutto, come poi degli orfanelli di Don Sterpi a Gavazzana. Da poco era ritornato a Montebello e si prodigava con generosità, anche nei più umili servizi, contento — in particolare — dell'incarico di Cappellano al Santuario di Casei Gerola. Vi si dedicava con trasporto e con entusiasmo giovanile, noncurante delle prime avvisaglie del cuore, per cui, lo scorso inverno, dovette sostare in cura presso l'ospedale di Voghera. Si riprese, tornò alla sua consueta fatica, come se nulla fosse capitato. Ma nella notte fra il 15 e 16 aprile sopravvenne un altro attacco del male, che doveva così presto condurlo alla tomba. ANCHE
IL BUON D. VALLETTA E' TORNATO AL SIGNORE E
così vogliate raccomandare al Signore, carissimi, il compianto Don Luigi
Valletta, che tanto presto ha raggiunto don Fiori e don Bariani. Avevamo
appena sepolto il caro don Fiori, si può dire, e due giorni dopo all'ospedale
di Voghera — dove era ricoverato da qualche giorno per un nuovo infarto — il
caro don Valletta nel primo pomeriggio del 27 aprile veniva colpito da
collasso. A mezzogiorno aveva ancora preso qualcosa, aiutato da don
Verghelli: poi il crollo improvviso, ad appena 59 anni. Si fece in tempo a
trasportarlo a Montebello, perchè potesse morire in casa come desiderava, tra
i confratelli
e i buoni alunni dell'Istituto Don Orione cui donava il meglio di sè, in
qualità di Padre spirituale, felice di conchiudere la sua vita come l'aveva
iniziata. Don
Orione e Don Sterpi, che nutrirono per lui una grande stima, gli avevano
affidato i probandi fin dal 1938, e per un decennio si prodigò in un campo
tanto delicato (a Tortona, Montebello, Vigevano), meritandosi grande fiducia
per la singolare sua modestia, pietà e umiltà, per la sua resistenza nella
fatica e nel sacrificio. Fu per un altro decennio a Lu Monferrato, e lo stesso
buono spirito seppe esprimere nel mettersi a servizio di poveri vecchietti,
bisognosi di tutto, come poi degli orfanelli di Don Sterpi a Gavazzana. Da
poco era ritornato a Montebello (quante care memorie per lui, in quella
casa!) e si prodigava con generosità, anche nei più umili servizi, contento —
in particolare — dell'incarico di Cappellano al Santuario di Casei Gerola.
Che cosa più desiderata, da don Valletta, che avere in consegna un Santuario
della Madonna? Vi si dedicava con trasporto e con entusiasmo giovanile,
noncurante delle prime avvisaglie del cuore, per cui, lo scorso inverno,
dovette sostare in cura presso l'ospedale di Voghera. Si riprese, tornò alla
sua consueta fatica, come se nulla fosse capitato. Ma nella notte fra il 15
e 16 aprile sopravvenne un altro attacco del male, che doveva così presto
condurlo alla tomba. Lo
avevo incontrato, gioviale e servizievole come sempre, la sera del 10 aprile,
iniziandosi a Montebello la settimana liturgico-vocazionale. Mi sono poi
trovato accanto a lui, a tavola, e ricordo che si era preoccupato di cercare
qualche bottiglia di vin buono. Forse, come già a Gavazzana e a Lu, era anche
cantiniere... Mai avrei immaginato, nel clima così sereno e festoso di quella
sera mentre mi accompagnava poi a visitare la bella mostra su Don Orione e
sulle vocazioni, che sarebbe stato il nostro ultimo incontro. L'ho
rivisto, la mattina del 29 aprile nella bara: un volto atteggiato a tanta
pace e le mani intrecciate alla corona del Rosario. Accanto a lui, un
fratello sacerdote pallottino, don Giuseppe, una sorella Suor M. Antonietta,
un altro fratello, Benedetto. Non sapevo che aveva un'altra sorella suora in
Sicilia, mentre un terzo fratello sacerdote, carmelitano, era mancato
qualche anno fa. Che famiglia, quella di don Valletta! Al
funerale, nella parrocchia di Montebello è stato motivo di grande conforto
per i familiari e per noi la presenza di tanti confratelli e sacerdoti
diocesani, come delle rappresentanze venute soprattutto da Lu
coll'architetto don Verri e da Gavazzana col parroco don Ferrari, da Casei
Gerola, da Voghera, da molte case della provincia di San Marziano e fin dalla
Svizzera. Un
particolare rivelatore. Mentre nel cimitero di Montebello si stava scavando
la fossa, accanto a quella del compianto don Zan-noni, il parroco di Pragate,
don Teani, ha fatto sapere che metteva volentieri a disposizione della nostra
famiglia religiosa la sua tomba con nove loculi. Abbiamo così deposto la
bara nel primo loculo, mentre
il fratello Benedetto ci confidava: « Parlando tempo fa, così per caso, don
Luigi mi diceva il suo desiderio di essere deposto, dopo morte, in un loculo,
aggiungendo testualmente: Vedrai che Don Orione non permetterà che vada nella
terra... ». Anche
la salma di don Zannoni verrà ora portata in un loculo, accanto a quello dove
è stato sepolto il caro don Valletta, e gli aspiranti dell'Istituto ne
custodiranno per sempre le tombe benedette. Parlando
a Montebello — come già a Tortona per i funerali di don Bariani e di don Fiori
— ho inteso ringraziare quanti si sono uniti a noi, nei suffragi, in
occasione della scomparsa di confratelli tanto cari e benemeriti: ma mi
parrebbe di mancare se non dessi una testimonianza speciale di riconoscenza —
anche di qui — ai nostri del Piccolo Cottolengo Genovese per le cure prestate
— a lungo — a don Fiori come a don Bariani, presso il reparto San Roberto
dell'Istituto Paverano. Il Signore ricompensi tutti — confratelli, buone
suore e sanitari — per quanto hanno fatto con tanta carità e spesso con non
piccoli sacrifici: e così ricambi i confratelli e le suore del Piccolo
Cottolengo Milanese per le premurose attenzioni usate a don Bariani,
particolarmente nei mesi trascorsi a Sor-devolo. Penso riuscirà di
edificazione alla intera nostra famiglia religiosa, questa sollecitudine per
i nostri malati e sarà anche di richiamo a fare sempre più e sempre meglio
nella scia del ven. Fondatore Don Orione, tanto delicato verso tutti, e in
special modo con gli infermi. Don Giuseppe
Zambarbieri su “Atti e Comunicazioni….aprile giugno 1972 Don LUIGI VALLETTA da Ceprano (Frosinone), morto a
Montebello (Pavia) il 27 aprile 1972, a 59 anni di età, 42 di professione e
34 di saoerdozio. Entrò
alla Casa Madre di Tortona il 16 dicembre 1927, e nella festa della Madonna
della Guardia 1928 ricevette da Don Orione la veste talare. Fu ordinato
Sacerdote il 17 dicembre 1938. Ebbe prima l'assistenza dei Probandi di
Tortona S. Bernardino (1938-1940), e di quelli di Montebello (1940-1942). Dal
1942 al 1945 diresse il Probandato di Vigevano; indi fu assistente a Villa
Rosano (1945-1946). Incaricato nel Probandato di Voghera (1946-1947) e
assistente all'Istituto Manin di Venezia (1947-1949). Dal
1949 al 1959 diresse la Casa di Riposo S. Giuseppe di Lu Monferrato (Alessandria).
Trasferito a Gavazzana, diresse l'Istituto S. Rosario fino al 1968, anno in
cui passò all'Istituto S. Benedetto di Montebello in qualità di confessore e
Padre Spirituale. A Montebello gli fu pure affidata la cappellania del
santuario della Madonna di S. Agostino in Cassi Gerola. Colpito
da infarto verso la metà di aprile 1972, fu ricoverato all'ospedale di
Voghera ma, risultate inutili le cure cliniche, dovette ritornare alla sua
sede di Montebello dove spirò la sera del 27 aprile 1972, amorevolmente
assistito dai Confratelli dell'Istituto. Don
Valletta svolse la sua attività assistenziale per molti anni fra i probandi,
gli orfani e i malati. Umile e semplice, ma generoso e scrupoloso esecutore
del suo dovere, fece tanto bene e si attirò la fiducia di tutti. Fu molto
stimato anche dai Confratelli e Superiori. Don Sterpi, in una relazione
morale riferentesi alla sua condotta, scrisse il seguente giudizio: « Ottimo
religioso, di buono spirito, interessato, allegro e insieme serio ». Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia, aprile giugno 1972
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