Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
V (38)
10. Vanoli Giovanni 11. Vanzetto Gianni 12. Varetto Luigi 15. Vedovato Silvano 18. Veneziano Santo 20. Vergari Antonio 22. Viano Basilio 23. Viconi Vittorio 24. Viel Armando 25. Vighi Secondo 26. Vigo Giuseppe 27. Villa Mario 29. Villanueva Escobar Rafael Angel 30. Villari Antonino 31. Viola Dante 33. Visintin Carlo 34. Viti Orlando 35. Volpe Gennaro 37. Volpini Michele 38. Volpini Sante |
Sac. Dante Viola da Farindola (Pescara), morto a
Mestre (Venezia), il 7 agosto 1988, a 69 anni di età, 50 di professione e 41
di sacerdozio. Riposa a Farindola (Pescara). Entrò a Tortona, il 2 novembre 1934, accolto dal Servo di Dio don Carlo Sterpi, mentre il Beato don Orione si trovava in sud America. Dopo il ginnasio e la vestizione (28 agosto 1935), passò a Villa Moffa per il noviziato (1937-38) sotto la santa guida di don Cremaschi; fece i primi voti nella festa della Madonna Assunta il 15 agosto 1938 nelle mani del Beato don Orione, e quelli perpetui, ricevuti dal Servo di Dio don Carlo Sterpi, l'8 settembre 1944 al Santuario della Madonna delle Grazie in Casei Gerola (Pavia), nel giorno della inaugurazione dei restauri effettuati secondo l'antico voto di don Orione fanciullo. Fece il ginnasio (1934-37) a Tortona, Voghera e Montebello (Pavia); il liceo (1939-41) a Villa Moffa; la teologia (1943-47) a Rosano di Tortona e poi trasferito a Tortona. Ancora studente fu incaricato dell'assistenza dei giovinetti al San Giorgio di Novi Ligure, a Venezia e in Alessandria, completando così il tirocinio voluto dalle Costituzioni dell'Opera. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1947, da Mons. Melchiori, dimorò ad Alessandria (Istituto San Rocco), capo assistente e consigliere (1947-49), e poi nell'Istituto nuovo, sempre in Alessandria (1949-53). Continuando a dare il meglio di sé nell'educazione e formazione dei giovinetti, per la quale aveva spiccate inclinazioni, specialmente nell'organizzare diversivi, gare, complessi musicali, azioni drammatiche, festivalini, trovò un buon campo di lavoro nell'Istituto orfanotrofio San Domenico, affidato all'Opera don Orione dall'ECA di Vicenza: vi andò nel 1953, quale assistente e primo consigliere, e poi fu eletto direttore dal 14 ottobre 1958 alla stessa data del 1961. Ritornato all'Istituto nuovo di Alessandria, vi rimase alcuni anni, anche come direttore, dal 1964; nel 1972 lo troviamo vicario ed economo al Dante Alighieri di Tortona e, nel 1977, all'Istituto Berna di Mestre, economo prima e poi direttore. Qui ebbe i primi gravi sintomi del male che ha forzatamente interrotto la sua attività a favore dei giovani, per i quali consumò, nel solco di don Orione, la sua generosa esistenza. Di media statura, piuttosto timido di carattere, usualmente sorridente, laborioso e affezionato alla sua vocazione orionina, don Viola ebbe anche la possibilità di interessarsi di vocazioni, di aiuti ai bisognosi, di opere buone nell'ambito della sua terra natale, Farindola, che, commossa per la sua inattesa scomparsa, gli ha tributato un omaggio funebre indimenticabile. L'amministrazione comunale, in pubblico avviso, ha espresso la sua commozione, definendo don Viola «sacerdote umile ed instancabile di don Orione, il cui ricordo resterà vivo per il grande bene che don Dante ha distribuito verso i nostri giovani dal dopoguerra ad oggi »; anche l'Arciprete don Simoni Florio, interprete della «comunità di Farindola, delle Opere religiose e dell'amministrazione comunale», in apposito invito alla cittadinanza, ha espresso ammirazione e gratitudine «all'eminente religioso, che alla sua città ed alla Chiesa ha dato l'apostolato di una vita per i giovani e le famiglie di Farindola». Ai riti funebri hanno partecipato il Direttore del Berna e altri confratelli, anche a nome dei Superiori maggiori e dei religiosi tutti della Congregazione. Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia
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