Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
V (38)
10. Vanoli Giovanni 11. Vanzetto Gianni 12. Varetto Luigi 15. Vedovato Silvano 18. Veneziano Santo 20. Vergari Antonio 22. Viano Basilio 23. Viconi Vittorio 24. Viel Armando 25. Vighi Secondo 26. Vigo Giuseppe 27. Villa Mario 29. Villanueva Escobar Rafael Angel 30. Villari Antonino 31. Viola Dante 33. Visintin Carlo 34. Viti Orlando 35. Volpe Gennaro 37. Volpini Michele 38. Volpini Sante |
Fratel
SANTO VENEZIANO da Ferla (Siracusa), passato al Signore il 29 gennaio 1996, a Floridia (Siracusa), a 96 anni di età e 49 di professione religiosa. Riposa nel cimitero di Ferla (Siracusa). Era il più anziano dei nostri religiosi, essendo nato il 25 marzo 1900, e si era offerto all'Eremo San Corrado in Noto, il 15 novembre 1944, insieme al figlio Michele, aspirante dell'Opera, per dare la sua collaborazione al direttore Don Cremasco, specialmente curando i lavori della campagna. Ammiratore di Don Orione, tuttavia, si sentì maturare nel cuore il desiderio di seguirlo, insieme al figliuolo, consacrandosi anche al Signore con voti. Edifica leggere quanto egli scriveva il 4 aprile 1945 al venerabile Don Sterpi, successore di Don Orione: "Prego Lei di non farmi aspettare e, prima che finisca il mese di Maria, spero con la grazia del Signore e della Madonna santa, prego Lei di mandarmi la veste nera e, quando Lei crede, di mandarmi al noviziato... E' l'ardentissimo desiderio che mi ha fatto scrivere così: chiedo la benedizione e prego Lei di pregare per me, che finisca la mia vita nel volere di Dio..." Egli era indotto, ma uomo di fatica, forte, volonteroso e di semplice pietà. Dopo un anno trascorso alla Moffa di Bra, venne destinato alla Colonia Santa Maria di Roma, dove, l'11 ottobre 1946, vestì l'abito religioso e iniziò il noviziato, al termine del quale, nella festa della Mater Dei, 11-10-1947, professò per la prima volta: i voti perpetui li fece poi il giorno di Natale 1950, a Tortona, assieme al figliuolo Michele. I lunghi suoi anni si ispirarono veramente all'"ora et labora", tanto raccomandato dal Beato Fondatore: sereno, semplice, abile in molti lavori e disposto a tutto fare. Buono di carattere e ricco di spirito di sacrificio, trascorse la vita religiosa quasi interamente tra Noto (1944-45, 1954-56) e la Colonia Santa Maria di Monte Mario in Roma (1946-53, 1957-85), lieto di offrire il suo sacrificio per gli Eremiti e gli aspiranti della Congregazione, in comunione di fatica e di zelo per le anime, e con l'apostolato sacerdotale di suo figlio Don Michele. Dal 1990 al 1992 offrì la sua silenziosa preghiera e fatica in Ercolano e dal 1992 al 1996 in Floridia, in aiuto a queste due istituzioni, che ospitano povere creature handicappate e più bisognose di assistenza e di conforto. Una lunga esistenza vissuta nella luce di Dio e nella supplica per i santi sviluppi dell'amatissima Congregazione, lietamente donatasi a Superiori e Confratelli, nell'umiltà e nel silenzio, per la gloria del Signore. (dagli "Atti e Comunicazioni della
Curia Generalizia") |