Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
V (38)
10. Vanoli Giovanni 11. Vanzetto Gianni 12. Varetto Luigi 15. Vedovato Silvano 18. Veneziano Santo 20. Vergari Antonio 22. Viano Basilio 23. Viconi Vittorio 24. Viel Armando 25. Vighi Secondo 26. Vigo Giuseppe 27. Villa Mario 29. Villanueva Escobar Rafael Angel 30. Villari Antonino 31. Viola Dante 33. Visintin Carlo 34. Viti Orlando 35. Volpe Gennaro 37. Volpini Michele 38. Volpini Sante |
da Mestre (Venezia), passato al Signore il 28 dicembre 1992 in Alessandria, a 43 anni di età, 19 di professione religiosa e 10 di sacerdozio. Riposa a Preganziol (TV). Accolto
a Tortona il 12 ottobre 1968, all'età di 19 anni - era nato il 10 ottobre
1949 - corrispose generosamente al grande dono della vocazione religiosa e
sacerdotale, preparandovisi con l'impegno di preghiera e di lavoro interiore,
richiestigli dagli anni e dalla lunga permanenza in famiglia. Dopo la scuola media a Montebello della Battaglia (Pavia) (1969-1970) e il Ginnasio a Buccinigo d'Erba (Como) (1970-72), compì il suo noviziato a Villa Borgia di Velletri, avendo come maestro e guida il compianto Don Ferdinando Cavaliere, che ne sostenne il carattere allegro, aperto, sensibile alla riconoscenza, gentile con umile sentire di sé e sempre molto disponibile per il lavoro e la collaborazione verso i confratelli. Professò la prima volta il 29 agosto 1973 e in perpetuo l'8 dicembre 1979.Quale tirocinante lavorò e completò i corsi magistrali con diploma in Vicenza (1973-76), per passare poi al biennio filosofico in Tortona e infine all'Istituto Teologico "Don Orione" in Roma, nell'ottobre 1978. Qui si adoperò in spirito di sacrificio sia nella comunità che nell'apostolato alla Massimilla, la parrocchia in periferia di Roma, gestita allora dai sacerdoti dell'Opera. Non
taciturno, ma a volte timido - anche per la sua non ordinaria corporatura,
che si prestava talvolta ai lepidi commenti di chi lo incontrava -, rivelò
sempre bontà d'animo e vivo desiderio di operare per la Congregazione e la
Santa Chiesa: venne così ordinato sacerdote in Mestre da Mons. Muccin,
Vescovo di Belluno, il 22 maggio 1982. Di lui durante il noviziato, Don
Cavaliere aveva scritto con giudizio presago che il Vanzetto si "sentiva
portato a lavorare nei Piccoli Cottolengo e pensiamo che quello sarà il suo
posto, domani". E infatti il 7 giugno 1982 l'ubbidienza lo assegnò
direttore alla Colonia Sant'Innocenzo presso Tortona, dove trascorse questo
decennio nella dedizione fraterna ai poveri figli psichicamente meno dotati
raccolti dall'Opera nello spirito più autenticamente orionino.
Una
luce, tuttavia illuminò la sua anima: quella della Madonna delle Grazie di
Sant'Agostino, che si irradia dal Santuario di Casei Gerola: là egli ebbe la
consolazione - non sempre senza sacrifici - di officiare quale cappellano,
ben voluto e amato da fedeli del luogo e pellegrini. Questi, insieme con i figli dell'Opera, ne hanno
compianto, in preghiera e gratitudine, la improvvisa, inattesa scomparsa, dopo un
intervento chirurgico. Alla vigilia del suo sacerdozio Don Vanzetto vergava una dolce preghiera, che tra l'altro dice: "Cuore divino di Gesù, ti offro tutto me stesso, la mia anima, il mio corpo con tutte le mie debolezze, perché tu possa, assieme al tuo sacrificio, dentro lo stesso calice, offrirli all'onnipotente Padre. Aiutami a fare la tua volontà e non la mia. Che la mia vita sia senza compromessi: nessuna azione che non sia per amore e per edificazione di chi mi sta accanto. Aiutami ad esserti fedele anche nelle piccole cose. Caro Gesù santissimo, tu sai che ti voglio amare ed essere tuo per sempre, in assoluto".
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