Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
T (39) 1. Tacca Carlo 2. Taggiasco Giuseppe (Fra Antonio) 10. Taverna Ernesto 11. Tedaldi Romeo 12. Terenghi Damiano 13. Terzi Ignazio 15. Testa Armando 16. Tezze Teofilo 18. Tiburzio Michele 19. Tirello Giuseppe 20. Tiveron Alvise 21. Tomasella Renato 22. Tombari Sergio 23. Tonelli Giuseppe 24. Tonini Quinto 25. Tonoli Rocco 28. Torti Giovanni 30. Tosetti Mario 31. Tosik Enrico 32. Toso Bernardino 33. Toso Giovanni 34. Tossutti Antonio (Fr. Placido) 35. Tozzo Luigi 36. Trevisan Giacomo 37. Tricerri Antonio 38. Troiani Domenico 39. Troncon Giovanni |
Sac. Giovanni TOSO Da Tarcento (Udine), passato al Signore in Alessandria il 22 maggio 1998, a 85 anni di età, 68 di professione religiosa e 59 di sacerdozio. Orfano di guerra, venne in Congregazione a Tortona il 24 ottobre 1927, a quattordici anni di età, essendo nato l'8 dicembre 1913. Era uno dei primi frutti della famosa questua delle vocazioni, e attribuiva al suo compleanno, da celebrarsi nel giorno della Vergine Immacolata, un significato di particolare protezione da parte della Madre di Dio, anche nei momenti difficili - che confessava sorridendo - non mancarono sul suo cammino di aspirante e religioso. Da Tortona, dopo la prima ginnasiale passò a Voghera donde venne inviato al noviziato (1929-30), sotto la guida di Don Cremaschi, quando la Congregazione aveva appena dato inizio al noviziato cosiddetto regolare, essendo felicemente cresciuto il numero degli aspiranti. Tornò a Tortona per finire il ginnasio e fare regolarmente la filosofia e iniziare la teologia, poi completata frequentando il seminario diocesano. Nel frattempo completava anche l'ascesa al presbiterato, ricevuto da Mons. Melchiori il 29 giugno 1939.1 santi voti li aveva fatti, come di regola, il 5 ottobre 1930 a Villa Moffa e, quelli perpetui, a Tortona il 27 giugno 1938. Le sue primizie sacerdotali le offrì a bene dei parrocchiani di Gabella Ligure, perché inviatovi come sostituto del Parroco. L'anno seguente (1940-1941), iniziò il suo lavoro di insegnante a Voghera, nel Seminario S. Antonio, a Mestre-Istituto Berna (1941-43) e a Venezia Artigianelli, mettendo a profitto la sua propensione e preparazione al buon disegno e all'arte. Dopo Borgonovo Valtidone (PC) (1944-45), fu a Genova Camaldoli e a Tortona-Casa Madre, addetto alla tipografia (1946-49), a Novi Ligure San Giorgio come insegnante, a Seregno in aiuto all'incipiente Piccolo Cottolengo. Dopo una pausa a Varallo Sesia (1953-54), fu prezioso aiuto all'Istituto San Benedetto per Fratelli coadiutori a Montebello della Battaglia (PV) (1954-58). Qualche problema per la salute lo fece destinare alla pace di Lu Monferrato in quella casa di assistenza per anziani, dove si trattenne sino al 1987. Potè ancora rendersi utile ai nostri in Torino, Via Lagrange, nella Parrocchiale Santo Stefano e S. Rocco in Alessandria, e poi con gli anziani a Fubine (1990-91): e, finalmente, in Alessandria, costretto a badare alle proprie condizioni fisiche, rendendosi pronto in ogni occasione di bene. Di carattere riservato, la sua corrispondenza testimonia il suo sforzo e la sua volontà di corrispondere al dono della vocazione e alla stima dei Superiori. «Io sono prontissimo - scriveva a Don Pensa — a compiere qualunque obbedienza: se il Signore volesse da me anche il sacrificio più sanguinante, spero, con l'aiuto di Dio, di compierlo». Per la Congregazione offrì tutto se stesso, lieto di aver potuto conoscere il Beato Fondatore e Don Sterpi, godendone la benevolenza. (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", gennaio - agosto 1998 n. 196)
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