Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
T (39) 1. Tacca Carlo 2. Taggiasco Giuseppe (Fra Antonio) 10. Taverna Ernesto 11. Tedaldi Romeo 12. Terenghi Damiano 13. Terzi Ignazio 15. Testa Armando 16. Tezze Teofilo 18. Tiburzio Michele 19. Tirello Giuseppe 20. Tiveron Alvise 21. Tomasella Renato 22. Tombari Sergio 23. Tonelli Giuseppe 24. Tonini Quinto 25. Tonoli Rocco 28. Torti Giovanni 30. Tosetti Mario 31. Tosik Enrico 32. Toso Bernardino 33. Toso Giovanni 34. Tossutti Antonio (Fr. Placido) 35. Tozzo Luigi 36. Trevisan Giacomo 37. Tricerri Antonio 38. Troiani Domenico 39. Troncon Giovanni |
Sac. Giuseppe TONELLI da Fano (Pesaro), passato al Signore il 25 novembre 1994 in Orionopolis di Cotia SP (Brasile), a 79 anni di etā, 57 di professione religiosa e 50 di sacerdozio. Nato il 5 giugno 1915, da famiglia lavoratrice e convintamente cristiana, militava nell'Azione Cattolica, quando scelse la vita di consacrazione nella Piccola Opera della Divina Provvidenza. Entrava il 16 gennaio 1936, a Tortona: aveva vent'anni. Un breve periodo come aspirante - vestendo l'abito santo il 7.10.1936 - e venne mandato a Villa Moffa per il noviziato (1936-1937) concluso con la prima Professione il 1 settembre 1937. A fine mese tornava Don Orione dall'America Latina, e lanciava un appello per nuovi missionari "ad gentes". Il neo-professo Giuseppe ne colse l'invito, formulō una domanda, Don Orione l'accolse; e nel 1938 il giovane religioso si trovava giā in Brasile. Una lunga giornata di 56 anni, sempre fedele, tutto preso dalla preghiera, dallo studio, dal lavoro, preparandosi alla professione perpetua che emise, in Rio de Janeiro, l'8 dicembre 1940, e al sacerdozio che ricevette a Paraiba do Sul, il 23 aprile 1944: arrivō a celebrare qui il suo giubileo d'oro, prima di esaurire la sua missione, e partire per la casa del Padre. In sintesi i suoi 56 anni di "Missione in Brasile" : nella incipiente nostra opera per ragazzi a Rio de Janeiro - Gavea (1938-1949); sempre a Rio, dove il direttore don Angelo De Paoli vuole avviare la costruzione di un santuario alla Madonna di Fātima e gli affida il grave compito, che egli conduce a buon punto con le strutture del tempio: un decennio di insonne fatica (1943-1953), diffondendo il messaggio di Fātima con lo spirito di un autentico apostolo di Maria. Passō a Belo Horizonte (1953-1961) direttore del Lar dos Meninos, vero padre degli orfani, creando nuove possibilitā di istruzione e di lavoro, migliorando anche il padiglione del Lar, destinato agli aspiranti della Congregazione, di cui assume la direzione (1952-1965). In questo tempo, il Lar viene espropriato dallo Stato per avviare la cittā universitaria: nell'incertezza del futuro degli aspiranti, l'Opera compra il terreno e avvia la costruzione del grande seminario Don Carlo Sterpi, che dovrā poi accogliere anche i ragazzi del Lar: a collocare questa piattaforma, contribuisce molto P. Tonelli. L'obbedienza lo destina alla vasta parrocchia di Niteroi, dove si inserisce con tutto il suo entusiasmo (1965-1972), svolgendo pastorale capillare nella chiesa parrocchiale e nelle molte comunitā (as Capelas) periferiche, oltre che alimentare ed educare i piccoli del Lar Don Orione, interni ed esterni. Nel 1972 viene inviato alla nuova parrocchia di Goiānia, ove da poco la direzione provinciale vuole costruire la parrocchia e le opere sociali: Don Tonelli ne assume e incrementa la pastorale, dedicandosi anche alla costruzione del tempio, che lascia funzionante, nel 1978, per recarsi a collaborare, nell'Orionopolis, a San Paolo; qui rimane fino al suo decesso, eccetto l'anno 1989, passato come ausiliare della nostra parrocchia di Sideropolis, e confessore del nostro seminario San Pio X. Anni sereni e attivi questi ultimi trascorsi nell'Orionopolis e nell'apostolato parrocchiale presso varie comunitā, e pure presso le case religiose anche nella grande San Paolo. Angelo dell'accoglienza, riceveva ogni visitatore con largo sorriso e la benedizione di Don Orione. I piccoli disabili facevano grappolo intorno a lui..., sempre presente negli incontri della comunitā, di orazione e per i non pochi problemi della casa. Sempre vigile al telefono a rispondere e sulla soglia a ricevere gli Amici, mentre "sgrana" tanti rosari nelle lunghe attese. Al grave male prognosticato sopravisse una quindicina di giorni, nella sofferenza, felice della croce di Cristo, sempre intellettualmente desto, fino all'ultimo istante, quando si offerse al Padre, per la Congregazione, per il Papa, la missione, i poveri e la Chiesa di Dio, nello spirito di Don Orione. Da: Atti e comunicazioni della Curia
Generale - settembre dicembre 1994
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