Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
T (39) 1. Tacca Carlo 2. Taggiasco Giuseppe (Fra Antonio) 10. Taverna Ernesto 11. Tedaldi Romeo 12. Terenghi Damiano 13. Terzi Ignazio 15. Testa Armando 16. Tezze Teofilo 18. Tiburzio Michele 19. Tirello Giuseppe 20. Tiveron Alvise 21. Tomasella Renato 22. Tombari Sergio 23. Tonelli Giuseppe 24. Tonini Quinto 25. Tonoli Rocco 28. Torti Giovanni 30. Tosetti Mario 31. Tosik Enrico 32. Toso Bernardino 33. Toso Giovanni 34. Tossutti Antonio (Fr. Placido) 35. Tozzo Luigi 36. Trevisan Giacomo 37. Tricerri Antonio 38. Troiani Domenico 39. Troncon Giovanni |
Sac. Maurizio Tassone da San Benigno (Cuneo), morto a Sanremo (Imperia) il 23 aprile 1980, a 70 anni di età, 42 di professione e 30 di sacerdozio. Nato a Cuneo il 16 febbraio 1910, primogenito di numerosa famiglia autenticamente cristiana, entrò in Congregazione già in età nel 1932. La precedente vita assiduamente lavorativa, ma senza studi, determinò una certa difficoltà nei suoi primi anni di studente e di chierico. Ma il tutto affrontò con notevole spirito di sacrifìcio e sorretto da grande Fede e abbandono alla Divina Provvidenza. Compiuto il Noviziato a Villa Moffa nel 1937 - 38 sotto la guida del venerato Don Cremaschi, si fermò poi in quella casa per compiervi gli studi un po' accelerati di ginnasio e liceo. Potè emettere il 14 ottobre 1945 i suoi Voti perpetui e cinque anni dopo, ultimati gli studi teologici a Tortona, salire l'Altare il 29 giugno 1950, nell'Anno santo. Già quarantenne e sperimentato nella vita, fu inviato come Assistente nell'Istituto Don Orione di Alessandria. Di lì passò poi alla Casa del Giovane Operaio di Torino, avviata e diretta allora da Don Pollarolo. Nel 1957 veniva destinato al Piccolo Cottolengo di Quarto Castagna (Genova) e in seguito a quello di Sanremo ove passò i suoi ultimi intensi anni di vita religiosa e apostolica. Ritornò a Dio il 23 aprile 1980. A Sanremo ha lasciato un edificante ricordo: ricoverati e amici lo hanno sinceramente rimpianto ricordando i suoi esempi soprattutto di umiltà. Assiduo ai servizi caritativi più modesti, quali il servizio delle mense dei Poveri, l'assistenza sanitaria ai malati, la stessa pulizia dei locali, resta grande esempio di vita davvero orionina. Accompagnava anche nei mesi estivi i «buoni figli» nella villa del Piccolo Cottolengo in campagna, a Baiardo, fungendo da affezionato fratello maggiore. I funerali di Sanremo e del paese di nascita, San Benigno, hanno largamente testimoniato l'affetto di cui era circondato il pio e umile sacerdote.
Atti e comunicazioni della Curia Generale
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