Figli della Divina Provvidenza (FDP)

A  B  C  D  E  G  H  I  J  K  L  M  N  O  P  Q  R  S  T  U  V  W  Z

ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

T (39)

 

1.      Tacca Carlo

2.      Taggiasco Giuseppe (Fra Antonio)

3.      Tallone Stefano

4.      Tambornini Mario

5.      Tamellini Fermo Rustico

6.      Taramasso Polo

7.      Tascone Antonio

8.      Tassi Arminio Luigi

9.      Tassone Maurizio

10.  Taverna Ernesto

11.  Tedaldi Romeo

12.  Terenghi Damiano

13.  Terzi Ignazio

14.  Tessari Igino Angelo

15.  Testa Armando

16.  Tezze Teofilo

17.  Tiago Milton Zeferino

18.  Tiburzio Michele

19.  Tirello Giuseppe

20.  Tiveron Alvise

21.  Tomasella Renato

22.  Tombari Sergio

23.  Tonelli Giuseppe

24.  Tonini Quinto

25.  Tonoli Rocco

26.  Tonoli Stanislao Mario

27.  Torresan Innocente

28.  Torti Giovanni

29.  Torti Pietro Fra Giuseppe

30.  Tosetti Mario

31.  Tosik Enrico

32.  Toso Bernardino

33.  Toso Giovanni

34.  Tossutti Antonio (Fr. Placido)

35.  Tozzo Luigi

36.  Trevisan Giacomo

37.  Tricerri Antonio

38.  Troiani Domenico

39.  Troncon Giovanni

Sac. Ignazio Federico TERZI

     Tornato al Signore nel Piccolo Cottolengo di Seregno - Milano il Sabato Santo dell'11 aprile 2009. Era nato a Genova il 14 febbraio 1920 ed è morto a 89 anni di età, 68 di Professione religiosa e 59 di Sacerdozio. Riposa a Palosco (BG) nella cappella di famiglia (nella loro chiesetta in campagna).

Quarto successore di Don Orione

Mi è giunta in Mozambico la notizia che alle 1.15 di questa notte, 11 aprile, sabato santo,  è ritornato al Signore Don IGNAZIO TERZI, quarto successore di Don Orione. È stato Vicario generale della Congregazione (1969-1975) e poi Superiore generale dal 1975 al 1987. È uno tra i Confratelli più noti e importanti per la vita della Congregazione negli ultimi decenni.

Uniamoci fraternamente nella preghiera e nella riconoscenza a Dio per il dono di questo dotto e santo confratello e padre. Soprattutto per i più giovani raccolgo qualche nota biografica affinché la riconoscenza e la preghiera abbia ancor più argomenti di filiale devozione.

Ignazio Terzi nacque a Genova il 14 febbraio 1920, primo di quattro fratelli. La famiglia dei marchesi Terzi apparteneva alla nobiltà di Bergamo.

Ignazio conobbe Don Orione a Genova, frequentando i ritiri che il Fondatore organizzò a Villa Solari di Genova, mentre egli era studente universitario. Don Orione che già conosceva l’intenzione del giovane di darsi a Dio, lo invitò “Vorresti unirti a me in questo ritiro minimo, che va dal pomeriggio di sabato 11 corr., al pomeriggio di lunedì 13? Bisognerebbe che ti trovassi alle ore 15 di sabato a Genova, nell’atrio della stazione Principe, dove sarò a riceverti, o dove troverai un mio sacerdote che ti sarà facile distinguere poiché porterà in mano un libro”. Il giovane Terzi rispose positivamente, come risulta da una lista dei partecipanti al “Coenaculum Christi” del 10-12 novembre 1939, inviata da Don Orione a Don Sciaccaluga: Marchese Ignazio Terzi, n. a Genova, residente a Bergamo, studente Università, Facoltà lettere di Torino”.

Quel ritiro fu decisivo, quasi il sigillo della sua scelta. Rimase conquistato dal carisma e dalla santità di Don Orione. Decise di mettersi nelle sue mani e di seguirlo certo di farsi santo. Il 16 novembre 1939 fece il suo ingresso al “Paterno” di Tortona e dopo qualche giorno passò a Villa Moffa sotto la guida di Don Cremaschi. Don Orione ebbe atti di squisita delicatezza verso la famiglia Terzi, che visitò più volte, e nei confronti del giovane e volenteroso Ignazio.

Scrisse al suo Padre Maestro: “Tortona, 6  Dic. 1939. Caro Don Cremaschi, desidero che Terzi entri sì in Noviziato, ma, pel momento, non vesta l'abito, sarà un po' più in là.  P.S. Vedi che Terzi non soffra freddo o per il vitto, data la sua costituzione fisica ed educazione avuta”.

Nella medesima data, al giovane Terzi scrisse con tratto particolarmente paterno: “Non ti rincresca aspettare ancora un poco: il noviziato vale lo stesso. Spero che non avrai tanto da aspettare, ma io e te dobbiamo essere felici di fare la volontà del Signore; i divini voleri sono sempre adorabili in tutte le cose; la volontà di Dio è bene sì grande, che non ve ne può esser altro da mettergli al confronto.

            Caro Ignazio, servi al Signore in santa letizia di spirito: sii lieto di dover affrontare qualche battaglia per la tua vocazione; per vincere queste battaglie è necessario essere generoso con Gesù Cr. e darsi a lui interamente.

            Non fare penitenze, né astinenze che possano nuocere alla tua salute, e senza che don Cremaschi lo sappia. Prega molto la Madonna SS., non essere mai pusillanime, ma magnanimo sempre, con Dio e con gli uomini”.

            Con tale consonanza spirituale con il Fondatore è facile comprendere l’immediata e rapida identificazione negli ideali e nello stile di vita che poi sempre caratterizzarono la sua vita.

Terminato il Noviziato, Ignazio emise i Voti religiosi l’8 dicembre 1940.

Egli si rivelò di grandi doti spirituali e di intelligenza così che, dal 1940 al 1943 fu subito assegnato quale assistente e insegnante dei chierici dello Studentato Filosofico di Villa Moffa a Bra. Dal 1943 al 1945, completò gli studi all’Università di Genova conseguendo l’abilitazione all’insegnamento con la laurea in lettere classiche.

Dal 1945 al 1949 compì gli studi teologici a Roma presso la “Gregoriana” e la “Lateranense”, conseguendo la licenza in teologia e filosofia. Fu ordinato sacerdote il 10 luglio 1949, dopo aver professato in perpetuo il 25 dicembre 1946.

Dal 1950 al 1954 fu destinato ancora alla casa di formazione di Villa Moffa di Bra. Per due anni fu vicario e preside dell’Istituto San Filippo Neri di Roma e poi, dal 1956 al 1964,  preside del “San Giorgio” di Novi Ligure (Alessandria), del quale fu direttore dal 1960.

Ampliò ulteriormente i propri studi frequentando la facoltà di scienze economiche alla “Bocconi” di Milano, ove conseguì la laurea in Geografia all’Università di Genova. Qui fu pure nominato assistente dei corsi di letteratura cristiana antica, dal 1960 al 1965. Proseguì la sua attività didattica al “Dante” di Tortona e poi nuovamente Villa Moffa di Bra, come superiore e preside, fino al 1969. Qui lo conobbi anch’io, essendovi giunto nel 1968 per il Noviziato.

            Nella primavera del 1969 partecipò al Capitolo generale della Congregazione e fu eletto vicario generale. Nel successivo Capitolo del 1975 fu eletto superiore generale, quarto successore di Don Orione, incarico rinnovato per un secondo sessennio, fino al 1987. Fu alla guida della Congregazione nel periodo del rinnovamento della vita religiosa seguito al Concilio Vaticano II e che corrispose con i Capitoli generali speciali del 1969, 1975 e 1981 che diedero la forma definitiva alle nostre Costituzioni. Come Superiore generale ebbe la gioia di vedere la beatificazione del suo amato Padre e Maestro il 26 ottobre 1980.

             Terminato il suo mandato, continuò a occuparsi di storia e spiritualità orionina come Postulatore, dal 1987 al 1995. Sono un prezioso patrimonio i suoi approfondimenti del carisma frutto di tanta sensibilità e competenza ascetica.

Con il diminuire delle energie della salute, si ritirò prima presso il “Paterno”  di Tortona fino al 2003, e infine al Piccolo Cottolengo di Seregno circondato dalle cure premurose dei Confratelli e del personale medico.

L’avevo visitato nel febbraio scorso, e rimasi colpito per la spontanea gentilezza e nobiltà di parola che ancora lo animava, pur velato dai tanti limiti della salute.

Avremo modo di riflettere in modo più approfondito sul valore e la figura di questo superiore generale, l’ultimo ad avere attinto un’impronta diretta e indelebile dal contatto con il Fondatore.  Per ora, nel ricordo di Don Ignazio Terzi, salga al Cielo la nostra preghiera e il nostro grazie.

Don Flavio Peloso FDP

Ricordo di don Flavio Peloso

"Don Orione Oggi" n. 5 maggio 2009

Intervista a…. don Ignazio Terzi, “Don Orione” Gennaio 1982