Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
Z 3. Zak Jan 10. Zani Luigi 14. Zebri Guido 15. Zuchegna Lorenzo 18. Zumbo Vincenzo |
da Povegliano (Treviso), morto a Lazniew (Polonia) il 18 novembre 1974, a 65 anni di età, 47 di professione e 42 di sacerdozio Quando entrò nell'Istituto Artigianelli di Venezia aveva 14 anni. Fu accolto da Don Sterpi il quale tre anni dopo, nel 1927 gli impose l'abito clericale e lo mandò a Villa Moffa per il Noviziato. Nel 1930 emise la professione perpetua nelle mani di Don Orione che il 17 dicembre 1932 lo fece ordinare Sacerdote da Monsignor Grassi, Vescovo di Tortona. Dal 1933 al 1935 fu direttore del probandato di Campocroce di Mirano (Venezia) e poi ritornò nella Casa Madre di Tortona ove rimase finché Don Sterpi lo mandò in Polonia nel 1937 assieme ai Ch.ci tirocinanti Ranneri, Silvestre e Verrà. In considerazione delle sue particolari attitudini ai lavori di campagna, gli fu affidata la direzione dell'azienda agricola di Zagrodnica, ed ivi rimase fino al 1947 Passò poi a Lazniew in qualità di direttore della colonia agricola con scuola pratica di agricoltura per ragazzi orfani e bisognosi di assistenza. Dal 1950, dopo che l'autorità civile espropriò il terreno dell'azienda, rimase a Lazniew come parroco della chiesa annessa alla colonia. Modesto, affabile, molto affezionato alla Piccola Opera e ai Superiori si sacrificava volentieri per il bene del prossimo. Per questo era stimato non solo dai confratelli e superiori della Provincia di N.S. di Czestochowa, ma anche dagli amici dell'Opera e dalle autorità. Lo stesso Card. Wyszynski, Primate di Polonia, ha dato pubblica testimonianza della sua ammirazione per l'opera caritativa svolta con autentico spirito orionino da Don Zanatta il quale, non ostante la precaria salute (era affetto da grave forma di mal di cuore), da vari anni, durante il periodo estivo, ospitava nella casa di campagna in Lazniew parecchi ammalati dell'Archidiocesi di Varsavia, bisognosi di assistenza e di cure. Ritornò al Signore per improvviso collasso il 18 novembre piamente assistito dai Confratelli polacchi. Atti e comunicazioni della Curia Generale
UNA LETTERA DEL CARD. WYSZYNSKI Carissimi Fratelli Orionini, Famiglia Parrocchiale di
Lazniew, Amatissimi Figli di Dio! STEFAN Cardinale WYSZYNSKI
PRIMATE DI POLONIA
IL « TESTAMENTO »
DI DON MARIO ZANATTA Oggi
8 settembre 1973, Festa della Natività di Maria
Santissima e mia, lasciando, per volere dei superiori la Parrocchia di
Lazniew scrivo il mio semplice testamento, dico semplice perchè solo
spirituale. Di materiale non ho niente di mio. Anzitutto
domando perdono al Divin Redentore per i moltissimi peccati commessi durante
la mia vita. Rendo grazie alla Provvidenza Divina per avermi creato e nato in
una famiglia veramente e profondamente cristiana, d'avermi dato dei genitori
di grande e viva fede che amavano Dio ed il prossimo più di se stessi.
Ringrazio il buon Dio d'avermi chiamato allo stato ecclesiastico-religioso
nella famiglia di Don Orione, dal quale imparai maggiormente ad amare gli
ammalati ed aiutare i sofferenti. Rendo
grazie alla Vergine SS. per avermi assistito e protetto in tutta la mia vita,
soprattutto nei momenti critici della II guerra mondiale. Per ottenere tale protezione l'8 settembre 1939, feci la solenne promessa di
recitare ad ogni costo ogni giorno il Santo Rosario, promessa che fin'ora,
salvo i rari giorni di grave malattia, fedelmente mantenni e desidero mantenere
fino alla morte. Sono
gratissimo ai superiori e confratelli polacchi dei quali ho molta stima, per
l'aiuto e fiducia dimostratami. Sono grato anche alle buone popolazioni di
Zagrodnica e soprattutto di Lazniew per la comprensione e simpatia
dimostratami durante i 24 anni che fui loro parroco e li ringrazio per i
grandi aiuti nella costruzione della Chiesa, del Cimitero e della Casa per i
poveri ed ammalati. A tutti domando perdono se involontariamente avessi
offeso qualcuno. Da parte mia non nutro rancore verso nessuno e a tutti
domando la carità di preghiere e buone opere. Ai funerali non fiori e pianti,
ma preghiere e opere buone. Sono
pienamente convinto del mio stato di salute. Non chiedo la grazia della
guarigione, ma quella che si adempia in me la volontà del Signore. Accetto
con piena rassegnazione qualunque genere di morte il buon Dio vorrà mandarmi. Offro
la mia vita, per la Chiesa, il Papa, la Congregazione, il Primate e per la
mia prima e seconda Patria - l'Italia e la Polonia. Fiat! Fiat! - I
funerali siano come quelli dei più poveri, come si addice a chi è nato,
vissuto e morto povero. Non pompe ma preghiere per l'anima mia. Se
i superiori lo permetteranno vorrei venir sepolto nel Cimitero di Lazniew
k/Blonia, ove ho lavorato e per molti anni sono stato aiutato nel
sollevamento delle miserie umane, e che certamente i buoni fedeli di Lazniew
verranno spesso alla mia tomba a recitarvi qualche " Ave Maria "
per la mia povera anima. - In X.to amen. Don MARIO ZANATTA - f.d.p P.S.
- 10-XI-1973
- Ringrazio i
Confratelli e le buone Suore di Lazniew e Varsavia per gli aiuti e
caritatevole assistenza datami durante la mia lunga malattia. Che il buon Dio
le ricompensi. Col mio spirito sarò sempre presente nella vostra grande
opera di Carità. Ricordo di Don Zanatta su "Don Orione" 1 febbraio 1975
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