Sac. LINO
BURZONI
Passato al Signore in
Genova-Castagna il 2 luglio 1998, a 85 anni d’età, 58 di professione
religiosa e 46 di sacerdozio.
Nato il 26 maggio 1913 a Magnano di
Carpaneto Piacentino, quarto di 12 fratelli, da famiglia contadina, povera,
ma onesta e credente in Dio e nella sua Provvidenza, aveva 25 anni quando, il
27 settembre 1938, dopo ansiosa attesa di una risposta ad una prima
domanda, fu accolto al “Paterno” di Tortona (Alessandria), da Don Carlo
Sterpi, primo collaboratore e poi successore dell’apostolo della carità, il
Beato Luigi Orione.
Inviato a Montebello (Pavia) come
probando, assimilò subito il clima fervoroso e di famiglia della giovane
Congregazione, rendendosi disponibile ai Superiori, ottenendo presto di poter
fare il noviziato (1939-40), che iniziò ricevendo il santo abito dalle mani
dello stesso Fondatore il 15 agosto 1939. Emessa la prima professione nella
festa dell'Assunta del 1940, rimase alla Moffa fino al 1948, completando i
corsi accelerati del ginnasio e del liceo, nonché il regolare tirocinio.
Emise la professione perpetua l’11
ottobre 1948 a Genova Castagna, assieme al fratello Luigi, entrato nell’Opera
pure lui per farsi sacerdote.
Compiuto il corso di teologia prima
presso l’Istituto S. Cuore in San Severino Marche, poi nel nuovo teologico
della Congregazione a Tortona, fu ordinato sacerdote nella festa dei SS.
Apostoli Pietro e Paolo del 1952.
I primi anni di sacerdozio li spese
come consigliere e assistente tra i poveri e i malati del Piccolo Cottolengo
di Genova Castagna fino al 1957. Passò poi ad aiutare ed animare le nuove
fondazioni in Spagna, a Dicastillo (1957-60) e a Posada de Llanes (1960-62).
Tornato in Italia, fu destinato come Assistente e Vicario alla Casa Famiglia
di Perolla (Massa Marittima) (1962-70).
Nuovamente a Genova Castagna come
Consigliere Economo (1970-74), fu poi inviato, anche per le sue capacità
agricole, com’economo a Villa Moffa di Bra (Cuneo), ove si profuse senza
risparmio di generosità e di sacrificio, fino al 1984, quando fu destinato
dai superiori a Genova Camaldoli, sempre con l’incarico d’Economo (1984-89).
Emise il IV Voto di speciale fedeltà al
Papa assieme al primo gruppo di confratelli, il 13 agosto 1983 presso la Tomba
dell’Apostolo nella Basilica Vaticana.
Dopo una parentesi a Copparo (1989-90), come
aiutante in parrocchia, fu nel Pensionato per anziani in Piacenza (1990-97),
finché l’aggravarsi della sua salute consigliò i Superiori a trasferirlo a
Genova Castagna per più adeguata assistenza, sotto le cure dei Confratelli e
dove si ritrovò insieme al fratello Don Luigi, che lo seguì nella vocazione
religiosa e sacerdotale..
Di carattere gioviale, aperto, umile ed
accondiscendente, seppe adattarsi ai vari bisogni del prossimo e delle
comunità oltre che delle attività che l’obbedienza gli assegnava. Il suo
senso pratico lo portava a vivere la consacrazione e il sacerdozio più con il
lavoro che con le parole, sempre disponibile all’esercizio del ministero
sacro, quando richiesto, specialmente con la catechesi e la confessione.
Nonostante
la sua cagionevole salute l’abbia ovunque accompagnato, seppe vivere la sua
vocazione religiosa e sacerdotale con gioia e generosità, alimentata da uno
spirito di pietà forte e convinto, dal costante ricordo degli esempi del
Beato fondatore e dei “santi di famiglia” ai quali sempre si ispirò nella
speranza di raggiungerli in Paradiso.
(dagli "Atti e Comunicazioni della Curia
Generalizia", gennaio - agosto 1998 n. 196)
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