Sac.
Vittorio Bresciani
da Nuvulento (BS) è morto a Bergamo il 3
gennaio 2011 a 91 anni di età, 68 di Professione religiosa e 57 di
Sacerdozio. Apparteneva alla Provincia Religiosa di San Marziano e San
Benedetto (Tortona - Italia), comunità di Bergamo. Riposa nel cimitero di
Nuvolento (BS).
Ricordo
di Don Flavio Peloso
Don Roberto Simionato, già Superiore generale, ha inviato questo
ricordo:
Fu mio confessore nel Probandato Luján di Claypole dal 1955 in avanti. Don
Bussolini ce lo presentò come una grazia per tutti. Fu Padre spirituale vari
anni. Ma io lo conoscevo da quando ero allievo a Mar del Plata e lui era
ancora chierico, nel 49, e poi vi tornò nel 1953 nella mia parrocchia di San
José.
Ricordo che lui personalmente che fece tutte le inferriate (rejas) che stanno
ancor oggi attorno alla enorme scuola, una vera fortezza, costruita dal P.
D’Attilia e finita nel 1946.
Era un grande lavoratore, meccanico, tornitore, saldatore, tutto fare. Ci
raccontava che nella gioventù lavorava nella armeria Beretta, ma lascio le
armi da guerra per dedicarsi alle armi della fede. Ha costruito a Tucumán,
Gral. Lagos, ma lui stava affianco ai muratori che lo ammiravano perché era
un prete che lavorava come loro.
In Argentina ha fatto tanto, tanto, tanto bene ovunque é stato. E’ vero che i
tempi sono cambiati, ma ce ne vorrebbero preti come lui.
E poi gli anni di confessore a Pompei, furono belli per lui. Era un prete
contento di essere prete e si vedeva e si sentiva.
sj.
Da
“Atti e Comunicazioni della Curia Generale n. 234 Gennaio Aprile 2011:
sac. vittorio BRESCIANI
Piamente deceduto
il 3 gennaio 2011 al Centro Don Orione di Bergamo. Aveva 91 anni d'età, 68
di Professione religiosa e 57 di sacerdozio.
Nacque il 5 aprile 1919 a Nuvolento (Brescia), penultimo di
dodici figli di Giuseppe e di Massardi Diamante. Fu battezzato il giorno
successivo e cresimato il 2 novembre 1927 da Mons. Emilio Bongiorni, nella
parrocchia nativa. Completate con profitto le scuole dell'obbligo, trovò
lavoro come meccanico presso l'officina di Battista Tirini a Rezzato
(Brescia). Frequentò poi la scuola di Disegno Professionale di Mazzano (1936-40),
che lascerà con molto dispiacere dei compagni, degli insegnanti e del
direttore, per la sua esemplarità, avendo deciso di entrare nella
Congregazione di Don Orione, per consacrarsi a Dio.
Così narrò l'ingresso e l'incontro alla Casa madre di Tortona
dell'8 dicembre 1940: "Quando mi presentai accompagnato da mia madre,
Don Sterpi disse a mia madre: 'Signora, vada al Santuario della Madonna
della Guardia e Le offra suo figlio, poi ritorni qui.'. Al ritorno, mi
ricevette con grande affabilità e gioia e rivolto ai confratelli e presenti
disse a voce alta, indicandomi : 'Questo è il regalo che oggi ci manda la
Vergine SS.ma della Guardia'.
Essendoci la guerra, fu mandato a Villa Moffa di Bra (Cuneo)
come postulante e lavoratore facendo il noviziato con Don Giulio Cremaschi,
professando i primi voti il 16 luglio 1942, festa della Madonna del Carmine.
Nel '42-43 fu richiamato alle armi.
Nel 44-46 studiò filosofia e liceo al San Tommaso di Bra
(Cuneo). Tornò quindi a Tortona per il tirocinio e la partenza per le
Missioni che avvenne nel 1948 con destinazione l'Argentina. A Mar del Piata
(Buenos Aires) continuò il tirocinio per un anno con l'inculturazione
linguistica - sociale e l'assistenza presso la scuola "Pablo
Tavelli".
Dal '49 al '53, emessa la Professione perpetua (11/02/1949),
compì gli studi di teologia nel seminario San José. Fu ordinato Diacono
(12/09/1952) e Sacerdote (18/01/1953) da Mons. Aragone.
Dopo l'ordinazione
fu vicario e Padre spirituale dei probandi a Claypole, realizzando palestre e
laboratori artigianali per una migliore istruzione e preparazione umana dei
giovani argentini, con particolare attenzione alle vocazioni religiose
sacerdotali e laicali. Con le stesse mansioni e capacità, dal 1963, lavorò a
Gerii fino al 1968.
Fu parroco della S. Famiglia a Mar del Piata per un triennio.
Dal '70 al '78 diresse e migliorò l'assistenza e la struttura del Piccolo
Cottolengo di Tucumàn, a favore dei più bisognosi e indifesi. Fino ali'85
tornò a Mar del Piata dirigendo la scuola e la parrocchia S. Famiglia,
svolgendo nello stesso tempo l'ufficio di Consigliere provinciale ('79-'82).
Dal 1985 al '93 fu direttore al Piccolo Cottolengo di General Lagos (Santa
Fé), sempre apprezzato per la laboriosità umile e concreta a favore degli
ultimi.
Nel 1993 tornò in Italia, sia per ritemprarsi la salute, sia
"per bilanciare il troppo fare a scapito dell'essere", diceva.
Trascorso un anno con gli eremiti di Sant'Alberto a Pontenizza (Pavia), nel
1994 rispose all'invito dei superiori a svolgere il ministero dell'ascolto e
riconciliazione presso il celebre Santuario Madonna del Rosario di Pompei
(Napoli), dove vi restò fino al 2005.
Per motivi di salute, fu accolto poi presso il Centro Don Orione
di Bergamo, amorevolmente assistito dai sanitari e confratelli, rendendosi
ancora utile nel ministero della confessione, ma soprattutto dando
testimonianza fedele e quotidiana della sua vita di preghiera e immolazione
per il bene della Chiesa, della Congregazione e delle anime.
La sua espressione serena e sorridente pur nella sedia a
rotelle, assorto e con il rosario tra le mani, ricordava ai presenti e a se
stesso che sì, "II Signore sa che ci siamo; sia benedetto il Signore!
Lo attese con fiduciosa speranza, fino al 3 gennaio 2011.
Le esequie, presiedute
dal Superiore generale Don Peloso, si svolsero il 7 gennaio nella chiesa del
Centro Don Orione a Bergamo e, nel pomeriggio, nella parrocchia di Nuvolento
(Brescia), con successiva tumulazione nel locale camposanto.
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