Figli della Divina Provvidenza (FDP)

A  B  C  D  E  G  H  I  J  K  L  M  N  O  P  Q  R  S  T  U  V  W  Z

ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

Sacerdoti legati

alla famiglia orionina

 

  

1.      Barbieri Alessandro

2.      Barsotti Divo

3.      Boschin Cesare

4.      Caronti Emanuele

5.      Castellini Andrea

6.      Codenotti Faustino

7.      Cristiani Angelo

8.      Cushing Richard

9.      Gallizzi Domenico

10.  Grassi Antonio

11.  Guala Filiberto

12.  Iori Quirino

13.  Maiocchi Antonio

14.  Maloberti Ersilio

15.  Mogni M.Pio

16.  Morotti Paolo

17.  Pagnoni Carlo

18.  Perosi Lorenzo

19.  Rebora Clemente

20.  Rodella Rinaldo

21.  Rota Giuseppe

22.  Spada Giulio 

 

Sac. Antonio Maiocchi

        Arciprete di Genestrello (Pavia), morto il 13 maggio 1957, a 88 anni.

        Nato a Gerola, fu alunno di San Giovanni Bosco, negli ultimi anni di vita del Santo, del quale anche fu presente ai funerali. Nello stesso Oratorio di Valdocco conobbe li Servo di Dio Don Orione giovinetto, con il quale si strinse in santa amicizia che mantenne fino alla morte. Affezionatissimo sempre alla Piccola Opera, sin dal primo anno che si aprì la Casa di Montebello, nel 1932, divenne il confessore ordinario dei nostri chierici probandi del Ginnasio. Continuò tale preziosa opera anche durante la guerra quando le vecchiette del Piccolo Coitolengo di Genova, qui sfollate, presero il posto degli apostolini. Tornata la normalità e divenuto l'Istituto Casa di formazione per i fratelli Coadiutori, Don Maiocchi, nonostante l'età e i molti acciacchi, venne ogni mattina, a piedi, per il suo sacro ministero. Da due anni occupava il letto, infermo. I Sacerdoti e i fratelli Coadiutori di Don Orione lo circondarono di ogni cura e assistenza e lo supplirono nella cura spirituale della Parrocchia, in attesa del nuovo Parroco. A sue spese aveva fatto costruire un'artistica grotta di Lourdes in un angolo del cortile dell'Istituto, quando ancora vi erano i chierici studenti; dotò la Cappella di un bell'altare di marmo. Essendo dovuta in seguito la grotta venire demolita per la costruzione delle officine scuola, il pio sacerdote ha lasciato morendo una somma di denaro sufficiente per erigere una statua dell'Immacolata in altro posto del cortile.

      Da "La Piccola Opera della Divina Provvidenza",  settembre - ottobre 1957