Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

W (11)

 

1.      Wawroski Wladyslaw

2.      Wesolowski Jan

3.      Wieczorek Jozef

4.      Wierciszewski Alessandro

5.      Wiszniewski Zenon

6.      Witkowski Tadeusz

7.      Woicik Kazimierz

8.      Wojtczak Giovanni

9.      Wolf Yadeusz

10.  Wolowczyk Jozef

11.  Wysokinski Henryk Kazimierz

    Sac. KAZIMIERZ   WOJCIK

      da Miedzna  (Polonia),  morto  a  Varsavia il  24  agosto  1981, a 72 anni  di  età,  47  di   professione,   e 37  di   sacerdozio.

 

      Nacque a Miedzna (provincia Kielce) in Polonia il 15 febbraio 1913. Dopo aver fatto la scuola elementare a Straszowa Wola e a Bialaczòw due classi del ginnasio nel collegio dei cappuccini a Lomza (1930 - 1932) e una classe nel nostro di Zdunska Wola (1932 - 1933), entrò nel noviziato. Finito il noviziato, fece il liceo e filosofia negli .anni 1934 - 1936.

Gli anni 1936 - 1939, li passò nel collegio di Zdunska Wola e nella nostra casa di Kalisz, in qualità d'assistente e di insegnante.

Mentre infuriava il nazismo, studiò teologìa nel Seminario Maggiore Archidiocesano di Varsavia (1940 - 1944). Il 3 giugno 1944 fu ordinato sacerdote. Durante l'insurrezione varsaviense contro i tedeschi (agosto 1944) venne deportato in Germania ad Heillbronn, donde ritornò in patria per il Natale dello stesso anno.

Il suo apostolato sacerdotale: lo vide due anni cappellano ad Otwock in una casa ricovero delle suore orionine (1945 - 1947) e in seguito vice­parroco ed insegnante di religione a Wloclawek (1947 - 1950).

Nel 1950 fu trasferito a Varsavia, dove lavorò per dieci anni come cappellano in un ospedale ed insegnante di religione, e dal 1960 ininterrottamente prestò la sua opera nell'ospedale di Goszczynski; contemporaneamente fu confessore delle varie famiglie religiose femminili e negli ultimi anni anche dei nostri novizi.

Uomo di cuore, impegnato completamente nella pastorale degli ammalati senza perder però contatto con la comunità, alla quale apparteneva e alla quale portava l'intero frutto del suo servizio. Molto stimato dai medici e dal personale addetto. Sempre fraterno. Quasi ogni giorno partecipava al faticoso pellegrinaggio a piedi da Varsavia a Czestochowa. pregava assiduamente per tutti.

Ultimamente dovette subire un intervento chirurgico. E' piamente deceduto il 24 agosto scorso.

 

Da: Atti e comunicazioni della Curia Generalizia