Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
O (19)
1. Ojan Mario 8. Onofri Enea 10. Orione Luigi 11. Orlandi Luigi 12. Orsini Stefano 14. Orzi Nazareno 15. Osmalek Jan 17. Oteiza Teodoro 18. Ottaggi Eugenio 19. Ottavi Filippo |
Tornato a Dio il 6 giugno 2004, nel Piccolo Cottolengo di Milano, a 93 anni di età, 65 di Professione religiosa e 55 di sacerdozio. Terzo di nove fratelli, Mario nasce a Levada di Ponte di Piave (Treviso), il 29 agosto 1910, in una famiglia di contadini, ben radicati nella fede e nei valori cristiani, che caratterizzeranno anche la sua vita. Dopo aver completato le scuole dell’obbligo, aiuta la famiglia nel lavoro dei campi, ma sempre conserva il desiderio di consacrarsi a Dio nella vita religiosa. Entrato in Congregazione dopo il servizio militare, a 25 anni, viene accolto a San Bernardino di Tortona il 14 settembre 1935. Compie le prime classi ginnasiali tra i “Carissimi” e riceve l’abito religioso il 2 luglio ’36. L’anno successivo passa a Villa Moffa di Bra per il noviziato canonico, che conclude professando i primi voti nelle mani del fondatore Don Orione, il 15 agosto ’38. Tornato al “Paterno” di Tortona, completa il ginnasio e i due anni di filosofia, seguiti dal tirocinio come aiutante dell’economo e magazziniere (’38-’44). Dal ’44 al ’48 compie il corso di Teologia e professa in perpetuo il 14 ottobre 1945 nelle mani di Don Carlo Pensa. Il 27 marzo ’48 riceve il Diaconato e il 29 giugno dello stesso anno viene ordinato sacerdote nel duomo di Tortona, dal vescovo Mons. Egisto Melchiori. Dopo l’anno di pastorale a Costigliole d’Asti, è inviato missionario in Brasile, ove svolge l’apostolato tra i giovani dell’istituto Professionale della “Gavea” presso Rio de Janeiro, dal ’49 al ’55. Collabora all’evangelizzazione e azione pastorale prima a Paraiba do Sul come Viceparroco (’55-’60), poi nella missione del Goias a Babaçulandia, vivendo concretamente lo spirito orionino di povertà, di sacrificio e dedizione alla causa dei poveri, per la Chiesa e per il Regno. Rientrato in Italia nel 1964, è destinato alla comunità del Piccolo Cottolengo di Milano, che diverrà la sua “Cafarnao” prodigandosi fino alla morte, per ben quarant’anni, caratterizzati dalle virtù proprie di Don Mario: umiltà, laboriosità, sensibilità e aiuto ai piccoli, ai poveri, ai bisognosi di aiuto materiale e spirituale. Il confratello si fa benvolere da tutti nel gestire l’attività della raccolta e distribuzione di mobili e oggetti donati al Piccolo Cottolengo. Benvisto e stimato anche dai giovani lavoratori e studenti della vicina casa dell’operaio, tra quali prodiga le cure e attenzioni per vent’anni. Ugualmente assiste spiritualmente le ospiti del Piccolo Cottolengo, celebrando quotidianamente l’Eucaristia e portando a loro la S. Comunione nei vari reparti. Ministero che svolge con zelo e dedizione negli ultimi 15 anni, integrato con la cura e manutenzione del giardino e parco giochi che mamme, nonne e bimbi della zona affollavano nelle buone stagioni, favorendo l’aggregazione e un clima di serena familiarità. Il 6 aprile 2003, una grave crisi cerebrale lo colpisce e lo costringe all’infermità, che accetta con amore, pur tra alti e bassi della coscienza, non lamentandosi mai, dicendo anzi, di star bene. La fedeltà al Signore, a Don Orione, alla Regola, nella salute e nella malattia, trovarono nella preghiera e nella disponibilità di Don Mario la fonte e la forza per il cammino verso la santità. I funerali si sono svolti nella chiesa del Cottolengo a Milano, il mattino di martedì 8 giugno, e al pomeriggio nella sua parrocchia a Levada di Ponte di Piave (Treviso), dove è stato tumulato. (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia") |