diacono pietro INVERNIZZI
Serenamente spentosi il 6 gennaio 2012 presso il
Piccolo Cottolengo Milanese di Don Orione, all'età di 91 anni, 52 di
Professione religiosa e 19 di Diaconato. Apparteneva alla Provincia
"San Marziano e San Benedetto " (Tortona).
Quinto di undici figli nati dal matrimonio di Angelo
con Giuseppina Casari, Pietro nacque a San Martino in Strada, provincia di
Milano (oggi Lodi) il 28 giugno 1920; fu portato al fonte battesimale due
giorni dopo e confermato il 25 aprile 1927. Fece le elementari a Mairago
di Lodi, aiutando poi in famiglia fino all'età di 20 anni.
Accolto una prima volta il 4 novembre 1940 al
"Paterno" di Tortona, ricevette l'abito religioso il 15 agosto
'41, indi a Villa Moffa di Bra (Cuneo) fece il noviziato, professando la
prima volta il 16 luglio 1942, rinnovando annualmente fino al 1946.
Fu destinato un anno assistente a Genova, poi sacrista a
Roma e al santuario di Tortona. Determinato a divenire sacerdote e
missionario, nel '47 lasciò l'Opera tentando altre strade. Accettato in
prova dal Vescovo Melchiori di Tortona, dai Salesiani di Alessandria, ma
con esito negativo.
Dal '57 era accolto nella casa oblatizia di Tortona
come laico addetto ai servizi di casa, dal rettore Mons. Carlo Angeleri.
Sempre desideroso di consacrarsi al Signore, constatato d'essere inidoneo
al sacerdozio, con i buoni uffici di confratelli e la dispensa della S.
Sede, chiese e ottenne la riammissione in congregazione con lettera del
21/02/1958. Accolto in prova come fratello laico a Montebello della
Battaglia (Pavia), rifece il noviziato (1958-59) a Velletri Colle Giorgi
(Roma) sotto la guida di D. Ferruccio Netto, professando nuovamente i voti
l'11 ottobre 1959, consacrandosi in perpetuo l'8 dicembre 1966. Pieno di
fervore e zelo, il successivo 8 novembre '59 s'imbarcò per la Missione del
Goias, in Brasile, giungendovi il 16 dicembre successivo.
Qui, nella sua semplicità e disponibilità, collaborò con i missionari sacerdoti
nelle varie parrocchie come sacrista e animatore, aiutando nei servizi
concreti della vita comunitaria e della popolazione, lieto di testimoniare
coll'indefesso lavoro e spirito di sacrificio, il carisma e l'amore di Don
Orione per i poveri e bisognosi.
Il suo apostolato si svolse quasi sempre nella Missione
orionina, soprattutto a Tocantinópolis
('59-'67), Xambioà, Babaculandia ('70-'80), Itapipoca,
Araguaina, Filadelfia, con una parentesi ('80-'83)
come aiutante al Piccolo Cottolengo di Cotia (Sào Paulo). Nuovamente a Tocantinópolis, Itapipoca, Araguaina
('83-'92).
Già
anziano, ha ricevuto l'ordine del Diaconato dal Vescovo Aloisio Milario De
Pinho, nella parrocchia di Filadelfia (Tocantinópolis), l'8 marzo 1992.
Dal 1998, rientrato in Italia per la precarietà della sua salute,
risiedeva presso la comunità del Piccolo Cottolengo Milanese dove, oltre
alle attenzioni dei confratelli e l'assistenza adeguata, negli anni ivi
trascorsi, era divenuto per i suoi parenti, in particolare i nipoti, quasi
il "patriarca" della famiglia. Il confratello, nei 39 anni di
missione e 13 di lunga malattia è ricordato come religioso fedele alle
pratiche di vita spirituale, semplice, operoso e attento a rendersi utile
in tutto e verso tutti.
Commovente e commosso il nipote sacerdote che ha
presieduto i funerali svoltisi il 9 gennaio nella cappella del Piccolo
Cottolengo prima e a Mairago poi, - dove fu sepolto - quando ha ricordato
di dovere in gran parte a questo "zio missionario" la sua scelta
di dedizione a Dio nel sacerdozio.
Atti e
Comunicazioni della Curia Generale (Don Orione) n. 237 gennaio aprile 2012
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