Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
S (92)
10. Sanguin Bruno 11. Sanguin Domenico 13. Santamaria Pascual Fernando 14. Santella Fausto 16. Santilli Ettore 17. Saran Italo 18. Sareli Guido 19. Sartini Arnaldo 20. Sarti Secondo 21. Sartini Riccardo 22. Sarto Alfredo 23. Sartor Luigi 24. Sassi Giovanni 26. Sbrilli Goffredo 27. Scalco Giovanni 28. Scalco Mario 29. Scamuzzi Carlo 30. Scavone Giacinto 32. Schiavini Mario 33. Schiro Modesto 35. Sciamlian Pierre 37. Scoccia Giovanni 39. Scordo Carmelo 40. Scovenna Luigi 42. Secco Camillo 43. Segalerba Mario 44. Serafin Dionisio 46. Sergenti Mario 47. Serra Carlo 48. Serra Giovanni 49. Serra Giuseppe 50. Serri Silvio 51. Sersanti Mario 52. Sfoggia Mario 53. Sieminski Waclaw 55. Silva Vittoriano 56. Silva Wenceslao 57. Silvano Giacomo 59. Silvi Geniale 61. Simioni Antonio 63. Simoni Lorenzo 64. Sindona Antonio 65. Siviero Giovanni 66. Siwek Jan 68. Soavi Antonio 69. Sobieraj Edward 70. Sonaglia Delfino 71. Sonni Ezio 72. Sordini Pietro 73. Sordo Evaristo 74. Soulas Sotelo Alejandro Marcos 75. Sowa Jacub 76. Spano Italo 78. Staniucha Jan 80. Stefani Pietro 81. Sterpi Carlo 82. Stoppani Sergio 85. Szal Antonio 86. Szczygiel Ludwik 87. Szol Jan 91. Szyca Jozef 92. Szymkus Mariano |
Sac.
Sergio STOPPANI Atti e Comunicazioni della
Curia Generale n.239 / settembre – dicembre 2012 Nato a Roma
il 9 marzo 1924, è deceduto a Pescara il 13 settembre 2012 a 88 anni di età,
72 di Professione e 62 di Sacerdozio. Riposa a Roma Verano, nella tomba di
famiglia. Ricevo la notizia della morte del caro Don
Sergio Stoppani, mentre sto per partire per una visita in Polonia. Mi unisco
nella preghiera e nel ringraziamento a Dio per la vita di questo Confratello.
Ci teneva a dire che era "romano de Roma". Era di carattere
aperto ed espansivo, una buona pasta, generoso e di compagnia; concentrato e
contento, pur con qualche suo limite, nella sua dedizione al Signore, fiero
di appartenere alla Congregazione e zelante nell'apostolato. Entrò in Congregazione a 11 anni, nel 1935,
alla Colonia Agricola "Santa Maria" di Monte Mario, a Roma. Fece
tutto il suo curriculum formativo a Montebello, Buccinigo, Villa Moffa,
Tortona divenendo sacerdote il 29 giugno 1950. Nella sua vita si è dedicato
soprattutto all'educazione in varie case per orfani e ragazzi: San Severino
Marche, Lopagno, Roma - Monte Mario, Roma - Trastevere, Avezzano, Reggio
Calabria, Palermo - Santa Rosalia. Trascorse un decennio nella Parrocchia di
Ognissanti, a Roma, fino a quando fu trasferito all'Istituto di
Pescara, anche per avere maggiore aiuto per la salute. Ultimamente
mi scrisse varie lettere, confidando i suoi sentimenti di anziano e
rinnovando la sua offerta al Signore: "Ora a me rimane solo di
pregare, non solo per Lei, ma per tutta la nostra cara Madre, la
Congregazione, perché il Signore voglia, nella sua santissima misericordia,
donare ai seguaci di San Luigi Orione tanti santi e veri santi, affinché Dio
sia glorificato". Don Flavio Peloso *********************************************************** i funerali di
Don Sergio Stoppani sono stati celebrati nella cappella dell’Istituto Don
Orione di Pescara venerdì 14/09/2012 alle ore 10,30. Ha presieduto l'eucaristia l'arcivescovo
di Pescara, mons. Tommaso Valentinetti, che ha definito
"provvidenziale" la celebrazione, perché illuminata dalla festa
liturgica della Esaltazione della Croce. Presenti una ventina di confratelli
provenienti dalle comunità vicine (Foggia, Avezzano, Roma, Anzio). Hanno partecipato
alle esequie anche alcuni sacerdoti diocesani, e diversi operatori e ospiti
del Centro. Prima della benedizione finale, il direttore
dell'Istituto, don Nicola Ierardi, ha letto un messaggio di mons. Giovanni
D'Ercole: "Ho appreso con fraterno dolore - ha scritto
- la notizia della morte di don Sergio Stoppani, che ho conosciuto quando
ero ancora studente di liceo durante i soggiorni estivi con gli orfani, da
lui egregiamente organizzati in montagna e al mare. Sapeva essere attento e geniale animatore ed
io gli sono grato per avermi aiutato, anche con quella sua tipica attitudine
romana, a capire i ragazzi e a educarli secondo lo stile e gli insegnamenti
di Don Orione". Don Nicola ha letto anche il "Testamento
spirituale" di don Sergio, redatto il 20 novembre 2011. E' un inno
d'amore a Gesù Eucaristia, alla Santa Madonna e a Don Orione. "Tu Signore - leggiamo tra l'altro -
trasformi anche questo mio povero corpo per la tua gloria. Tu mi divinizzi, o Gesù, venendo dentro di
me, perché io possa provare, fin da adesso, le tue delizie di Paradiso.
Grazie, Gesù, Grazie! Quanto mi ami!". (don Achille Morabito) Venti i Sacerdoti,
Orionini e Diocesani, che il 14 settembre, festa della Croce, hanno reso
omaggio alla salma di Don Sergio Stoppani concelebrando con l’Arcivescovo di
Pescara-Penne Monsignor Tommaso Valentinetti.
La Chiesa del Don Orione, intitolata alla
Madonna “Assunta in Cielo”, era gremita a testimonianza di quanto Don Sergio,
in questi tre anni trascorsi a Pescara, è riuscito ad entrare nel cuore dei
nostri collaboratori, dei nostri ragazzi e di tanta gente del quartiere che
ha apprezzato la semplicità e l’affabilità di questo figlio di Don Orione che
col suo sorriso e la sua bonarietà “romana” ha conquistato tutti.
Lo ricordiamo così, Don Sergio: il bastone nella mano destra
che lo aiutava fisicamente a “reggere” la sua natura umana appesantita un po’
dagli anni e da qualche piccolo acciacco; nella mano sinistra la corona del rosario
che lo ha sostenuto spiritualmente ad accettare la volontà di Dio in mezzo a
tante prove e a tanti dolori.
Ci ha lasciato in silenzio, in piena notte, senza dar fastidio
a nessuno.
Ha chiuso quei suoi grandi occhi, nel buio, per aprirli alla
luce di Dio.
Ci lascia, Don Sergio, il suo sorriso, la sua gioia di vivere,
il suo abbandono filiale nelle mani della Provvidenza di Dio, della Madonna e
di San Luigi Orione che lo accolse giovinetto nella Congregazione.
Grazie, Don Sergio.
A Dio
I tuoi confratelli di Pescara
Testamento spirituale di D. Sergio Stoppani Signore Gesù, che cosa lascio alle anime che mi hai fatto
incontrare nei miei lunghi anni?
1) Nella Parabola del mercante di gioielli così parlasti: "Un giorno il mercante scoprì
una perla preziosissima, di un valore infinito. Vendette tutto il negozio di
perle e comprò quella perla. Così è il regno dei cieli!"
Si, questa perla, questo tesoro immenso, sei Tu, Signore. Tu
Gesù sei il mio grande "Tesoro" che vorrei trasmettere ai miei
amici, ai miei confratelli: Gesù Eucaristico.
Tu, con la Santa Eucaristia, ti sei donato tutto, tutto a noi.
Non ti è bastato dimostrare che ci hai amato di un amore immenso, completo,
donandoci tutta la tua vita sulla croce. Non ti è bastato, no, ma hai
inventato un atto d'Amore più grande, un meraviglioso miracolo: la Santissima
Eucaristia. Qui tu ci doni il tuo Corpo, il tuo Sangue, la tua Anima, la tua
Divinità in cibo per noi, per me povero peccatore.
"Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue, avrà la
vita eterna".
Nella Santa Comunione, tu ti doni tutto a me, vuoi entrare
dentro di me, perché mi vuoi il tuo amico intimo, che gode delle tue
predilezioni, delle tue compiacenze, infondendomi la tua infinita felicità.
La mia anima si sente "uno" con Te: un cuor solo e un'anima sola.
Tu Signore trasformi anche questo mio povero corpo per la tua gloria. Tu mi
divinizzi o Gesù, venendo dentro di me, perché io possa provare, fin da
adesso, le tue delizie di Paradiso. Grazie Gesù, Grazie! Quanto mi ami!
Si, trasformami, santificami, illuminami, infiammami, riempimi
del tuo eterno Amore; che io arda di questo fuoco con fiamma rovente. Possa
io rimanere fisso in tutte le 24 ore della giornata, fisso in Te, col dolce
desiderio di restare unito a Te, mio vero tesoro, sempre, sempre. Ecco quale
grande dono è questa intimità beatificante con Te. Grandi cose vieni a
operare in me, o Gesù; grazie ancora!
Ebbene, questo ardente desiderio di compiere sempre, in ogni
momento e ora, la tua Santissima volontà, vorrei che tu, o Gesù, lo
trasfondessi a tutte quelle anime a cui hai dato la grazie di avermi
conosciuto nella mia lunga vita.
Si, questo è il mio testamento spirituale. Si, Tu puoi
trasfondere in ciascuno questa profonda vena di spiritualità. E Tu, o Gesù,
ci inviti: "Chi ha
sete venga a me; venga a me e beva per spegnere questa sete di felicità".
E' un invito dolce, che nessuno faccia cadere. E' un invito alla Santità da
parte di un Dio, Padre misericordiosissimo, che tutti abbraccia come veri
figli e ci vuole felici. Oh! Intimità divina, ti assaporo, e in questo mare
mi piace naufragare!
2) Come Gesù ci ha lasciato una dolcissima Mamma, Maria Santissima,
per la devozione profonda ereditata dal nostro Santo Padre Fondatore, così
anch'io sento un irrompente bisogno di raccomandare agli amici e ai
confratelli la tenerissima devozione alla nostra amabilissima Mamma Celeste.
San Luigi Orione come ha fatto per ricevere tanto Amore di
Carità che Dio gli ha profuso in abbondanza nel cuore? Infatti nella
preghiera a Lui noi diciamo: "O
SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, ti adoriamo e ti benediciamo per
l'immensa Carità diffusa nel cuore di San Luigi Orione!" E'
tutto dono di Dio!! Si, Don Orione è stato sovrabbondato di Carità, perché ha
avuto una spiccata devozione verso Maria SS.!! Ecco la risposta! E la Santa
Madonna ci porta a Gesù! Lei è la prediletta Madre di Dio, ma è anche la
dolcissima mamma nostra; è l'Onnipotente per grazia. Ora se è la mamma
nostra, Dio la colmata di una Amore verso di noi, di un Amore sviscerato di
mamma autentico per ciascuno di noi, suoi figli, per me! Quanto ci ami Tu, o
Maria! Tutto ciò che c'è di buono in me, è tutto grazia di Maria. Tu mi ami
di un amore tenerissimo, e mi tieni lontano dal peccato. E come hai amato il
tuo Figlio Gesù, così ami me, riempiendomi del tuo Amore, e fa che il tuo
Gesù prenda pieno possesso del mio cuore!
Lei è la dispensatrice di tutte le grazie, e Dante canta: "Donna, se’ tanto grande e
tanto vali, che qual vuol grazia ed a te non ricorre, sua disïanza vuol volar
sanz’ali"... Per Maria a Gesù! E più si ama Maria, più
cresce l'amore per Gesù.
Abbiamo sempre tanta Fede nel suo materno Amore e non può non
intervenire quando siamo nel pericolo. Mettiamoci nelle sue mani, sotto il
suo manto e quante buone ispirazioni ci darà, e per Lei arriveremo al Santo
Paradiso con le mani piene di meriti. Ecco, si, cari amici e confratelli;
lascio a voi l'invito a crescere nella preghiera fervorosa e nel fare tanti
fioretti per Lei nella giornata. E ciascuno s'impegni a propagandare questa
dolcissima devozione. Viva Maria!
3) Il terzo dono che vi lascio è: una grande devozione al nostro
Padre Fondatore, San Luigi Orione. Già vero dono di Dio, quale modello da
imitare in questo secolo nel campo della Carità. Quale fedele suo figlio, pur
con i miei difetti, sento un impellente bisogno di pregarlo, di imitarlo, di
far rivivere il suo Carisma di Carità per i poveri, vedendo in essi il volto
di Gesù e servendolo nella più santa letizia.
E in questo spirito di Carità vera, Gesù trionferà in tutti i
cuori.
San Luigi Orione, fiamma dei nostri cuori, prega per noi!
Vogliamoci bene in vita e nella morte ultra!
Don Sergio
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