Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

S  (92)

 

1.      Sabatini Nestor Pedro

2.      Sabatino Pasquale

3.      Sacarelo Berro Hector

4.      Salcedo Navarro Miguel

5.      Salgaro Mario

6.      Salmeri Jose Norberto

7.      Salmistraro Mario

8.      Samiec Marian

9.      Sandoval Diego Antonio

10.  Sanguin Bruno

11.  Sanguin Domenico

12.  Sanpaolesi Giuseppe

13.  Santamaria Pascual Fernando

14.  Santella Fausto

15.  Santiago Fontan Jose

16.  Santilli Ettore

17.  Saran Italo

18.  Sareli Guido

19.  Sartini Arnaldo

20.  Sarti Secondo

21.  Sartini Riccardo

22.  Sarto Alfredo

23.  Sartor Luigi

24.  Sassi Giovanni

25.  Sauque Juan Adolfo

26.  Sbrilli Goffredo

27.  Scalco Giovanni

28.  Scalco Mario

29.  Scamuzzi Carlo

30.  Scavone Giacinto

31.  Schiappacassa Alfredo

32.  Schiavini Mario

33.  Schiro Modesto

34.  Sciaccaluga Enrico

35.  Sciamlian Pierre

36.  Scipioni Giovanni

37.  Scoccia Giovanni

38.  Scopelliti Giovanni

39.  Scordo Carmelo

40.  Scovenna Luigi

41.  Secchiaroli Umberto

42.  Secco Camillo

43.  Segalerba Mario

44.  Serafin Dionisio

45.  Serafini Francesco

46.  Sergenti Mario

47.  Serra Carlo

48.  Serra Giovanni

49.  Serra Giuseppe

50.  Serri Silvio

51.  Sersanti Mario

52.  Sfoggia Mario

53.  Sieminski Waclaw

54.  Signorio Severino

55.  Silva Vittoriano

56.  Silva Wenceslao

57.  Silvano Giacomo

58.  Silvestro Giovanni

59.  Silvi Geniale

60.  Simionato Giovanni

61.  Simioni Antonio

62.  Simonelli Attilio

63.  Simoni Lorenzo

64.  Sindona Antonio

65.  Siviero Giovanni

66.  Siwek Jan

67.  Skoczek Wladyslaw

68.  Soavi Antonio

69.  Sobieraj Edward

70.  Sonaglia Delfino

71.  Sonni Ezio

72.  Sordini Pietro

73.  Sordo Evaristo

74.  Soulas Sotelo Alejandro Marcos

75.  Sowa Jacub

76.  Spano Italo

77.  Sparpaglione Domenico

78.  Staniucha Jan

79.  Steczkowski Tadeusz

80.  Stefani Pietro

81.  Sterpi Carlo

82.  Stoppani Sergio

83.  Svagr Giovanni Nepomuceno

84.  Swiderski Stanislaw

85.  Szal Antonio

86.  Szczygiel Ludwik

87.  Szol Jan

88.  Sztuczko Henry Joseph

89.  Sztuczko Thaddeus

90.  Szulczewski Robert

91.  Szyca Jozef

92.  Szymkus Mariano

     Sac. Giovanni SIMIONATO

      da Martellago (Venezia), passato al Signore il 7 febbraio 1993 a Genova-Camaldoli, a 80 anni di età, 54 di professione religiosa e 49 di sacerdozio.

 Si conserva, nelle stampe dell'Opera, una dolce immagine di questo nostro Confratello, in atteggiamento sorridente, mentre porta a braccia un povero vecchietto. È l'emblema della vita spesa da Don Simionato al servizio dei bisognosi e sofferenti, senza interruzione e stanchezza.

Nel far domanda di essere ammesso al sacerdozio, egli scriveva, nel 1943, al venerabile Don Sterpi: "Voglia il Signore concedermi tutti i carismi necessari per degnamente rappresentarlo su questa terra, e voglia pure il buon Dio elargirmi la grazia di dedicare ai poveri, agli umili, ai cari malati, non solo l'opera materiale, ma anche lo zelo e l'attività sacerdotale, imitando, per quanto mi è possibile, gli esempi fulgissimi del venerato Don Orione...'.

Una preghiera, questa, un'aspirazione, una brama del cuore che è stata più che programma, realtà della sua vita, giacché il prossimo 16 ottobre avrebbe segnato 40 anni da che egli viveva ininterrottamente nel Villaggio della Carità, su ai Camaldoli di Genova. Nato l'8 ottobre 1912, era stato accolto a Campocroce di Mirano (Venezia) il 4 novembre 1931, a 19 anni, col solo titolo di studio delle elementari, ma con la considerazione di un giovane serio, taciturno e laborioso, mite e servizievole, molto portato alla preghiera e ai doveri familiari e cristiani. Mentre in Congregazione faceva il ginnasio - tra Campocroce, Tortona e Genova-Castagna -, l'8 settembre 1933 ricevette l'abito santo, poi completò la filosofia ancora alla Castagna, per passare in seguito alla teologia in Casa Madre a Tortona (1940-43).

Nel 1937-38 aveva fatto il suo noviziato alla scuola di Don Cremaschi professando poi la prima volta a Villa Moffa, nella festa dell'Assunta 1938, e in perpetuo per l'Immacolata del 1941. Ricevette il Sacro presbitero a Tortona il 3 ottobre 1943, con un anno di anticipo, unitamente a schiera di altri fratelli, per le imminenti minacce di guerra.

L'8 dicembre 1941 aveva già pronunciato il giuramento della salvaguardia della povertà, così come aveva avuto la consolazione di giurare, con voto, fedeltà al Papa il 12 marzo 1985.

Mentre i giudizi ottimali circa il suo spirito e la sua pietà avevano accompagnato, da parte di confratelli e superiori, la sua preparazione sacerdotale, - la sua vita "consumata nella carità" - come amava esprimersi il Fondatore - e la fedele sua durata quarantennale, sempre nella stessa mansione e casa, sono il titolo meritorio della stima che Don Simionato -così schivo, silenzioso, dolce e fattivo si è meritato in Congregazione, e della gratitudine vivissima espressagli da molte schiere di poverelli, sacerdoti infermi, malati, handicappati, divenuti cuore del suo cuore religioso e sa­cerdotale.

"Essere al servizio di questi tanto cari infermi e amati poveri - egli ha lasciato scritto -, l'ho sempre ritenuto un singolare privilegio concessomi dal Signore...".

(dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia" gennaio aprile 1993)