sac. carlo luigi PUPPIN
Deceduto
all'ospedale di Camposampiero (Padova) il 17 febbraio 2012, a 88 anni d'età, 69 di
Professione religiosa e 58 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia
"San Marziano e San Benedetto" (Tortona).
Era nato il 18 luglio
1923 a Budoia (Pordenone); una settimana dopo rimase orfano per la morte
del padre Angelo Luigi. Aveva un fratello maggiore che più tardi
emigrò negli Stati Uniti d'America, stabilendosi ad Indianapolis. Fu
battezzato il 5 agosto successivo e ricevette la cresima il 15 maggio 1930.
Visse l'infanzia a
Panna (Udine), con i nonni materni, dopo che la madre, per la morte del
marito vi fece ritorno. Qui dal '29 al '36 frequentò le scuole
elementari e il catechismo, aiutando nelle faccende di casa. Il suo parroco
che notò lo sbocciare della sua vocazione alle cose di Dio, lo fece
accogliere nell'Opera Don Orione. L'8 ottobre 1936 entrava al "Marco
Soranzo" di Campocroce di Mirano (Venezia), ricevuto da Don Carlo
Sterpi, che lo seguirà come un "padre" lasciando un segno
indelebile nel ricordo di Carlo, ch'ebbe pure la grazia di ricevere l'abito
sacerdotale dal fondatore Don Orione, nella festa della Guardia dell'anno
1937, a Tortona.
Espletato il ginnasio
nei probandati di Campocroce, Tortona, Voghera e Buccinigo d'Erba, iniziò il noviziato (1941-42)
a Villa Moffa di Bra (Cuneo), professando la prima volta il 15 settembre
1942, nel pieno della seconda guerra mondiale.
Dopo un recupero
scolastico a Sassello (Savona), completò il liceo ('43-'46) al San Tommaso di Bra
(Cuneo), seguito dal tirocinio al "Berna" di Mestre (Venezia),
assistente dei ragazzi e studente di materie pratiche, con il relativo
diploma, dopo gli esami in sede ('46-'49). Nel frattempo, professò in
perpetuo a Villa Moffa l'11 ottobre 1948, davanti a Don Carlo Pensa, che
gli propose d'insegnare le materie pratiche agli aspiranti fratelli nella
casa di Montebello (Pavia) da poco aperta per la loro formazione.
Così, stando a
Montebello, dal '49 al '52 si preparò al sacerdozio studiando teologia
privatamente e dando gli esami a Tortona, nello stesso tempo insegnava ai
probandi. Dal '52 si dedicò totalmente alla formazione teologica con più
intensità, ricevendo l'ordine del Diaconato (20/12/1952) e il Presbiterato,
conferitogli il 29 giugno 1953 dal Vescovo Melchiori, nel santuario Madonna
della Guardia in Tortona.
Col fervore
sacerdotale, Don Carlo riprese l'apostolato con l'assistenza e
l'insegnamento tra i giovani dei Centri Professionali, col suo stile di
vita caratterizzato da fedeltà agli impegni comunitari e dalla sua
attitudine umile, discreta, disponibile e costante nelle attività
affidategli.
Fu
assistente e insegnante a Montebello ('53-'55), a Mestre ('55-'60), ancora
Montebello, economo, responsabile delle officine e insegnante ('60-'69).
Trascorsi due anni economo agli "Artigianelli" di Venezia, dal
'71 al '89 tornò al "Berna" di Mestre, consigliere e insegnante al
Centro Addestramento Professionale, sempre disponibile anche all'aiuto
sacerdotale.
Dal 1989 al 2004
l'obbedienza lo portò ad una nuova esperienza tra i piccoli e gli anziani nella
casa di Fubine (Alessandria): prima assistente ('89-'95), poi vicario
('95-2005) dove trovò più facile il raccoglimento e la preghiera, per
affrontare i vari problemi, oltre alla salute.
Dal 2005 infine,
collaborava nell'istituto Don Orione di Chirignago, dedito all'assistenza
dei diversamente abili con lavoro protetto, sempre lieto di rendersi utile
alle anime e al prossimo. Per l'aggravarsi della salute, da poche settimane
era stato trasferito nella Casa Don Orione di Trebaseleghe (Padova) per
migliore assistenza specifica. Qui, il 26 gennaio, per improvviso blocco
intestinale fu ricoverato d'urgenza all'ospedale di Camposampiero ed operato
il giorno successivo. Trasferito al reparto intensivo, tra alti e bassi,
speranze e preoccupazioni, attendeva la chiamata del Signore, cui si
preparava da tempo, giunta la notte del 17 febbraio 2012.
I
funerali del "mite, laborioso e silenzioso" Don Carlo si sono
celebrati il 20 febbraio nella parrocchia di Chirignago (Venezia), con
successiva sepoltura nel locale cimitero.
Atti e Comunicazioni della Curia Generale
(Don Orione) n 237 gennaio aprile 2012
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