Sac.
DOMINIK PANKIEWICZ
Da
Suchiniczach (Lituania), passato al Signore in Malbork (Polonia), il 9
gennaio 1999, a 81 anni di età, 44 di professione religiosa e 41 di
sacerdozio.
Nato il 20 luglio 1917, in periodo
bellico, nella regione di Wolkowysk, da Giuseppe e Anna Klincewicz, che
avevano altri cinque figli, i primi anni li passa nell’ambiente familiare,
frequentando con profitto la scuola elementare statale a Krzemienice fino al
1933, e aiutando i genitori nella loro azienda agricola.
Dal 1936 al gennaio 1939 studia nel
Seminario minore di Don Orione a Zdunska Wola, dove felicemente completa gli
studi ginnasiali.
Il 1 gennaio 1939 è convocato per il
servizio militare nella capitale, a Varsavia, alla cui difesa partecipa,
combattendo valorosamente: fatto prigioniero dai tedeschi a Minsk Mazowiecki,
dopo alcuni giorni è rilasciato e rientra nella nativa campagna.
Dal novembre 1939 al marzo 1946 lavora
nella canonica della sua parrocchia di Krzemienica come sagrestano, partendo
poi, nello stesso mese per la Polonia, e lasciando i familiari in
Bielorussia.
Trascorse le vacanze estive del 1946 a
Tyczew nella diocesi di Gorzòw, entra nel Seminario minore della stessa
diocesi (1946-48), conseguendo a Legnica il diploma di maturità. Segue lo
studio, per tre anni, nel Seminario maggiore di Gorzòw, dove purtroppo
l’ultimo anno trova difficoltà e allora Domenico pensa bene di tornare dagli
Orionini, che già conosceva dal 1936.
Nella sua domanda d’ammissione al
noviziato del 22.06.1953 scriveva: “…Adesso voglio entrare nel Seminario
maggiore nella Congregazione dei Padri Missionari (Orionini) e stare lì fino
alla fine della vita…”. Un proposito solenne realizzato nel corso della sua
esistenza.
Entrato in Congregazione, dopo il
noviziato canonico (1953-54) come chierico, professa i primi voti il 15
agosto 1954, completa gli studi di teologia, prima (1954/55) nella
Congregazione della Sacra Famiglia a Szczytno, e poi (1955/57) a Zdunska
Wola, coronati con l’ordinazione sacerdotale il 30 giugno 1957 in
Zdunska Wola, dopo aver prima ricevuto a Jasna Gorà, il 26 maggio dello
stesso anno, l’ordine del Diaconato.
I primi due anni di lavoro sacerdotale
(1957-59) li svolge a Malbork, dove è appena iniziata la presenza della
Congregazione, in condizioni pionieristiche, con la catechizzazione, il
miglioramento delle condizioni umane, civili e religiose della popolazione,
oltre alla sistemazione della chiesa.
Passa poi (1959-64) a Czulòw, dove la
Congregazione anche qui aveva da poco aperto un’altra opera di carità e
di culto. Nelle condizioni assai difficili di allora, don Pankiewicz dette a
quella casa il carattere di centro pastorale, adoperandosi molto in
favore del popolo. Ciò non gli evitò l’arresto a causa dei lavori e
dell’azione pastorale svolta, ma non se ne preoccupa: la gente, dopo qualche
giorno, “l’aveva riscattato”.
Destinato a Kalisz, si profuse in quel
Centro come assistente dei ragazzi e ragioniere-economo (1965-72),
esercitando nel contempo il ministero di cappellano delle Suore della Madonna
della Misericordia in Via Poznanska.
Negli anni successivi 1972-75 lavorò ad
Izbica Kujawska come economo e a Wloclawek come viceparroco, passando poi a
Varsavia (1975-78), nella nuova casa della Congregazione, in Via Lindleya 12,
con il ruolo di cappellano del vicino ospedale. Da qui, nel normale
avvicendamento del personale religioso, fu destinato alla parrocchia di
Kalisz, fino al 1984. Trasferito infine alla Parrocchia di Malbork, vi
trascorse gli ultimi 15 anni, prima come viceparroco e poi come
confessore, aiutando, secondo le possibilità delle sue ormai non più
floride condizioni di salute..
Il caro confratello seppe sempre mantenere
buone relazioni e rapporti con quanti l’avvicinavano, senza peraltro
trascurare i suoi familiari all’estero, che andava a trovare di tanto in
tanto. Amava la nostra cara Congregazione, facendone conoscere i felici
sviluppi, nella varietà delle attività, e la santità del nostro Beato
Fondatore, al quale egli stesso s’ispirava nel suo ministero sacerdotale con
la parola e i personali esempi, che ne lasciano benedetta la memoria presso i
confratelli e quanti conobbero Don Domenico nei lunghi anni del suo santo
ministero.
(dagli
"Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia")
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