Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) 

 

 

E (4)

 

1.      Elikowski Roy

2.      Errani Vincenzo

3.      Esquivel Esteban Ismael

4.      Eugenio Jose

Padre Esquivel Esteban Ismael

  da Villa Dominico di Buenos Aires (Argentina), tornato al Signore il 21 ottobre 1993 presso Resistencia (Chaco, Argentina), a 28 anni di età, 9 di professione religiosa e 2 di sacerdozio.

Aveva partecipato ad Itati ad un incontro con altri confratelli. Sulla strada del ritorno lo ha colto l'incidente mortale. Viaggiava con lui il tirocinante Miguel Américo Abalos. Aveva condiviso quella che sarebbe stata la sua ultima giornata con religiosi di altre cinque comunità. Il terna dell'Incontro era stato "II Progetto Missionario e la Pastorale Giovanile". Dopo la Concelebrazione nella Basilica di N.S. di Itati, ritornava alla sua Comunità. Fu il suo ultimo viaggio.

Era giovane - 28 anni di età - e Sacerdote da appena due anni.

Nacque a Buenos Aires il 22 agosto 1965 in seno ad una famiglia molto cristiana di operai.

Fece i suoi studi nel "Colegio San Vincente de Paul" di Villa Domìnico (Buenos Aires) della Congregazione di Don Orione. In questo Collegio conobbe P. Marinacci e fu membro entusiasta del Movimento "La Onda", fondato da questo sacerdote e dentro del quale i giovani venivano formati alla devozione mariana, nel culto eucaristico e nel servizio liturgico.

Entrò nel Noviziato "San Luis" di Claypole il 10 febbraio 1983 e un anno dopo emise la prima Professione.

La sua intelligenza e le sue capacità per lo studio facilitarono eccellenti risultati nella filosofia e nella teologia.

Fece i due anni di tirocinio (1986-1987) nella Comunità di Presidencia Roque Sàenz Pena (Chaco).

Fu ordinato Sacerdote il 22 giugno 1991 nella Cappella del Collegio di Villa Domìnico, insieme ad altri tre compagni ex-allievi di quel Collegio.

I suoi due anni di ministero sacerdotale li passò a Presidencia Roque Sàenz Pena impegnato con grande zelo nell'insegnamento della teologia per laici, nella scuola, nel lavoro parrocchiale e nella pastorale giovanile-vocazionale.

In occasione della sua morte un giornale locale scriveva: «Nel 1991 fu ordinato sacerdote, nel 1993 la Parrocchia ed il Collegio lo riempirono di gioia...».

Alla maturità della sua giovinezza seppe unire la splendida testimonianza della sua vocazione religiosa.

Amò svisceratamente i giovani, li capì e li stimò; confidò in essi ed essi fecero altrettanto con lui. "Amicizia", forse, fu la parola che meglio rispecchia la sua breve vita.

In chi ha condiviso con lui il lavoro nelle "missioni rurali" durante l'estate e le gite da studente e in chi è stato suo allievo di teologia, ha lasciato una profonda impronta di fraternità. Aveva una eccezionale forza interiore che lo spingeva, era un giovane pieno di ideali, un autentico figlio di Don Orione.

(dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia" settembre - dicembre 1993)