FRATEL MARIO STEFANO SANGUIN
Deceduto all’Ospedale
di Camposampiero (Padova) il 07 maggio 2019 a 92 anni d’età e 66 di professione
religiosa.
Apparteneva alla
Provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Roma)
Fratel Mario era il sesto di sette figli di Giovanni e di
Barbato Amabile; nacque il 20 dicembre 1926 a Campocroce di Mirano (Venezia),
fu battezzato il 26 dicembre col secondo nome di Stefano e cresimato il 30
agosto 1933 dal Vescovo di Treviso.
Nella famiglia numerosa, povera ma laboriosa nel lavoro dei
campi, trovò l’ambiente per crescere nella vita sociale e spirituale,
frequentando la scuola e la parrocchia dove sbocciò la vocazione di donarsi al
Signore e servire il prossimo.
Avendo sentito parlare di Don Orione e delle sue opere a
favore delle vocazioni povere, dopo le scuole dell’obbligo, fu accolto il 15
ottobre 1938 al probandato “Marco Soranzo” di Campocroce di Mirano (Venezia),
iniziando il ginnasio negli istituti di Tortona “Panzarasa”,
Voghera e Sassello (1938-45) a causa della guerra in corso, intramezzato
dall’anno di noviziato (1943-44) a Villa Moffa di Bra (Cuneo) e la professione
dei primi voti il 15 agosto 1944 come chierico.
Esercitato il tirocinio di regola, assistente dei probandi
coadiutori a Vigevano e Montebello della Battaglia (Pavia) e agli orfani del
“Manin” di Venezia, nel 1948, allo scadere dei voti temporanei, per difficoltà
negli studi, si ritirò in famiglia per un miglior discernimento, aiutando nel
lavoro. Nel 1950 fece nuovamente domanda di rientrare in Congregazione come
Fratello, dove già studiava suo fratello Domenico per il sacerdozio.
Riaccettato, fu assegnato in prova alla comunità orionina
in Vaticano come telegrafista alle Poste Vaticane; fece nuovamente il noviziato
tra i fratelli a Montebello della Battaglia (Pavia) con la guida di Don
Ferruccio Netto, emettendo i voti religiosi l’11 ottobre 1952, allora festa
della “Mater Dei”.
Dai superiori fu riassegnato alla comunità vaticana addetta
alle poste e telegrafi, prodigandosi e migliorandosi come telegrafista
(1952-60) oltre che spiritualmente, emettendo la professione perpetua l’11
ottobre 1957.
Per la sua preparazione tecnico professionale fu destinato
alla comunità di Roma Monte Mario, lavorando al Centro Italiano Addestramento
Cinematografico (CIAC): insegnante (1960-87) e dal 1987 al 1992 anche
responsabile incaricato del CIAC.
Trasferito all’Istituto “San Filippo Neri” al quartiere Appio,
collaborò come consigliere, manutenzione tecnica della scuola e servizi vari.
Nel 1999, con l’unificazione con la comunità della parrocchia di Ognissanti,
Fratel Mario continuò la sua collaborazione come consigliere, economo e
incaricato dell’istituto.
Per gli oltre 60 anni vissuti dal confratello nelle case di
Roma e Vaticano, nel lavoro e nell’insegnamento, molti lo ricordano per la sua
testimonianza di religioso orionino, lo spirito di
famiglia, di preghiera, di discrezione, di comprensione ed aiuto verso i
bisognosi, appresi alla scuola di Don Orione.
Negli anni ’80 s’interessò per migliorare e incrementare le
vocazioni, la formazione e preparazione integrale dei Fratelli come
Coordinatore degli stessi; Ricevette in occasione dell’Anno Santo 2000, assieme
a Fr. Masi e Fr. Simioni, il ministero dell’Accolitato nella festa
dell’Immacolata, dal Superiore generale Don Roberto Simionato.
Seppe convivere con la sofferenza e le prove, accettate con
fede e adesione alla volontà divina. In una lettera del 26 agosto 1998 dopo
ricoveri ospedalieri scriveva: “Ho imparato ad avere sempre pazienza con le
persone che cercano comprensione, condivisione nei loro travagli, confortandoli
con parole di fede cristiana che porta loro sollievo, conforto e meraviglia.
(…) I discorsi che escono dalla carità insegnata da Don Orione sono i più
accettati.”
Nel 2016, per una migliore assistenza alla salute ormai
precaria e vicinanza alla terra natìa, decisero il trasferimento alla comunità
di Trebaseleghe (Padova), vivendo e condividendo preghiere e sofferenze offerte
al Signore per la Chiesa, la Congregazione e le anime, attendendo fiducioso la
sua chiamata, giunta dopo breve ricovero all’ospedale di Camposampiero all’una
del 7 maggio 2019.
Il commiato liturgico si svolse sabato 11 maggio nella chiesa
della “Casa Don Orione” a Trebaseleghe (Padova), con successiva tumulazione nel
cimitero locale.