SAC. FLORIDEO ROMOLO MARIANI
Deceduto nel nostro Centro Don Orione di Roma Monte Mario il 17
maggio 2020, a 81 anni d’età, 57 di professione religiosa e 49 di sacerdozio. Apparteneva
alla Provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).
Era appena trascorso il giorno del
16.mo anniversario della canonizzazione di Don Orione, che il Signore chiamò a
festeggiare in cielo il caro confratello, spentosi nella sua cameretta all’una
di notte del 17 maggio 2020 dopo lunga sofferenza, offerta in amorosa adesione
alla divina volontà.
Don Romolo era nato a Ortucchio
(L’Aquila) il 12 maggio 1939 da Carmine Mariani e da Agata Zavarelli,
quinto di otto fratelli; ricevette i sacramenti del battesimo (21 maggio 1939)
e della cresima (18 maggio 1952) nella parrocchia di “Santa Maria di Capodaqua”, diocesi de’ Marsi.
Dopo le scuole elementari comunali
in paese, aiuta in famiglia e, nelle visite al santuario di “Nostra Signora del
Suffragio” ad Avezzano in ricordo delle vittime del terremoto della Marsica con
l’attività e l’intraprendenza del santo della Carità, conobbe Don Gino Masè che, saputo del suo desiderio di farsi sacerdote, gli
propose l’ideale di vita religiosa secondo il carisma di San Luigi Orione.
Fu quindi inviato e accolto come
vocazione adulta al “Paterno” di Tortona (Alessandria) il 16 novembre
1957, iniziando il suo percorso formativo, concluso a Roma nella “Lateranense”:
medie a Tortona e ginnasio a Roma – Via Massimi (1958-61); anno di noviziato e
primi voti religiosi (11 ottobre 1962) a Villa Moffa, con il liceo
classico al vicino “San Tommaso” (1962-65). A Messina compie il tirocinio e nel
contempo studia psicologia e aggiornamento propedeutico (1965-67); a Tortona e
a Roma completa il corso di Teologia nel Seminario Don Orione affiliato alla
Pontificia Università Lateranense (1967-71) col il baccalaureato, e la Licenza
nel 1974.
Emise la professione perpetua l’11
ottobre 1967 a Tortona, ricevette il Diaconato il 23 maggio 1970 a
Roma, nella chiesa di San Marcello al Corso, da Mons. Canestri e il 3 aprile
1971 venne ordinato sacerdote da Mons. Domenico Valerii vescovo de’ Marsi, nel
santuario “Nostra Signora del Suffragio” ad Avezzano. Il 12 marzo 1984, a Rio
de Janeiro (Brasile) emise il IV Voto di speciale fedeltà al Papa, nelle mani
del Card. Eugenio Araujo de Sales.
Dopo l’ordinazione iniziò
l’apostolato sacerdotale ed educativo nell’istituto Don Orione di Avezzano:
vicario della comunità, responsabile degli orfani, insegnante al Centro
Avviamento Professionale e alla media statale “Fermi” (1971-74).
Si trasferì poi nella comunità
“Ognissanti” all’Appio in Roma, aiutando come vicario parrocchiale e
frequentando il corso di medicina tropicale, etnologia e antropologia in
preparazione alla Missione; il 18 maggio 1975 partì missionario per il Brasile
con destinazione nella Prelatura di Tocantinópolis,
stato del Goias: vicario parrocchiale e animatore
della pastorale giovanile in Araguaína, primo parroco
e fondatore della Parrocchia “San Sebastiano” (1975-78), con la costruzione ed
animazione delle chiese di San Giovanni, San Pietro e Santa Teresina, nonché
delle scuole “P. Egidio Adobati”, “Luis Augusto”, “Luis Orione” e “San
Domenico” oltre al centro sociale “Mamãe Agata”.
Dal 1978 al 1987 lavorò a Porto
Alegre all’estremo sud della nazione, in una parrocchia della periferia della
città con una grande baraccopoli al suo interno. Qui, con gli incarichi di
direttore, parroco, insegnante e consigliere provinciale si prodigò per dare
alla gente e ai ragazzi delle nostre opere di carità “con il pane del corpo, il
divino balsamo della fede”.
Costruì e organizzò varie Comunità
di Base con Centri Sociali di promozione umana, asili per bimbi, preadolescenti
e mamme; fondò il Piccolo Cottolengo Don Orione “Orionópolis
Gaúcha – Amparo Santa Cruz” per l’accoglienza di
emarginati, abbandonati, anziani, ciechi, sacerdoti anziani e invalidi della
diocesi e un centro di spiritualità per aspiranti.
Con tanto lavoro trovò il tempo di
proseguire gli studi, conseguendo il diploma di Psicologia pastorale della vita
religiosa (Caxia do Sul, Stato di Rio Grande do Sul),
Licenza in Filosofia all’Università Salesiana São
João del Rei, 1977) e nel 1980 l’abilitazione da parte del Ministero della
Pubblica Istruzione del Governo Federale, dell’insegnamento della Filosofia,
sociologia e psicologia in tutto il Brasile. Collaborò attivamente con il
Cardinale Sherer e col suo Presbiterio con vari
incarichi. Ebbe pure l’onorificenza di cittadino onorario di Araguaína e quella della medaglia “Città di Porto Alegre”
concessa a personalità distintesi nel campo della cultura e in quello sociale.
Rientrato in Italia nel 1987,
continuò il suo zelante ministero sacerdotale: fu cappellano alla “Nunziatella”
di Napoli (1987-90); direttore, parroco, rettore e promotore di vocazioni
all’Incoronata di Foggia (1990-96), direttore ed economo per un anno al Centro
di Monte Mario in Roma; ad Avezzano, dal 1997 al 2002 fu direttore, vicario e
incaricato del CFP. Nominato per tre anni Assistente spirituale del Movimento
“Tra Noi” a Roma, dopo un anno di aiuto a Reggio Calabria, ebbe dai superiori
il permesso di aiutare e dirigere la parrocchia di Pescasseroli (L’Aquila).
Nel 2008, su invito dei Superiori,
riprende la via missionaria verso l’Africa, nel Mozambico, con il dovere di
avviare un’opera di carità nella periferia di Maputo e l’ha realizzata a
servizio dei poveri più poveri con il “Villaggio Don Orione” a Zimpeto.
Rientrato in Italia nel 2011,
qualche mese dopo subì il gravissimo incidente a Milano che, ultimamente l’ha
molto condizionato. Dopo le lunghe degenze e riabilitazioni, dal 2012 risiedeva
nel Centro Don Orione di Roma Monte Mario, convivendo e testimoniando col
ministero della sofferenza il suo costante amore per il Signore e per le anime,
come ha sottolineato il Superiore generale Padre Tarcisio Vieira al suo
funerale svoltosi il 10 maggio nella parrocchia “Santa Maria Mater Dei” a Monte
Mario : “Don Romolo ha servito il Signore, la sua Chiesa, con tutto se stesso,
con la sua umanità, con il suo carattere, le sue competenze, la sua saggezza,
il suo dinamismo e il suo amore alla Congregazione, ed è giusto precisarlo, con
il suo amore a Don Orione.”.
Nel pomeriggio, la salma, dopo una
breve sosta di preghiera nel “Santuario del Suffragio” di Avezzano, proseguiva
per Ortucchio, suo paese natale per la tumulazione nel locale cimitero.
Don Romolo Mariani
seminatore di speranza sulle orme di don Orione.
Don Romolo Mariani
è deceduto il 17 maggio a Roma nella Casa orionina di
Monte Mario dove risiedeva dal 2015. Il
19 maggio dopo i funerali a Roma, le sue spoglie sono tornate in terra
marsicana per riposare nel cimitero del suo paese natale.
Nato a Ortucchio
(AQ), il 12 maggio 1939, entrò in contatto con l’Opera di don Orione
nell’istituto di Avezzano dove venne accolto giovanissimo a causa di avverse
vicende familiari. Imparò subito ad apprezzare il carisma del fondatore,
attraverso lo slancio apostolico riflesso dai suoi educatori, e dopo un periodo
di discernimento spirituale entrò in Congregazione nel 1958. Fin da giovane
chierico, si distinse per il carattere dinamico, e l’indole altruistica.
Ordinato sacerdote il 3 aprile del 1971, ad Avezzano, laddove si era resa
evidente la sua ispirazione alla vita religiosa, iniziò subito il suo ministero
in mezzo ai giovani come animatore vocazionale. L’anelito di carità che lo
infiammava lo condusse però ben presto oltre i confini nazionali per farlo
approdare nel 1975 in Brasile, dove rimase per ben 12 anni. In un periodo in
cui il Paese era sotto una feroce dittatura militare lavorò dapprima in
Amazzonia nella missione di Araguaina, nell’allora
stato del Goias, e poi a Porto Alegre nello stato del
Rio Grande del sud. In Brasile, al lavoro instancabile e appassionato, associò
un percorso accademico che lo portò alla Laurea in Filosofia e Psicologia.
Rientrato in Italia, anche a causa del persistere della malattia che aveva
contratto durante la missione brasiliana, venne destinato nella Casa di Napoli
dove, su richiesta dell’Ordinariato Militare, svolse per un triennio l’incarico
di cappellano presso la scuola della “Nunziatella”. Dal ‘90 al’96 fu rettore al
Santuario “Madre di Dio Incoronata” di Foggia. Rimane ancor oggi vivo il
ricordo delle sue visite in diverse parrocchie accanto alla statua della
Madonna Incoronata, nella lunga Peregrinatio Mariae
che contraddistinse quella stagione. Terminata la vicenda foggiana, fu chiamato
dai superiori a ricoprire incarichi direttivi nelle istituzioni della
Congregazione di Roma, Avezzano e Reggio Calabria.
L’anelito
missionario non si era tuttavia esaurito con la pur lunga e faticosa esperienza
brasiliana, così nel 2008, alle soglie dei settant’anni, riprese la via del
mondo che stavolta lo condusse in Mozambico, Paese a lungo martoriato da una
crudele guerra civile. Qui, a Bagamoyo, nella
periferia della capitale Maputo, operò con la consueta tenacia e
l’impareggiabile zelo alla realizzazione di un centro per ragazzi disabili che
oggi porta il nome di “Villaggio della Carità”. Una volta avviata e consolidata
la nuova opera missionaria, venne richiamato in Italia, dove in un breve lasso
di tempo, ebbe a manifestarsi una dolorosa malattia che lo avrebbe accompagnato
in una lunga traversata del deserto, i cui confini si sono delineati il 17
maggio, termine della sua avventura terrena e preludio alla ricongiunzione
finale col Padre celeste.
Nella sua storia
si riflette l’anima di don Orione da lui scandagliata e fatta propria per farsi
egli stesso strumento di Provvidenza “sempre curvo sulle necessità del
prossimo”.
All’interno della vocazione religiosa ha saputo con
grande efficacia lumeggiare specifici aspetti del Fondatore, tra cui il più
eloquente si può riconoscere nel dinamismo creativo.
Don Romolo è stato l’animatore dei giovani, il
conforto degli anziani, il sostegno dei disabili. Eppure, al di là di ciò che
ha saputo realizzare in Italia, in Sud America e in Africa, rimane impresso lo
stile che ha caratterizzato il suo
apostolato. Ha frequentato il mondo per andare
incontro alle istanze dei più poveri ovunque seminando la speranza, reclamando
la giustizia, coltivando la pietà. In lui, e nella sua azione, riluce lo
spirito garibaldino che don Orione aveva impresso alla Congregazione. E in
questo è stato degno continuatore dell’opera dell’altro faro della sua vita:
don Gaetano Piccinini, come lui marsicano, altra luminosa stella della
costellazione Orione.
Era esigente con i suoi collaboratori, ma prima di
tutto era esigente con sé stesso. E se a volte poteva apparire eccessivo nelle
richieste, sapeva tornare sui suoi passi con umiltà quando capiva che le
aspettative erano improbe. Per ogni cosa ha pagato di persona e fino a quando
la malattia non lo ha imprigionato in un mondo a parte, si è speso senza
risparmi per imprimere – come diceva – in ogni attimo di vita il sigillo
dell’eternità.
Fedele interprete della lezione orionina,
a lui ben si adattano le parole che il Fondatore espresse per la morte di un
altro confratello, nel 1920. “Ti eri offerto a conforto e a santificazione
delle anime vivendo di povertà, di umiltà e di obbedienza e la tua ragione,
illuminata dalla fede, fu portata ad amare Cristo e i più piccoli e i più
poveri figli di Dio (…). Tu avevi scelto di vivere e morire per Cristo: ebbene
dilata il cuore: l’amore di Gesù che ti ha ferito e ha dato fiamma al tuo
lavoro, riempirà il cuore e l’anima e tutta la tua vita per i secoli eterni!
(…) Che i venturi, che i probandi e i chierici tuoi alunni siano eredi del tuo
spirito, delle tue virtù (…). Tu molto hai amato la Congregazione (…) e molto
sarai pianto da essa, ma il pianto che facciamo sopra di te e la mestizia che lo
accompagna riescano soavi per la grazia che il Signore ci da,
e perché l’uno e l’altra sono abbelliti e confortati dalla speranza del
Paradiso (…). Hodie sit in
pace locus tuus, et habitatio
tua in sancta Sion”.
Dal quotidiano “Il Centro” del 17 maggio 2020
ROMA
Si è spento nel giorno del suo 81° compleanno
il religioso di Ortucchio, già cappellano alla Nunziatella, impegnato in opere di
carità nel mondo
Fu ordinato sacerdote nel 1971 ad Avezzano. Dopo pochi anni
di ministero pastorale in Italia, dal 1975 al 1987, è stato in Brasile, ad Araguaina e a Porto Alegre. In Brasile ottenne la laurea in
Filosofia e Psicologia. Rientrato in Italia, dopo un triennio a Napoli in qualità
di cappellano alla Nunziatella, è stato dal ‘90 al ’96 rettore al santuario
Madre di Dio Incoronata di Foggia, poi a Roma, Avezzano, Reggio Calabria.
Nel 2008, partì per il Mozambico, dove si adoperò molto per
il Villaggio della Carità di Maputo. Purtroppo, al rientro in Italia ebbe un
brutto incidente che condizionò molto gli ultimi anni della sua vita. I funerali
si svolgeranno martedì 19 maggio nella Parrocchia Mater Dei di Roma e poi sarà
trasferito a Ortucchio, suo paese natale, per la tumulazione.
Da “Avezzanoinforma.it” postato il 17 maggio 2020
Oggi, 17 maggio 2020, è deceduto nel
Centro Orionino di Roma Monte Mario don Romolo
Mariani. Era nato a Ortucchio il 17
maggio 1939, aveva 81 anni di età, 57 di professione e 49 di sacerdozio.
Apparteneva alla Provincia “Madonna della Divina Provvidenza”.
Fu ordinato sacerdote nel 1971 ad Avezzano. Dopo
pochi anni di ministero pastorale in Italia dal 1975 al 1987 è stato in
Brasile, ad Araguaina e a Porto Alegre.
In Brasile ottenne la Laurea in Filosofia e Psicologia.
Rientrato in Italia, dopo un triennio a Napoli in qualità di cappellano alla “Nunziatella”,
è stato dal ‘90 al’96 rettore al Santuario “Madre di Dio Incoronata” di Foggia
e poi a Roma, Avezzano, Reggio Calabria. Nel 2008 partì per il Mozambico, dove
si adoperò molto per il “Villaggio della Carità” di Maputo. Purtroppo, al
rientro in Italia ebbe un brutto incidente che condiziono'
molto gli ultimi anni della sua vita.
I funerali si svolgeranno martedì 19 nella Parrocchia
“Mater Dei” di Roma e poi sarà trasferito a Ortucchio, suo paese natale, per la
tumulazione.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=iTxnQ-rvOmo