SAC. ANGELO
DE NINIS
Deceduto
il 17 marzo 2017 al Villaggio del Fanciullo “Don Orione” di Pescara, a 67 anni d’età,
49 di professione religiosa e 38 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia
religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Roma).
Iniziatore
del sitoweb www.unangelo.it,
nel quale ha inserito il necrologio dei religiosi della Piccola Opera della
Divina Provvidenza.
Era nato a Vacri (Chieti) il 16 dicembre 1949, figlio
di Antonio e di Di Federico Maria; fu battezzato il
22 successivo e cresimato il 7 luglio 1963 a Chieti. Aveva tre sorelle e un
fratello.
Dopo le scuole d’obbligo a Semivicoli (1955-60), fu
accolto nell’Opera all’Incoronata di Foggia il 4 ottobre 1960 per la scuola
media; dal ’64 al ’66 completò il ginnasio all’istituto S. Maria del Soccorso
in Via Massimi a Roma, proseguendo per l’anno di noviziato a Villa Moffa di Bra
(Cuneo), concluso con la professione dei primi voti religiosi l’11 ottobre
1967. Nel vicino istituto “San Tommaso” completò il liceo con la maturità
classica (1987-70).
Dopo due anni di tirocinio, assistente nell’istituto
di orientamento vocazionale all’Incoronata di Foggia, passò all’Istituto
Teologico Don Orione di Roma, affiliato alla “Lateranense” per il quinquennio
di preparazione al sacerdozio (1972-77). Emise la professione perpetua l’11
settembre 1977 all’Istituto Don Orione di Pescara; ricevette il Diaconato dal
Card. Colombo il 17 successivo in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale
a Pescara e fu ordinato sacerdote nella chiesa dell’Istituto il 27 maggio 1978
dall’Ordinario locale Mons. Jannucci.
Dopo
l’ordinazione continuò il suo apostolato sacerdotale e orionino
nell’istituto di Pescara, vicario e animatore, e dal 1981 al 1987 vicario ed
economo. Trascorso un anno collaborando al Centro Mutilatini di Roma Monte
Mario, dal 1988 al 1991 fu nominato vicedirettore e parroco a Savignano Irpino
(Avellino), passando poi alla comunità e alla parrocchia di Santa Maria della
Croce a Foggia, direttore e parroco (1991-99).
Sempre disponibile, fu ad Ercolano, vicedirettore ed
economo (1999-2002) e prodirettore del Piccolo
Cottolengo di Napoli (2004-07); ad Avezzano, vicedirettore e incaricato del
Centro “Cesolino” (2002-04). A Paternò di Catania
lavorò un anno consigliere e poi direttore e animatore del Santuario “Maria SS.
Della Consolazione (2007-12).
Trasferito a Messina nella parrocchia santuario della
Consolata come economo (2012-14) si manifestarono i primi sintomi e malori
della salute assai precaria che, continuando nella nuova destinazione ad
Avezzano, vicedirettore del santuario e dell’istituto (2014-16) ne decisero il
ricovero all’Ospedale di Siena, in Neurologia e terapia intensiva per
accertamenti e una terapia adeguata.
Dal 2016 risiedeva all’istituto Don Orione di Pescara,
curandosi e collaborando nel possibile con l’apostolato sacerdotale, ma
soprattutto con l’esempio e testimonianza di vita e sofferenza accolta e
vissuta come dono dal Signore da valorizzare per il bene della Chiesa, della
Congregazione, per le anime e le vocazioni.
Don Angelo seppe integrare i doveri e l’apostolato con
la sua passione informatica nel curare ed aggiornare il ricordo di confratelli,
amici e benefattori defunti nel Sito www.unangelo.it, che certamente lo
aiutarono ad avanzare nella sequela evangelica ed orionina
della santità.
I funerali si celebrarono domenica 19 marzo nella
chiesa interna dell’Istituto Don Orione a Pescara, gremita di fedeli e
conoscenti, presenti la mamma, le sorelle e il fratello; presiedeva il Vicario
provinciale Don Giarolo, con venti sacerdoti concelebranti. La salma fu poi
tumulata nella Cappella dell’Opera nel cimitero di Pescara Colli.
Ciao Angelo!
Ora che sei sola luce, è comunque per me un compito difficile
dare un senso alla volontà di Dio.
I miei pensieri ripercorrono i giorni vissuti insieme;
sembrano passati secoli ed invece sono tutti ancora incredibilmente vicini.
Provo a capire, ma è difficile! Ti rivedo: tu l’adolescente
di sempre, pronto allo stupore alla gioia, con la serenità della tua scelta di
vita.
Vedo volti sfocati; sento suoni e risate che si disperdono
nel tempo.
Provo ad ascoltare e sento gridare: “aspetta”!! E riconosco
chi grida…
Non so perché ma mi vengono in mente frammenti di una frase…
“La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati.
Noi siamo nati per rendere manifesta la luce che c'è dentro
di noi, non è solo in alcuni di noi è in tutti noi.” Quella luce l’abbiamo
conosciuta, ognuno a modo suo, nei volti dei sacerdoti che hanno seguito il
nostro commino don Giuseppe Callegari, don Gabriele Cagnacci, don Giacomo
Trevisan, don Domenico Ripepi, don Luigi Caione, Don Vincenzo Zucchegna, don Guido Sareli a te
molto caro e ora in te, amico e fratello don Angelo.
Ma non dimentico neanche so che non me lo permetteresti don
Giovanni Gatto, Don Pasquale Mazza, Don Antonio Melomo,
don Sergio.
Come dimenticare che qui a Pescara hai iniziato la tua storia
di sacerdote, il tuo entusiasmo, la tua sempre pronta disponibilità a seguirci
come accompagnatore, facchino, autista, dirigente, e sacerdote, nella nostra
prima esperienza di Società sportiva; nei ritiri spirituali sul monte Faito o, molto più semplicemente, in una partita al
“paninaro” nei videogiochi di prima generazione. In questi ultimi giorni ho
avuto l’onore di ascoltare le tue confidenze, le tue speranze e sentimenti
ancora in sospeso che aspettavi di risolvere.
Sembravi prigioniero di un unico pensiero ma comunque avevi
bisogno di parlare di Dio; mi dicesti che parlarne con me ti dava forza.
Perdonami Angelo, ma non credo che ero io a darti forza.
Era il frutto della tua incrollabile speranza. Mi chiamavi
“il padrino del web” perché tanti anni fa ti aiutai a realizzare il tuo sito
“metodi per diventare santi”
«Sii santo!! – vi si legge – Se non diventi santo avrai perso
tempo nella vita».
E tra i tanti santi tu ne avevi scelto uno della famiglia orionina: il servo di Dio don Gaspare Goggi, a cui ti
accomuna la fedeltà a Dio fino alla fine pur nella sofferenza.
Caro Angelo, so che eri legato a Pescara e a tutti gli ex
allievi, ora che sei con tutti i Padri di questo Istituto,
con Don Orione, continua a vegliare sul nostro cammino di
tutti i giorni affinché non ci si allontani mai dalla strada che avete
tracciato
con la vostra vita, la vostra dedizione e il vostro
sacrificio.
L’eterno conforto dona a Don Angelo o Signore e splenda su di
lui la luce del Tuo Amore.