SAC. RAFFAELE BOI
Deceduto il 06 settembre 2020 nel Policlinico di Monserrato
(Cagliari), a 88 anni d’età, 65 di professione religiosa e 55 di sacerdozio.
Apparteneva alla Provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).
Primogenito di sette figli educati
ed amati dai coniugi Giuseppe Boi e Rachele Murru, poveri, ma credenti e
laboriosi, Raffaele nacque a Villasimius (Cagliari) il 27 giugno 1932, venne
battezzato il 3 luglio successivo e cresimato il 29 aprile 1945 nella
parrocchia locale.
Dopo le scuole elementari al
paese, il 15 ottobre 1948 il giovane entrò nel probandato orionino
di Finale Emilia (Modena), completando le classi medie per poi terminare il
ginnasio e il discernimento vocazionale all’istituto “San Luigi” di Sassello
(Savona) (1948-53) con la vestizione dell’abito religioso (25 ottobre 1950).
A Villa Moffa di Bra (Cuneo),
sotto la guida di Don Felice Bortignon compiva l’anno di noviziato professando
i primi voti religiosi (12 settembre 1954), completando nel vicino istituto
“San Tommaso” il corso liceale (1954-57), seguito dall’anno propedeutico al
“Paterno” di Tortona (Alessandria). Svolse il tirocinio al “Paverano”
di Genova (1958-59) e due anni assistente e animatore ai ragazzi del collegio
di Cagli (Pesaro-Urbino).
Professato in perpetuo (17
dicembre 1960) nelle mani del Vicario generale Don Silvio Parodi, riprese la
preparazione al sacerdozio nel Seminario Teologico Orionino di Tortona
(1961-65) con la ricezione del Diaconato (19 dicembre 1964) e del Presbiterato
(29 giugno 1965) nel santuario “Madonna della Guardia”, dall’Ordinario locale
Mons. Egisto Domenico Melchiori.
Le primizie sacerdotali e
apostoliche le svolse per due anni come educatore e animatore tra i giovani di
Cagli (Pesaro-Urbino), preparandosi nel frattempo alla partenza missionaria in
Sud America con destinazione l’Argentina.
Nel dicembre 1967, dopo il primo
ambientamento, iniziò la collaborazione pastorale e caritativa al Cottolengo di
Claypole (Buenos Aires), parroco e insegnante a Burzaco fino al 1974; venne poi nominato direttore della
comunità e delle opere di Mercedes (1974-76) e in seguito lavorò come
incaricato d’opera e vicario parrocchiale a Lanùs.
Nel 1977, tornato in Italia, fu
destinato aiutante e studente nella casa famiglia di Saint Ouen
(Parigi) per l’assistenza agli immigrati; in vista di nuovo slancio missionario
nel frattempo frequenta alla “Sorbona” il Corso di Sociologia del lavoro.
Rientrato in Provincia, viene
mandato Vicario parrocchiale nella parrocchia di Carbonia (Cagliari) dove ha
modo di concretizzare la sociologia del lavoro con l’evangelizzazione fra i
poveri, gli operai e i forestali, praticando lui stesso il lavoro manuale orionino come falegname (1980-88).
Nominato parroco a Paringianu
(Cagliari) si prodiga nell’animazione spirituale e sociale della popolazione in
grave difficoltà, accettando pure la presidenza dei falegnami e forestali,
favorendo la collaborazione missionaria dei laici con vari “campi di lavoro e
aiuto” alla missione orionina in Costa d’Avorio e
Togo (1988-96).
Il suo spirito missionario si
riaccende e nel 1996, a 64 anni porta il suo contributo alla nascente
Delegazione “Notre Dame d’Afrique”. A Bonoua in Costa
d’Avorio, collabora come economo e incaricato della zona pastorale della parrocchia “Saint
Pierre Claver” (1996-99) e per un anno anche
direttore della comunità; a Korhogo aiuta per un anno
alla crescita e rafforzamento della nuova parrocchia “Notre Dame de Fatima”.
Dal 2001 al 2003 gli viene affidata la direzione del “Centro Don Orione” a Bombouaka per l’assistenza ai diversamente abili.
Tornato in Italia, continuò
l’animazione pastorale e sociale a Borgonovo Val Tidone (Piacenza) e a San
Severino Marche (Macerata) (2003-05), ripartendo nuovamente per aiutare la
nuova parrocchia missionaria a Villa Ansina in
Uruguay per due anni. Al ritorno, nella comunità del Cottolengo di Sanremo
(Imperia), come vicario e cappellano ebbe la cura di Villa Santa Clotilde, con
la camera del transito di San Luigi Orione, con l’assistenza spirituale ai
devoti e pellegrini.
Dal 2014 Don Raffaele risiedeva
nella comunità di Selargius (Cagliari) aiutando come consigliere nelle varie
opere parrocchiali e caritative. Qui, nel febbraio 2016 ebbe una grave caduta
che richiese una lunga e dolorosa degenza riabilitativa che accolse con
serenità e “gratitudine a Dio e alle persone che Dio si serve per aiutare gli
ammalati a recuperare la salute.”.
Ultimamente, peggiorando la sua
già precaria salute, fu ricoverato d’urgenza al Policlinico di Monserrato
(Cagliari) dove il Signore lo attendeva per il premio alla sua perseveranza
vocazionale, religiosa, sacerdotale e per il tanto bene fatto nello spirito e
nel nome di San Luigi Orione.
Il funerale si svolse martedì 8 settembre: al mattino nella
parrocchia “SS. Salvatore” di Selargius e nel pomeriggio in quella nativa a
Villasimius, con successiva tumulazione nel cimitero cittadino, accanto agli
amati genitori.
https://www.donorioneitalia.it/2020/09/selargius-grazie-don-raffaele/