SAC. ARTURO BISI
Deceduto nella nostra
casa di Genova Paverano il 02 marzo 2019, a 92 anni
d’età, 74 di professione religiosa e 64 di sacerdozio.
Apparteneva alla
Provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Roma).
Ultimo di quattro figli di Giuseppe e Giovanna Giarri, Arturo nacque il 29 settembre 1926 a Nibbiano
(Piacenza), fu battezzato il 27 ottobre dello stesso anno e confermato il 22
aprile 1934 dal Vescovo di Piacenza.
La famiglia, povera, per ragioni di lavoro si trasferì,
stabilendosi a Bettole, dove Arturo terminò le scuole elementari iniziate a Nibbiano
e Trevozzo (1932-39). Con l’aiuto dell’arciprete di Bettole, fu accolto nel
probandato di Montebello della Battaglia (Pavia) l’8 settembre 1940, iniziando
il ginnasio con le prime due classi, terminandolo a Buccinigo d’Erba (Como) con
la domanda per il noviziato, completato a Villa Moffa di Bra (Cuneo) (1940-44).
Emise i primi voti religiosi nelle mani di Don Carlo Pensa il
15 agosto 1944; dopo due anni di liceo nel vicino istituto “S. Tommaso”
(1944-46), fece tre anni di tirocinio nelle case di Sassello (Savona), Genova
Borzoli e Finale Emilia (Modena) (1946-49), completando poi il terzo anno
liceale a Bra (Cuneo).
Nel 1950-52, all’istituto “Sacro Cuore” di Fano (Pesaro
Urbino), emessa la professione perpetua nel Natale 1950 al santuario “Madonna
della Guardia” in Tortona (Alessandria), frequentò i primi due corsi di
teologia nel Seminario Regionale, integrato dall’assistenza ai ragazzi interni,
proseguendo la formazione ecclesiale e teologica nel Seminario Maggiore
Orionino di Tortona, ricevendo il sacro Diaconato (19/12/1953) e l’ordinazione
sacerdotale (29/06/1954) per le mani del Vescovo locale nel santuario “Madonna
della Guardia”.
La pastorale parrocchiale e formativa ha assorbito gran parte
della vita religiosa e sacerdotale di don Arturo, vissuta nelle varie comunità.
Questo il suo servizio: Sassello (Savona) dal 1954 al 58, educatore ed
insegnante; Finale Emilia (Modena), quattro anni con i giovani dell’oratorio
(1958-60, 1976, 1988).
A Copparo (Ferrara) , ove lo
ricordano bene per il gran lavoro “manuale” oltre che pastorale e animatore nei
vari settori parrocchiali, dal 1960 al 68 collaborò come consigliere e vicario
parrocchiale, restaurando, assieme ai volontari, la chiesa parrocchiale e
l’oratorio, danneggiati dal terremoto, ma soprattutto con la costruzione di
artistici presepi meccanici.
Trasferito a Carbonia (CI) lavorò come direttore e parroco
dal 1968 al 1976, continuando l’apostolato a San Severino Marche (Macerata)
direttore, parroco (1977.84) e vicario. Dopo due anni di lavoro nelle comunità
di Fano “Sacro Cuore” e “Villa San Biagio”, l’obbedienza lo destina a Genova
come Vicario provinciale e direttore del Cottolengo di Castagna (1991-93); nel
frattempo emise il IV Voto di speciale fedeltà al Papa nelle mani del Superiore
generale D. Roberto Simionato il 29 agosto 1992 a Tortona.
Passati due anni nella comunità di Selargius (Cagliari),
animatore vocazionale e collaboratore pastorale, dal 1995 al 2002, collaborò
nella parrocchia San Giuseppe Benedetto Cottolengo di Bologna, vicario parrocchiale,
direttore (1996-99) e vicario (1999-2002).
Dal 2002 Don Arturo risiedeva nella comunità di Genova Paverano, collaborando come consigliere e vicario
parrocchiale nella vicina parrocchia orionina fino al
2014 e come collaboratore pastorale finché le forze e la salute lo sostennero.
Il confratello lo ricordano per il suo carattere gioviale e
ottimista, alimentato da spirito di preghiera e comunitario che sapeva farsi
amare da confratelli e fedeli, lasciando un buon ricordo del suo apostolato,
come a Copparo, che scelse per festeggiare e ringraziare il Signore per il suo
50° di sacerdozio. Negli ultimi mesi fu visitato dalla sofferenza,
caritatevolmente assistito dai confratelli e dal personale, accettando di
condividere con gli assistiti la volontà di Dio fino alla chiamata finale,
giunta la sera del 2 marzo 2019.
I funerali si svolsero il 5 marzo nella parrocchia “San
Giuseppe Benedetto Cottolengo” a Genova.Il giorno
successivo la salma proseguiva per Copparo (Ferrara), dove, ricevuto l’ultimo
omaggio e saluto riconoscente della comunità parrocchiale, venne poi tumulata
nel cimitero della frazione Sabbioncello San Vittore di Copparo, in attesa
della Risurrezione finale.