SAC. ISMAELE BARSANTI
Deceduto
a Sanremo il 7 dicembre 2020, a 101 anni d’età, 81 di
professione e 71 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia
“Madre della Divina Provvidenza” Italia.
Don
Ismaele Barsanti nacque il 20/10/1919 a Borgo
Val di Taro (PR), entrò in Congregazione dal 04/11/1933 a
Tortona e fu ordinato presbitero il 29/06/1949 nel santuario della Madonna
della Guardia di Tortona.
Dopo
i primi due anni di sacerdozio presso il “S. Romolo” di Sanremo, ha svolto il
suo ministero a Finale Emilia (MO) come padre
spirituale, a Magreta in qualità di direttore, a S. Severino Marche come
Parroco, a Borgo S. Lorenzo (FI) in qualità di vicario e direttore e presso il
santuario della Madonna del Santo Rosario di Pompei come direttore e
confessore. Dal 2008 si trovava a Sanremo.
I funerali sono stati celebrati
presso la Chiesa del Piccolo Cottolengo di Sanremo. La salma è stata tumulata presso
il cimitero monumentale cittadino.
Di seguito un ricordo su Don Orione
di Don Ismaele Barsanti.
Pompei,
11 maggio 2004
La
mia conoscenza e incontro con Don Orione è circoscritto nell’arco di sette anni
e, precisamente, dal 4 novembre 1933 al 31 agosto 1939. La prima impressione,
avuta all’età di 12 anni, fu quella di trovarmi di fronte ad un uomo
eccezionale, mai conosciuto prima, ma che ha lasciato in me un ricordo
indelebile e che si sarebbe rafforzato nell’avvenire. Nel vedere quest’uomo,
fui attirato e direi quasi elettrizzato dai suoi occhi grossi, limpidi e
profondi che ti fissavano quasi per dirti: “già ti conosco e ti voglio bene”.
Il suo sorriso non è descrivibile, mancano le parole giuste per descriverlo
perché un sorriso, direi, non umano, ma qualcosa di straordinario che subito ti
conquista e ti affascina.
Nella
mia vestizione, avvenuta al Santuario della Madonna della Guardia, l’8 dicembre
1933, la figura del Padre si è rivelata in tutta la sua pienezza: di amore, di
gioia, di soddisfazione, di fortezza di magnanimità. Eravamo 12 chierichetti, i
così detti 12 stelle della Madonna. Don Orione ci fece un discorso semplice,
amoroso, paterno: un discorso, sì da Padre, ma anche da Superiore. Ci disse:
“Ecco voi siete le 12 stelle della Madonna: siate degni di portarle ogni giorno
e sempre con il candore della vita: con la preghiera che vi accompagni, con
l’amore che deve accendere i vostri cuori. Nessuno, dico nessuno, venga meno e
tolga a Maria una stella”. Avevo 12 anni, ma già capivo, intuivo quello che Don
Orione voleva da me. Purtroppo, lungo il cammino, alcune stelle sono venute
meno perché la dinamo (la preghiera) che caricava quelle stelle, era venuta a
mancare.
Ho
conosciuto e compreso il suo carattere forte e intransigente quando parlava
degli studi. Davvero quello che lui era lo voleva dai suoi figli. Diceva: “preghiera
sì, ma lo studio intenso, profondo non deve mai mancare: deve essere
l’ornamento dei figli della Divina Provvidenza”.
Mai,
poi, dimenticherò il famoso discorso che Don Orione fece a Villa Moffa di Bra,
il 12 agosto 1939 sul tema: “Il religioso servo e il religioso figlio”. Io
stavo allora al noviziato e mi preparavo ormai alla prima professione religiosa
del 15 agosto 1939. Professione che ebbi la fortuna di farla nelle mani di Don
Orione “santo” e che fu l’ultima anche per lui perché poi morì il 12 marzo
1940.
Quel
discorso fatto qualche giorno prima della Professione mi elettrizzò; mi fece
molto pensare e direi, fu motivo della mia decisione a farmi orionino. Sento ancora all’orecchio la forza, la potenza
della sua parola, l’anima con cui voleva che tutti noi comprendessimo
l’importanza di quel discorso alla vigilia della Professione religiosa.
Queste
le mie impressioni dell’età giovanile, che poi furono il programma di tutta la
mia vita religiosa. Non avrò mai parole sufficienti per ringraziare il Signore
per aver donato e consacrato per sempre la mia vita nella Congregazione di Don
Orione, uomo eminente per santità, per spiritualità, per cultura, per doti di
mente e di cuore non comuni che oggi, la Chiesa, con la sua canonizzazione,
pubblicamente riconosce.
Ad maiorem Dei gloriam.
Don Ismaele Barsanti